E se invece che alle chiese e stato questa quota fosse spostata e trasformata in un ammortizzatore sociale?!
Ai preti andrebbero le tariffe gią in atto per le funzioni religiose, le donazioni varie, e qualche lavoretto potrebbero anche farlo.
Hanno profitti che noi neppure ci immaginiamo. Vivono (molti di loro, non dico tutti) in una sfrenata opulenza, alla faccia di quello che č scritto nel Vangelo.
Se questo nostro piccolo contributo che lo Stato pretende fosse dato a tanta povera gente che non sa come mettere insieme il pranzo con la cena, e non sto parlando del terzo Mondo, ma di cittadini italiani anche se di terzordine.
Berlusconi dice che siamo ricchi e stiamo bene e siamo felici, ma lui vive nel suo castello di vanagloria e euromiliardi, ignora che c'č tanta gente che cerca invano lavoro e non sa come tirare avanti.
Non parlo di quelli che si ammalano e non hanno i soldi per curarsi, e non possono aspettare mesi e mesi di liste di attesa di ospedali pubblici.
Raddoppierei e triplicherei quella quota se la loro destinazione fosse diversa da quella che č adesso.
Ciao
Mary