Leggendo tutti i post, anche se ammetto che alcuni li passo solo velocemente per vedere che non contengano offese, noto che sempre più rispetto a qualche anno fa sta prendendo strada l'abitudine di sbrigarsi nello scrivere... non si guarda la punteggiatura ed un minimo di ortografia (non intendo passare al correttore ortografico, ma un briciolo ) non si fa attenzione al quote e soprattutto non si attende un secondo che la pagina ricarichi per vedere se il post che abbiamo inserito è abbastanza compresibile.
Non sto aprendo questa discussione come moderatore, ma come persona che fa delle considerazioni.... mi sembra che "abbiamo" sempre più fretta di lasciare un segno del nostro passaggio, dimostrare che esistiamo... ma senza porci il problema in che modo.... come ho sempre sostenuto virtuale e quotidiano sono la stessa cosa, e i forum stanno rispecchiando quello che succede nel mondo.
Direi che non importa neanche più essere ascoltati, come succedeva tempo fa, basta parlare.

Hai ragione nell'affermare che tutto va di fretta.

L'uomo moderno ha imparato dalla società ad andare di fretta, grazie alle nuove tecnologie l'uomo vuole fare tutto subito, avere l'oggetto desiderato subito, scrivere ciò che pensa subito.

Credo sia una cultura, più che uno stratagemma per imporre la propria presenza. Si, certo, anche quello rientra nelle prerogative, ma il motivo principale è una cultura sempre più veloce che mira a superare ogni limite umano, verso l'immediatezza, verso la rapidità, verso la rappresentazione intempo reale di tutto.

Esiste un limite alla velocità?

Solo il tempo può dirlo.

Grazie, Uno. In questo tuo messaggio gli spunti di riflessione sono più numerosi delle stesse parole. Le constatazioni che fai e i problemi che poni vanno tenuti nella massima considerazione perché riguardano la grammatica della vita, nella quale più che mai correttezza formale e sostanziale coincidono. Sulle distrazioni, ovviamente, si sorvola; mentre sulla "fretta" di cui parli bisogna fermarsi a riflettere.

Secondo voi qual'è il bisogno che si soddisfa facendo tutto sempre più velocemente?
Fare sempre più cose per marchiare quindi sempre più territori e di conseguenza soddisfacendo un bisogno di onnipotenza, o è in fondo solo la paura di non avere sotto controllo il circostante, i mille rivoli di possibilità che la tecnologia ci apre continuamente ed ossessivamente davanti come baratri inesplorati?
E perchè no, pura e vorace curiosità?
Comunque caro Uno, sono della tua. Sarà l'età, ma a me la fretta e la velocità, in generale mi tolgono la salute. Purtroppo a volte nella vita ne sono costretta ed è una vera e propria violenza quotidiana.
Virtualmente frequento solo due forum compreso questo e di Riflessioni, già troppo articolato per me, ne consumo per una piccolissima percentuale delle sue potenzialità. L'altro, peraltro, lo sto indubbiamente sacrificando a favore del vostro.
Più di così non mi è proprio possibile, non ho nemmeno la curiosità di navigare altrove.
Le chat non le considero nemmeno, hanno una velocità a me totalmente estranea e impraticabile.
Molte delle pubblicità televisive rivolte ad un targhet più giovane, per me sono troppo veloci e non le capisco mai. Devo sempre chiedere chiarimenti a mio figlio.
Mi sa che siamo andati, obsoleti. Ma molto meglio secondo me essere "andati", "obsoleti" in una bella posizione di "calmo polleggio" e solo un po' disturbati dalla frenesia circostante.
T'immagini invece quei poveretti quando si troveranno ad essere obsoleti nella loro frenetitudine? Avranno un bel da consumarsi i tacchi a cercare di frenare per non sbattere contro il mondo che rallenta

Forse parlare e non ascoltare è una difesa contro la fiumana di informazione che ci sommerge ad ogni istante delle nostre vite. Come dire chiudo le periferiche di input ed apro quelle di output in un disperato bisogno di bilanciare il carico della CPU.

Dico forse, perché forse, le cause vanno cercate nel modello di sviluppo della nostra società rapportato, sempre, a ciò che pensiamo di essere, cioè all'immagine che abbiamo di noi stessi.

