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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 23-11-2005, 19.13.38   #1
bomber
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Nestlet

Nestlet prodotti dal mondo ....
si si
un azienda veramente seria ...
a me viene un po da preoccuparmi se una delle multinazionali più famose per la produzione di alimenti fa una carognata come quella che ha fatto ...
si sapendo che dentro le sue confezioni di latte per bambini cera delle sostanze tossiche ed invece di ritirare il prodotto hanno fatto finta di nulla per finire le score ...
penso che sia una cosa allucinante ...
un azienda del genere che prende pure una notifica dal governo per ritirare i prodotti e sa che ce qualcosa e non lo fa vuol dire che pensa prima di tutto solo ai soldi e non ai suoi clienti ... questo è gravissimo ...
molto grave anche il comportamento del ministro della salute che almeno per atto dovuto dovrebbe almeno dare le dimissioni per la sua incometenza ... il ministro infatti sapeva che cera qualcosa che non andava ed invece di imporre la sua fermezza e determinazione ha permesso alla nestlet di perdurare nella distribuzione ...
insomma per almeno 2 o 3 settimana ce stato un continuo di vendita e il governo non è neppure intervenuto ... insomma come la mettiamo ???
e se nel caso succedesse che dalla cina arrivassero dei polli con l'aviaria ?? quanto dovremmo aspettare prima che vengono tolti dal mercato ??? quanti polli dovremmo mangiare prima che il governo si preoccupi di dirci che è arrivato il momento di non mangiare piu un prodotto che potrebbe farci male ???'
mah ....
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Vecchio 23-11-2005, 20.06.16   #2
winged_red_tear
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Fondata in Svizzera nel 1860, la Nestlé è la maggiore multinazionale agroalimentare del pianeta, leader nel settore del latte in polvere (nel 2002 controllava il 35-50% del mercato mondiale), dell'acqua (in Italia nel 2000 controllava il 30% del mercato) e del caffé.
Sul suo sito Nestlé dichiara di non commercializzare prodotti OGM in Italia, tuttavia nel 1996 ha respinto la richiesta di tenere separata la soia OGM da quella non manipolata e inoltre fa parte di EuropaBio, il consorzio delle industrie europee per l'affermazione del biotech.

Nel maggio del 2000 Lega Ambiente ha denunciato la presenza di proteine isolate di soia OGM nel latte in polvere per l'infanzia "Alsoy". Il dato è stato riconfermato da "Il Salvagente" a fine 2002.

Una ricerca condotta da Interagency Group on Breastfeeding Monitoring ha provato che Gerber, Mead Johnson, Nestlé, Nutricia e Wyeth hanno trasgredito sotto vari aspetti il Codice dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sul latte in polvere, varato nel 1981 a tutela della salute dei bambini.

Nestlé è accusata di aver promosso la vendita dei suoi prodotti con campagne aggressive e irresponsabili, entrando negli ospedali, con uno stuolo di rappresentanti, per convincere i medici all'uso del latte artificiale e per distribuire campioni gratuiti anche alle madri, future possibili acquirenti.
In alcuni paesi, come il Pakistan, le ingerenze della Nestlé si sono spinte alla sfera politica.

La diffusione di false notizie sulla superiore composizione del latte in polvere e le complicità di medici e politici corrotti, hanno condotto ad una drastica riduzione dell'allattamento materno (es.: in Cile dal 1950 al 1970 i neonati allattati al seno sono passati dal 95% al 20%).
Nel Terzo Mondo la principale conseguenza della diffusione di massa dell'allattamento artificiale è la morte di circa 1.500.000 di bambini ogni anno. Su questo tragico bilancio pesano in primo luogo la povertà, che non permette ai genitori di assicurare ai figli le dosi di latte in polvere minime necessarie (l'allattamento artificiale di un bimbo di 6 mesi in Nigeria richiedere oltre il 47% dello stipendio minimo di un operaio) e in secondo luogo la mancanza di igiene (acqua malsana e impossibilità di sterilizzare biberon e tettarelle).

In Italia nel Marzo 2000 Nestlé è stata condannata dall'Antitrust per essersi accordata con Milupa, Nutricia, Heinz, Abbott e Humana al fine di distribuire il latte artificiale per la prima infanzia solo in farmacia (a prezzi 2 o 3 volte superiori rispetto alle altre capitali europee) e per essersi spartita le forniture gratuite agli ospedali.

