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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-12-2005, 17.59.19   #31
bside
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Data registrazione: 09-09-2005
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Ma quando la TV non esisteva o non era così capillarmente diffusa come oggi, come si creava il consenso? Ai tempi del referendum sul divorzio, ad esempio, io ero piccolissimo, ma posso immaginare che la Chiesa a la potente DC avevano sicuramente molta influenza nell'opinione pubblica e capacità di orientarla. Eppure chi votò contro il divorzio perse.
Anche in quel caso la questione riguardava la materialità dell'esistenza di tutti e nonostante i pesanti condizionamenti clericali la maggioranza degli italiani votò no.
Quando sono in gioco valori materiali che toccano la carne viva delle persone ecco che tutti si mobilitano. Le battaglie ideali invece appassionano sole le minoranze "colte" (tendenzialmente un po' snob), i quattro gatti che guardano ballarò o quelli che leggono più di due libri all'anno e non guardano la Tivvù.
Per questo non credo che Berlusconi abbia vinto perché ha le televisioni. Sicuramente la posizione di monopolista nel campo dei media, ha influito pesantemente, se non direttamente, per via indiretta creando un "terreno" fertile ai suoi richiami, ma forse non è stata così determinante, o almeno me lo auguro altrimenti chissà per quanti anni dobbiamo tenercelo!
Certi eventi devono essere contestualizzati. L'avvento di Berlusconi è coinciso con l'inizio di Tangentopoli che ha portato i partiti di maggioranza a liquefarsi. Milioni di voti in fuga e in cerca di nuovi referenti politici. La sinistra s'era illusa di poterne intercettare parecchi, sperando in un sussulto di dignità e autocritica degli italiani che per tanti anni turandosi o no il naso avevano votato per i partiti di governo! Ma era credibile che chi per tanti anni aveva votato i vari pomicino, gava, de lorenzo, e compagnia bella d'improvviso cambiasse casacca votando PCI?
Berlusconi è il frutto avvelenato del craxismo. Ora chissà quanti anni dovranno passare per disintossicarci dal berlusconismo
bside is offline  
Vecchio 04-12-2005, 23.44.11   #32
lobelia
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a bside

ho la febbre alta e non mi viene più un pensiero intelligente. Invece prima!

Ricordo solo che era il 1984 ed io avevo 15 anni. La mobilitazione era enorme, ma erano anche tempi tanto diversi. Ci si giocava molto più di persona, c'era un entusiasmo sincero ed il piacere di essere in tanti. La televisione c'era, eccome se c'era. Era già in tutte le case. Io non lo so come siamo riusciti a farcela nonostante la chiesa e la potente dc. In quel momento abbiamo davvero pensato che la rivoluzione fosse possibile. Una rivoluzione gentile, però.
Ma ci sbagliavamo
Magari domani se sfebbro un po', miglioro.
Buona notte
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Vecchio 05-12-2005, 07.13.32   #33
Kim
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Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Ma quando la TV non esisteva o non era così capillarmente diffusa come oggi, come si creava il consenso? Ai tempi del referendum sul divorzio, ad esempio, io ero piccolissimo, ma posso immaginare che la Chiesa a la potente DC avevano sicuramente molta influenza nell'opinione pubblica e capacità di orientarla. Eppure chi votò contro il divorzio perse.


Per forza perse! era già un paese pieno di "separati in casa" matrimoni sbagliati fin dall'inizio, ma proprio per il pesante condizionamente culturale della chiesa sulle masse e soprattutto del ruolo della donna esistevano questi matrimoni!!!