Effettivamente la fretta gioca brutti scherzi. E' anche vero che, giusto per fare un esempio, io tendo a scrivere, riscrivere, ririscrivere, ecc... fino a quando esce qualcosa che mi soddisfa. Ciò, indipendentemente dal luogo in cui mi trovo, o dal materiale utilizzato. Ciò, soprattutto quando andavo a scuola, rappresentava e rappresenta una continua ricerca del bello scrivere, senza che io abbia la pretesa di riuscirvi. Nel concreto, quando andavo a scuola, era uso degli insegnanti di italiano chiedere la brutta copia dei temi insieme ad essi. Io, che di brutte copie ne avevo almeno 3 0 4, ognuna diversa dalle altre ed anche dalla bella, chiedevo con fare burlone: quale? Naturalmente poi mi sorbivo le ire dell'insegnante perché doveva leggersi 5 testi spesso completamente diversi!
E' anche vero che il pc richiede che si pigino dei tasti (cosa che scrivendo a mano non si fa). Questo, per i distratti come me, rappresenta a volte dei banali errori di scrittura che a scuola sarebbero stati contrassegnati col rosso!
So che esistono anche dei programmi che aiutano a scrivere correttamente (Word di Office, per esempio) e forse basterebbe scrivere il testo con quegli strumenti e poi ricopiarlo. O no?
E' anche vero che scrivere, sapendo che se si sbaglia c'è qualcosa che corregge, forse non aiuta a migliorarsi.
Il discorso di lasciare una propria traccia dappertutto? Può essere, però forse la leggerezza con cui si prende il forum, da questo punto di vista, è dovuta alla consapevolezza che non stiamo scrivendo sulla carta?
Per me scrivere ha lo stesso valore, ma per altri forse no.....

Quoto Mr. Bean!!!
Io sono un'amante della scrittura con carta e penna, nella mia vita ho riempito pagine e pagine e pagine di quaderni personali (diari) e mi piace un sacco leggere, scrivere, rileggere, e soprattutto che quello che si scrive sia chiaro e corretto.
Io penso che oggi si scrive sempre di meno nel senso classico, si mandano SMS, mail, post....
Forse non si ha nemmeno pazienza di leggere quello che gli altri scrivono e non considerano il cuore e il tempo di chi cerca di dire qualcosa...
A volte l'immediatezza è genuina, certe volte veramente il tempo stringe... ma quando diventa un'abitudine e uno stile di vita mi spaventa...
Perchè se ci si pone così non ci si meraviglia che gli altri rispondano sullo stesso tono e così la qualità e la chiarezza vengono a mancare...
L'era tecnologica ha portato molti vantaggi, ma anche la perdita di certi valori fin da quando si è bambini... e così forse anche psicologicamente si sottovaluta il piacere di scrivere bene e di esprimere in parole il proprio pensiero.
In questo forum c'è molta ricchezza di pensieri e anche persone di rara sensibilità, e poi conta anche molto il rispetto reciproco e il piacere di confrontarsi senza cercare di prevalere e di stupire a tutti i costi.

Ciao

Ovviamente l'esempi dell'ortografia o della formattazione era solo per evidenziare alcuni sintomi, di certo non considero meglio chi scrive perfettamente in italiano o ordinatamente se i contenuti sono scarsi


Non mi dispiace la tua interpretazione Van.. e per rimanere nel tuo esempio ho l'idea (ma non è tanto teorica come cosa) che queste cpu non sono adeguate ai nuovi software e al volume di questi...
Il problema è che nell'informatica cambi hardware pagando, qui non puoi però si vuole lo stesso partecipare a tutto... c'è una paura di perdersi qualcosa... invece ci perdiamo noi in mille rigagnoli.
Io personalmente partecipo in diversi luoghi virtuali, però non scrivo mai un post se non ho letto attentamente tutto il thread, trovo oltremodo maleducato oltre che assurdo esordire, "non ho letto tutti i post ma io penso così......" e dopo se riesco a scrivere per bene quello che voglio comunicare premo invio, altrimenti se sono interrotto da qualche problema o persona , cancello tutto... al limite conservo e recupero solo se nessun'altro ha aggiunto post al thread..

Ecco alcune riflessioni sulla fretta...

Non conta tanto l'essere indaffarati, quanto piuttosto il motivo per cui lo si è. L'ape riceve elogi; la zanzara colpi di paletta.
Metà della vita la passiamo a cercare qualcosa da fare del tempo che ci siamo tanto affannati a risparmiare. (Bruno Ferrero)

Ogni istante che Dio ti dona è un tesoro imminente. Non buttarlo. Non correre sempre, alla ricerca di chissà quale domani. "Vivi meglio che puoi, pensa meglio che puoi e fai del tuo meglio oggi. Perché l'oggi sarà presto il domani e il domani sarà presto l'eterno" (A. P. Gouthey)

Non abbiamo altro tempo a disposizione che quello di oggi. (Spurgeon)

Il mio invito che vi posso dare, è quello di vivere il presente... con tranquillità e con calma... dato che noi non viviamo né nel passato né nel futuro, ma appunto nel presente... quindi che fretta avere? Per guadagnare tempo forse?
Ma quale tempo?
In fin dei conti si vive sempre e solo il/nel presente, o erro?

Ciao, Elia

E se la fretta fosse una specie di mancanza di controllo, di incontinenza mentale? O forse si ha fretta di liberarsi di un peso.
Sarà, ma ultimamente ho una visione molto fisica della psiche umana.