Dunque, per la piega che sta prendendo il discorso potreste andare a rivedervi le varie discussioni fatte su questo aspetto del super-omismo.
In definitiva il mio punto di vista rimane che se la società perfetta è quella delle formiche o dei topi, o delle blatte, a seconda dei gusti, in ognuna di queste visioni l'individualità soffre incredibilmente dell'assetto sociale, dovendosi totalmente sacrificare all'efficienza della comunità.
Al contrario (ma sempre secondo me ovviamente) la società dovrebbe essere la migliore possibile PER OGNI INDIVIDUO, non solo per la specie, altrimenti il gioco non vale la candela.
La società perfetta (se ne esiste una) sarebbe quella che ponesse in relazione nel migliore modo possibile gli individui che la compongono, e non che semplicemente fosse in grado di funzionare magari a discapito dei propri membri.