Nel dicembre del 2002 ha destato scalpore la richiesta Nestlé di 6 milioni di dollari all\'Etiopia a titolo di indennizzo per la nazionalizzazione di uno stabilimento del suo gruppo, ma non tutti sanno che nello stesso anno Nestlé ha tentato di barattare un aiuto di latte in polvere gratuito al Terzo Mondo - per combattere la trasmissione dell'HIV tramite allattamento (ogni anno circa 1,7 milioni di bimbi sono contagiati per questa via) - con la riabilitazione da parte dell'OMS dell'immagine stessa del latte in polvere.

Sul piano dei diritti dei lavoratori, va segnalata la gravissima situazione della Colombia, dove i sindacalisti del SINALTRAINAL e gli operai sindacalizzati sono sottoposti a continui abusi (telecamere e altre misure di stretto controllo interne alla fabbrica, licenziamenti immediati, ecc.) e ad aggressioni (sequestri, sparizioni forzate e attentati) di cui 8 mortali tra il 1986 e il 2002.

Sempre in Colombia nel novembre 2002 il Dipartimento Amministrativo di Sicurezza ha smascherato il tentativo della Nestlé di mettere sul mercato tonnellate di latte in polvere scadute provenienti dall'Uruguay. In questo paese la politica di importazione del latte operata da Nestlé, Danone e Parmalat, ha danneggiato l\'economia nazionale causando la sovrapproduzione di latte fresco (impoverimento dei piccoli produttori, perdita di posti di lavoro nell'indotto, ecc.). Analogamente, incurante della crisi attraversata dai produttori colombiani di caffé (nel 2001 la raccolta del caffé si è ridotta del 40%), Nestlé importa sacchi di caffé dal Perù.

Nel 2001 Jennifer Zeng, una signora cinese, ora rifugiata in Australia, ha riconosciuto nei peluches di coniglio distribuiti insieme a Nesquik gli stessi peluches fabbricati da lei e da altri suoi colleghi in Cina presso un campo di internamento per dissidenti, dove si praticavano lavoro forzato e tortura.

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Non è una novità questa nestlé, i no-global la boicottano da sempre.
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Vecchio 24-11-2005, 02.23.24   #3
Melany
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Che problema c'è? Proprio stasera ho sentito che hanno detto che poi queste sostanze non erano granchè tossiche,che problema c'è?Allora adesso in mezzo alle cose da mangiare troviamo anche cose non commestibili e stando a quello che dicono loro non è poi così grave.Ma cavolo,se io compro una cosa da mangiare non mi aspetto solo di mangiare e non morire dopo aver mangiato,ma mi aspetto di non trovare " corpi estranei",diciamo così, in mezzo alle cose che mangio.
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Vecchio 24-11-2005, 11.34.15   #4
trudina
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troppo melany il commercio non guarda in faccia a nessuno, quando un azienda ha prodotto tot e ha venduto tot gli frega molto di chi fa morire e vivere
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Vecchio 24-11-2005, 12.03.53   #5
Mr. Bean
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immagino che vi saranno dei problemi molto grossi ora, se non altro per l'appannamento dell'immagine della multinazionale. Io sono a conoscenza del boicottaggio dei prodotti Nestle, che comunque condivido. Tanto il latte in polvere lo si trova già ad un prezzo più basso dalla concorrenza... Sicuramente, come per tutte le emergenze anche qui non basteranno i paginoni di pubblicità sui giornali a far riguadagnare credibilità alla multinazionale...
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Vecchio 24-11-2005, 13.40.49   #6
Mr. Bean
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due info importanti: il Ministro Storace intende denunciare la ditta perché sosteneva esservi un accordo tra Ministero e Ue per lo smaltimento, senza ritirare alcunché per ora, solo dopo la conferma della loro tossicità Inoltre, pare che anche la Milupa sia nella stessa situazione.... vuol dire che ai bambini daremo la grappa
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Vecchio 24-11-2005, 16.09.13   #7
cannella
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Non è una novità questa nestlé, i no-global la boicottano da sempre.

Non solo i noglobal boicottano da sempre la Nestlé, ma anche chi ha un minimo senso di responsabilità nei confronti dei propri figli.

Ai bambini si dà il latte materno e dove questo non sia possibile ci si informa seriamente sulle alternative, senza farsi strumentalizzare dalla logica commerciale.
Prima degli anni 50 non esistevano nè latte in polvere nè farine lattee per lo svezzamento addizionate con vaniglia e zucchero, eppure i bambini crescevano ugualmente.

Dicevo chi non segue il gregge potrebbe anche leggere un'etichetta e magari andare in biblioteca una volta; scoprirebbe che esistono, anche per lo svezzamento, alternative migliori alle pappe già pronte (tanto comode..): semolini e farine integrali biologici, che non viziano il gusto di un neonato per farlo diventare un prossimo sicuro consumatore di merendine (che contengono grassi di dubbia provenienza).

