Campagna diffamatoria contro Ist Fisica Trieste (mail di Roberto Vacca)
Il giornale LIBERO sta pubblicando una serie di articoli per diffamare ICTP, l'International Center for Theoretical Physics di Trieste fondato e diretto da anni da Abdus Salam, premio Nobel per la Fisica, L'articolo di oggi intitola "Saddam a lezione di atomica in Italia" e rivela che 2 scienziati irakeni che lavorarono al programma per le armi nucleari di Saddam impararono il necessario all'ICTP. Lo configurano, quindi, come una struttura infiltrata dagli islamici terroristi per minacciare l'Occidente. Quei giornalisti confondono la fisica teorica (che, certo, studia i fenomeni atomici e nucleari) con la tecnologia della fissione applicata alle bombe. Spero bene che ben altri che me (i fisici professionisti) facciano sentire la loro voce e rettifichino queste offensive fandonie. Io ebbi la fortuna di fare amicizia con Abdus Salam quando tenni alcuni seminari all'ICTP. Apprezzai così direttamente la grande impresa che realizzò (col Prof Paolo Budinich) di creare un centro di insegnamento che dal 1963 a oggi ha addestrato e seguito più di 100.000 giovani scienziati provenienti in maggioranza dai Paesi più poveri del mondo (Africa, Asia, Sud America), ma anche da Paesi occidentali. Hanno collaborato con ICTP Abdus Salam era uomo di intelligenza, cultura e umanità superiori. Era mussulmano osservante e nei suoi scritti citava le numerose esortazioni del Corano e dello Hadith a studiare la natura e le sue leggi. Cortesemente sorvolava sul fatto che esortazioni analoghe non si trovano nei Vangeli. Salam propose che si creassero decine di altri centri simili per matematica, chimica, biologia e ogni altra scienza in tanti altri Paesi. Ma solo l'Italia e la IAEA (International Atomic Energy Agency) realizzarono l'ICTP. Queste mancanze culturali hanno contribuito a creare una situazione di deprivazione spirituale in Occidente e in Oriente. Taluno sostiene scioccamente che si profila un cozzo fra la cultura islamica violenta e quella cristiana basata sulla fratellanza. I kamikaze islamici ovviamente non conoscono gli imperativi coranici. Fra questi: "In guerra non uccidete donne, vecchi, bambini, malati, monaci e pazzi" -- "le donne partecipino alla guerra santa solo appoggiando gli uomini che combattono". Il parallelo fra kamikaze islamici e Brigate Rosse è ovvio. Tutta gente che non sa niente, è piena di rabbia, non ragiona e spara. Le Brigate Rosse erano meno micidiali dei kamikaze arabi o islamici. Avevano a disposizione risorse minori e avevano subìto violenze minori dell'attacco angloamericano all'Irak. Un proverbio inglese dice: "Se lo calpesti anche il verme si rivolta." E le cose diventano tragiche se al verme nessuno ha insegnato niente, mentre qualcuno gli ha fornito armi micidiali. (Roberto Vacca)
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