Vuoi che alla prima occasione di sbarazzarsi di errori cosi' palesi il popolo non la prendesse al volo!
Kim is offline  
Vecchio 05-12-2005, 10.04.14   #34
lobelia
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Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
ops!!!!

ieri sera dovevo avere la febbre veramente alta e ho dato i numeri! Magari giocateveli
Naturalmente era il 1974 ed io avevo 17 anni. Eheheh! bei tempi!
Quello che scrive bside è però vero fino ad un certo punto.
Ad esempio la distruzione della regolamentazione del lavoro e delle sue fondamentali garanzie con la legalizzazione del lavoro interinale, non crea nessuna mobilitazione. La gente subisce continuamente perdite di diritti importanti dove" sono in gioco valori materiali che toccano la carne viva" e nessuno però più si mobilita. Si subisce a testa bassa, le piazze restano vuote e si protesta solo a parole magari in autobus o con i famigliari e gli amici, senza più alcuna fiducia nella mobilitazione collettiva e nella politica. Aria tristemente rassegnata della base e la politica abbandonata ai suoi giochini pericolosi. Un vero disastro.
Arrabbiarsi con Berlusconi è inutile e scontato, è la sinistra che bisogna prendere per il bavero della giacca, incantonarla in un angolo e pretendere che si prenda delle responsabilità. Ma se non c'è nessuno a farlo, se la gente è rassegnata, se il popolo è tornato ad essere bue...la politica da sola non esiste. La politica è la volontà della gente di essere rappresentata, ma se la volontà non c'è...forse si devono aspettare danni sempre più gravi, tempi di vacche ancora più magre...chissà, magari le piazze ricominceranno a riempirsi. Non so. Io sono arrabbiata, ma attorno a me vedo solo rassegnazione, sorrisetti ironici e silenzio.
lobelia is offline  
Vecchio 05-12-2005, 11.34.19   #35
romolo
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Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
mamma TV

Si attribuisce a De Gaulle la frase "La televisione è il governo in camera da pranzo". Oggi direbbe che è il governo anche in cucina, in camera da letto, nel bagno ecc. E ciò che è grave fino allo sgomento è che la televisione italiana è veramente la più bella del mondo, almeno di quella parte rappresentativa del mondo che ho visitato. E da nessuna parte si vedono dibattiti politici articolati come da noi, malgrado la sguaiatezza e la volgarità ineffabile di numerosi nostri ministri e senatori.
Temo proprio che Giolitti avesse ragione:"Governare gli italiani non è difficile. E' inutile". Di qui, forse, la rabbia di lobelia e di tanti altri. Rabbia nobile, ma improduttiva, perché la nostra sinistra sembra politicamente catatonica e depressa e dalla destra oggi al potere non ha imparato neppure a perseguire la forza della collusione. In compenso fa opposizione: fa risaltare meglio le vittorie parlamentari degli affaristi comparsi dal nulla.
Non ho la febbre, ho dormito bene ed il mio oroscopo è buono (come sempre e come quello di tutti): mi sento quindi di aggiungere che la televisione serve al gioco delle parti e magari conforta gli ammalati, gli isolati, i vecchietti e le casalinghe. Che poi in prima serata arrivino i predicatori catodici per condannare o confermare il sistema, sarà occasione per ricordare l'epitaffio scritto per i caduti di El Alamein:"Mancò la fortuna, non il coraggio".
Se ho delirato, farò un pellegrinaggio espiatorio: andrò "All'ombra delle fanciulle in fiore" e con M. Proust ci domanderemo se è ancora vero che "quando l'anima medita non trova niente che non l'angosci".

romolo is offline  
Vecchio 05-12-2005, 16.09.35   #36
lobelia
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Re: mamma TV

[quote]Messaggio originale inviato da romolo
["quando l'anima medita non trova niente che non l'angosci".

Allora ho sbagliato in partenza, dovevo nascere catatonica o catodica, che dir si voglia

Aggiungerei una cosetta. Quando il potere editoriale, incontrastato o addirittura sostenuto dalla politica, impone il mantenimento di una sempre più grande maggioranza di giornalisti precari privi di qualsiasi garanzia contrattuale, va da sè che questi, pur di lavorare, tendano a scrivere e dire quel che più piace all'editore e a chi lo sostiene.
E questo, alla libertà d'informazione, mi sembra chiaro che bene non fa.
Mi sa quindi che la tv più bella del mondo, ce la possiamo scordare e mi dispiace per i vecchietti e gli ammalati. Per le casalinghe ancora di più perchè ormai sono le uniche che si possono ancora permettere di fare figli e quindi il danno, guardando al futuro, è più grave.
Ma il danno è comunque per tutti, perchè pure i giornali da tempo stanno facendo la stessa fine. Ho proprio un amico giornalista trombato fresco fresco perchè ha appoggiato la posizione di un precario in via di trombamento.
E' che non mi rassegno, mi sembra impossibile che la rivolta non sia alle porte. D'altronde chi sono io in confronto a Giolitti?
lobelia is offline  
Vecchio 05-12-2005, 17.35.58   #37
romolo
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Re: Re: mamma TV

