i carburanti in vendita nelle grandi distribuzioni. Cosa ne pensate?
Riporto dall'Ansa di oggi una notizia che mi pare interessante. Voi cosa ne pensate?
IL GOVERNO PUNTA AI SUPERMERCATI, E' SERRATA DEI BENZINAI
ROMA - Il Governo starebbe mettendo a punto un provvedimento per aprire alla grande distribuzione la vendita dei carburanti. Così come avviene in molti altri paesi europei, prima tra tutti la Francia, dove i prezzi di benzina e gasolio sono meno cari rispetti alla penisola. Ma i benzinai scendono in campo e annunciano una vera e propria serrata che rischia di far rimanere l'Italia a 'secco' il 16 ed il 17 novembre prossimi, date scelte dai gestori per lo "sciopero" degli impianti di distribuzione.
Una serrata che i consumatori commentano come "vergognosa", puntando il dito contro la "solita lobby dei benzinai" che "si scatena in modo furioso appena qualcuno tenta di aumentare la concorrenza nel settore della vendita dei carburanti, promuovendo misure come l'apertura alla grande distribuzione sulle autostrade". Misure che, sottolinea l'Intesa, "porterebbero risparmi non indifferenti sui costi del pieno di benzina".
Come sottolineato solo qualche mese fa proprio da Auchan, il colosso commerciale francese presente in Italia, che aveva stimato in 10 centesimi al litro lo 'sconto' per i consumatori grazie ai distributori nei supermercati, ipermercati e centri commerciali. E come ribadito oggi anche dalla Coop che, pur non facendo previsioni sulle cifre, assicura che l'apertura alla grande distribuzione "porterebbe un effetto di calmieramento dei prezzi" come sottolineato da Aldo Soldi, presidente di Ancc, l'associazione delle cooperative dei consumatori.
I benzinai parlano però di "regalo" che starebbe per ricevere la Grande Distribuzione: allo studio delle Attività Produttive ci sarebbe infatti - spiegano i gestori della Faib-Aisa Confesercenti, della Fegica Cisl e della Figisc-Anisa Confcommercio - un provvedimento reclamato espressamente dalla Grande Distribuzione, smaccatamente finalizzato a favorire gli interessi di questo operatore attraverso l'introduzione di norme ad hoc, che consentano di fare assumere alle grandi catene di supermercati una posizione di privilegio rispetto a tutti gli altri concorrenti del mercato della distribuzione carburanti".
"Un provvedimento diretto esplicitamente contro i gestori, che da sempre garantiscono in maniera capillare il servizio ed il presidio del territorio, anche nelle sue zone più disagiate, e, allo stesso tempo - proseguono i benzinai che vogliono un incontro con il Ministro Scajola ed il premier Berlusconi - di un colpo inequivocabile all'autonomia delle Regioni che in questi anni hanno provveduto a garantire lo sviluppo dei piani di ammodernamento della rete ed il rispetto delle regole".
Il provvedimento pomo della discordia sarebbe ormai - riferiscono fonti di settore - in dirittura d'arrivo (c"é chi dice che sarebbe stato pronto già per lo scorso Cdm) e prevedrebbe, secondo le prime indicazioni, una serie di norme che consentirebbero il rilascio delle licenze di impianti di distribuzione carburanti nelle aree di parcheggio di supermercati ed ipermercati. Un intervento che si ventila da tempo e che potrebbe essere stato messo a punto alla luce anche delle conclusioni della Commissione Scajola chiamata ad esaminare il caro-pieno. Sempre in tema di interventi sul settore della distribuzione - secondo le stesse fonti - novità sarebbero poi in rampa di lancio anche su un altro fronte, quello di una maggiore flessibilità sui turni e gli orari di apertura.
Di certo c'é comunque il nodo del sistema distributivo italiano, da tempo e da più parti definito 'obsoleto' che peserebbe sui prezzi al consumo fino a 5 centesimi al litro in più secondo anche recenti valutazioni dell'Antitrust.
Da metà anni '90 la rete di distribuzione - oggetto di un processo di ristrutturazione - si e' ridotta, ma i numeri sono ancora molto lontani dagli standard europei. Secondo gli ultimi dati dell'Up, l'Italia conta ancora il maggior numero di punti vendita (22.450 contro i 15 mila tedeschi, i 14 mila francesi ed i 10 mila inglesi) ed una percentuale di self-service (solo il 18%) esigua nel confronto internazionale (99% in Francia,97% in Germania, 96% nel Regno Unito). Una rete che appare obsoleta anche nel confronto con l'erogato medio per ogni distributore: solo 1.600 metri cubi l'anno tra gasolio e benzina in Italia contro i 3.100 in Germania, i 3 mila in Francia ed i 3.500 nel Regno Unito.
|