Una Via ad Arafat,
l'uomo che con patriottismo a continuato a mandare in malora i palestinesi onesti che volevano davvero una pace duratura.
Arafat, il terrorista.
Arafat il corrotto
Arafat, che lascia in eredità alla moglie miliardi rubati ai palestinesi..
Arafat avrà una via in Italia....e perchè non intitolare una via a Mussolini ? o Stalin ?

Araft l'unico terrorista ad aver vinto ilpremio nobel per la pace
... ma come si fa ?? ma come si fa ? ?

Saluti

Aristippo, sei sicuro di ciò che affermi? Forse occorrerebbe conoscere le motiviazioni di chi vuole intitolare una strada ad Arafat.
La storia è piena di innumerevoli cambiamenti di nome alle vie, piazze, città, ecc...
Per esempio, quando andai per la prima volta a Potsdam (nel Brandeburgo, ex DDR, vicino a Berlino), per una vacanza studio, alloggiai in un internato sportivo in Lenin allé. Era il 1992 e il muro di Berlino era appena crollato. Tuttavia, sulle vecchie cartine stradali quella via era nominata in un altro modo: Zeppelinstraße. Quando, nel 1998, tornai da quelle parti con mia moglie (non eravamo ancora sposati...) scoprii che la via era tornata al vecchio nome. Quindi, lasciamo che i palestinesi intitolino ad Arafat
vie e piazze secondo i loro gusti...

No, Mr. Bean, non si tratta dei palestinesi, ma qui in Italia.
Ti trascrivo la notizia apparsa sul Corriere di oggi:

La scelta «criminale» (aggettivo usato dal diessino Luciano Violante) del sindaco comunista di Marano, in Campania, di dedicare al leader palestinese Arafat la strada intitolata ai martiri italiani di Nassiriya è una gaffe dai sottintesi politici inquietanti.

allara ditelo, eh! Non so che c'entri Arafat con l'Italia. Sicuramete l'aggettivo "criminale" non ci voleva. Spiace che lo abbia usato un politico, e ancor più che lo abbia riportato un giornalista. Non mi direte mica che se uno bestemmia in pubblico, il giornalista riporta pari pari ciò che ha sentito....spero! E allora che senso ha quell'aggettivo?

Se io in questo forum reputo qualcosa come criminale, e lo scrivo, non succede nulla, ma se dico una bestemmia, presumo che verrei bannato su due piedi, quindi le due parole non sono equiparabili, ne in un forum, e meno nella stampa. E poi, scusa, in un periodo che tutti si lamentano che l'nformazione viene grossolanamente manipolata, tu vorresti che un giornalista si mettesse a ritagliare con le forbici tutto ciò che non si può o non sarebbe conveniente riportare, specie se detto da un politico, e soprattutto da un politico di sinistra che esprime un giudizio severo ( anche se fuori luogo) verso un esponente dello stesso schieramento?

Per tutto il resto, dedicare al leader palestinese Arafat una strada intitolata ai martiri italiani di Nassiriya, nessuna parola, sciocchezze, stravaganze di un sindaco che non ha nulla meglio da fare. Ma se quel sindaco fosse stato fascista, e al posto di Arafat avesse messo Pinochet, a quest'ora tutte le piazze d'Italia sarebbero percose da furiosi manifestanti che griderebbero allo scandalo, pagine su pagine di indignazione del mondo intellettuale e politico contro la provocazione intollerabile della destra.

E' proprio questa faziosità, sia di destra che di sinistra, ma soprattutto i cittadini che si lasciano manipolare da questa classe politica parassitaria e ipocrita, che l'Italia è quello che è. Speriamo che un giorno i giovani imparino a ragionare con la propria testa invece di essere semplici casse di risonanza dei partiti politici.

Brucus, i se e i ma non fanno la storia. Per poterlo dire aspettiamo che accada, ammesso che accada, che si voglia intitolare a Pinochet una strada. Comunque non mi pare che Pinochet abbia mai ottenuto il premio Nobel, mentre Arafat sì.