[quote]Messaggio originale inviato da lobelia
E' che non mi rassegno, mi sembra impossibile che la rivolta non sia alle porte. D'altronde chi sono io in confronto a Giolitti?

Negli anni in cui il '68 era in luna di miele con il desiderio di cambiamento, la rivolta sembrava alle porte e pareva che ne stesse varcando le soglie. "La rivoluzione comincia in cima alla canna del fucile": era come una parola d'ordine. Poi, non tutto, ma troppo, è finito in supposte ansiolitiche. La rivoluzione d'Ottobre, la rivoluzione francese...e quante altre occasioni per ripetere con Shakespeare" O giudizio, sei fuggito tra i bruti e gli uomini hanno perso la ragione"! Voglio confidare in una sorta di "astuzia della ragione" e credere in un qualche progresso sociale, magari non evidente ma reale, alla faccia di tutti i trombatori occasionali e di professione.


PS Risulta in modo lampante che in confronto a Giolitti sei lobelia: per tua fortuna e non solo
romolo is offline  
Vecchio 05-12-2005, 21.30.08   #38
bside
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>La televisione c'era, eccome se c'era. Era già in tutte le >case. Io non lo so come siamo riusciti a farcela nonostante >la chiesa e la potente dc.

Questo dimostra ancora meglio che avere il controllo dei media non si significa controllare sempre la volontà delle persone. Anche il topolino può sconfiggere l'elefante. Evidentemente il tema divorzio era sentito ormai come un bisogno dalla maggior parte degli italiani tanto che nemmeno la chiesa e la dc riuscirono ad imperdirlo. Quindi berlusconi può controllare i media, ma non è detto che l'opinione pubblica non possa rivoltarsi contro.

Sui temi della precarietà del lavoro non c'è mobilitazione dici...E' vero, ma questo per vari motivi. Chi è senza lavoro è ricattabile ed è disposto ad accettare qualsiasi condizione pur di guadagnare qualcosa. Chi il lavoro ce l'ha fa di tutto per mantenerlo e se lo tiene stretto. Del resto le alternative quali sono? Sono anni che la sinistra o parte di essa che non considera più centrale il tema del lavoro nella sua azione politica e se ne disinteressa (chi si ricorda l'invito al mare dei dirigenti ds sul referendum dell'articolo 18?); anzi la riforma del mercato del lavoro l'ha avviata proprio il governo dini col ministro TREU (1995-1997) allora sostenuto e votato dai DS.
bside is offline  
Vecchio 05-12-2005, 22.52.31   #39
lobelia
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Re: Re: Re: mamma TV

Citazione:
Messaggio originale inviato da romolo
Risulta in modo lampante che in confronto a Giolitti sei lobelia: per tua fortuna e non solo [/b]

Eh, sì,...infatti sono molto più carina e anche tu caro romolo non sei affatto male!



per bside

che dire di più, mi sa che siamo d'accordo su cosa piangere. E quindi? La controinformazione, la cultura d'opposizione, come ce le inventiamo?
lobelia is offline  
Vecchio 06-12-2005, 21.17.39   #40
bside
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Sì siamo d'accordo ...riguardo la cultura d'opposizione, io penso che le novità, se devono venire, verranno al di fuori dei partiti politici di sinistra. Ormai la sinistra istituzionale condivide con la destra la stessa concezione del potere, la stessa concezione dello sviluppo...non vedo come ci si possa attendere qualche novità "dirompente"...ci vorrà un cambio generazionale nei partiti forse perché cambi qualcosa...
bside is offline  

 



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