Due i vantaggi: benessere per il bambino a prescindere dal contenuto di inchiostro e messaggio alle multinazionali: non siamo pecore che acquistano tutto quello che ci viene proposto.
cannella is offline  
Vecchio 24-11-2005, 20.50.34   #8
Melany
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troppo melany il commercio non guarda in faccia a nessuno, quando un azienda ha prodotto tot e ha venduto tot gli frega molto di chi fa morire e vivere


Sì,ovvio,le aziende ragionano che se una cosa è prodotta va venduta per non rimetterci.Questo vale per "qualunque prodotto",anche per le medicine,figuriamoci per le cose da mangiare.
Melany is offline  
Vecchio 25-11-2005, 00.52.15   #9
bomber
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Non è una novità questa nestlé, i no-global la boicottano da sempre.




La nestlet è stata accusata da diverse ONG umanitarie di pagare Pediatri, Ostetriche, Ginecologi, di dare il latte in polvere in africa ai neonati in modo di assuefarli al latte in polvere di questa marca per cui con l'obbligo poi di comprare il latte Nestlet per sfamare il figlio che altrimenti non mangerebbe più nulla ...portando con questa benemerita azione umanitaria alla rovina diverse famiglie chepr salvare la vita del figilio spendevono tutti i soldi che avevano dato che gia fanno fatica a vivere e dato che il latte in polvere della NEstlet quello più caro in assoluto ... penso che alla fine sia meglio comprare al massimo quello della coop che costa 1/5 della multinazionale Svizzera....
bell'esempio
bomber is offline  
Vecchio 25-11-2005, 01.14.54   #10
Weyl
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Voce stonata nel coro

Con umiltà, esprimo il mio pensiero, del tutto dissonante dall'armonico belato del gregge.
1)Prima delle farine lattee e della diffusione su scala mondiale dei prodotti citati, ossia negli anni '50 e antecedenti, i bambini crescevano lo stesso, non c'è dubbio: in italia, comunque, la mortalità infantile nel primo anno di vita era di circa venti volte superiore a quella attuale.
Ciò non si deve, è ovvio, alla sola immissione di questi preparati nel commercio, ma, in una certa misura, anche ad essa.
2) La commistione di elementi estranei nei cibi è assolutamente fisiologica: la purezza biologica non esiste, come non esistono "razze pure" o "assoluti dogmatici" nel mondo reale.
Il pane che voi mangiate con ingenua sicumera è composto di una cospicua quantità di germi, tossine, uova ed escrementi di insetti che il vostro sistema immunitario provvede a neutralizzare ogni giorno.
3) Non credo che possano essere attribuiti alla Nestlè il milione e passa di bambini morti ogni anno a causa delle infezioni da essi contratte a causa dell'impossibilità di fornire loro il latte in polvere: la Nestlè non è una società filantropica e nessuno può ragionevolmente pensare che tra i suoi obblighi sussista quello della beneficienza.
Questo genere di problemi compete ai governi, non alle società produttrici: ad esse va chiesto soltanto che producano preparati eccellenti, in linea con le attese del consumatore.
Il fatto che i costi di tali prodotti non siano accessibili a tutti è irrilevante: se posso salvare cento sfortunati su mille naufraghi, ne salverò cento. I novecento che non saranno salvati sono soltanto cento in meno tra le vittime reali di una tragedia di mille: non novecento morti in conto a chi ha salvato gli altri.
4) Solo in italia si consumano queste squallide ipopcrisie, che ci rendono ridicoli e risibili agli occhi del resto del mondo evoluto. Credete che questa ennesima tempesta in un bicchier d'acqua abbia motivazioni fondate?
Nel resto d'Europa ci stanno prendendo in giro, come è giusto che sia.
Lo scandalo si deve alla, ormai, consueta amplificazione politica dell'insipienza di un magistrato scientificamente analfabeta, come lo sono quasi tutti i magistrati italiani, ed alla incapacità delle istituzioni di porre un freno morale ad un sistema giudiziario totalmente privo di un autocontrollo razionale.
5) Questo governo chiude il suo mandato con uno scandalo all'altezza delle istituzioni di cui si fregia di dare espressione: istituzioni la cui serietà è ormai al livello dello scandalismo dei rotocalchi di più misera specie.
Da tempo, ormai, magistratura e novella3000 dividono la stesso share di attenzioni e di consenso.
Weyl is offline  

 



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