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25-04-2005, 15.52.25 | #7 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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eh ma il thread l'ho aperto per capirci di piu' io e te le vieni a fare a me le domande?
eheh io sto cercando informazioni, questa e' una delle parti del programma ma sara' discusso domani per intero, quindi mi sa che per discuterne qui non ci resti che aspettare... perche' non sono riuscita a trovare nulla oltre a questo |
25-04-2005, 16.47.43 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-11-2004
Messaggi: 191
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Anch'io sono molto preoccupata come la Viandante, perchè oltretutto, non è mica così scontato che una legge fatta male poi possa venire cambiata se alle prossime politiche cambia la maggioranza.
Cambiare la costituzione significa cambiare le regole che possano consentire interventi successivi. La nuova costituzione potrebbe già prevedere dentro di sè meccanismi tali che rendano quasi impossibile l'intervento di un parlamento futuro. A questo punto c'è solo da augurarsi che le nuove leggi costituzionali vengano sottoposte a referendum popolare e che vengano abrogate. Anche in questo caso è fondamentale che ci sia corretta informazione perchè gli italiani capiscano cosa veramente succederebbe all'Italia con la nuova costituzione. Solo oggi, sul Sole 24 ore, ho potuto venire a conoscenza delle nuove regole. Da una prima lettura veloce ho come l'impressione che si voglia trasformare l'Italia in uno Stato confederale. Solo la Camera dei deputati sarebbe soggetta al termine della legislatura politica. Quella del Senato, con alto significato e potere regionale, sarebbe legata alle elezioni amministrative interne alle proprie regioni. Considerando che l'età minima degli eleggibili si abbassa ai 25 anni, e considerando i patronati e i nepotismi più facilmente praticabili all'interno di una realtà regionale, il pericolo reale è quello di riesumare una specie di Viceregni con i propri Vicerè. Le regioni, con il loro interessi territoriali, spesso non omogenei, avrebbero potere decisionale non solo all'interno del loro territorio nell'ambito della legislazione regionale, ma anche nella legislazione esclusiva dello Stato, in quanto pesantemente rappresentate dal Senato. Non mi è chiara poi questa nuova "polizia amministrativa" su cui le regioni avrebbero potestà. E' un nuovo corpo militare? Morale: qualche anno fa, quando Bossi cominciò a blaterale, nessuno di noi, pur condannandolo, avrebbe mai pensato che i suoi vaneggiamenti avrebbero realmente avuto un peso. Oggi, grazie al grande pifferaio magico che lo ha portato al governo, la Lega non solo ha imposto tutti i suoi uomini in ministeri molto delicati (vedi Welfare), ma è riuscita a stravolgere la natura della stessa costituzione italiana. Da una prima lettura veloce questa costituzione mi sembra un "pasticciaccio brutto", che ha scopiazzato un pò dagli Stati Uniti e un pò dalla Germania. Abbandonata l'idea presidenzialistica, probabilmente Berlusconi vuol creare un premier forte sulla falsariga del Cancellierato tedesco. Ma diversi sono lì i bilanciamenti, diversa la realtà territoriale (i Lander sono cosa diversa dalle nostre regioni), e soprattutto è diversa la legge elettorale (sistema proporzionale, con sbarramento, e con correttivo maggioritario) che consente e garantisce un reale pluralismo all'interno del Bunderstang (deputati) non rinunciando alla stabilità. Non si possono fare sic et simpliciter paragoni co gli USA, la Francia e l'Inghilterra, senza conoscere le relative forme di governo e i vari bilanciamenti che costituenti responsabili hanno comunque previsto. Forse solo la V Repubblica di De Gaulle presentava rischi cesaristici, con il semipresidenzialismo. Ma l'esperienza ha poi insegnato che un presidente di un colore politico e un capo di governo del colore opposto, si sono bilanciati a vicenda, e hanno fatto crescere la Francia. In Italia non ci sarebbe questo bilanciamento, perchè al Presidente, che già ha poteri solo di garanzia e rappresentanza, viene tolta anche la possibilità di sciogliere le Camere (anzi, la camera, poichè il Senato sarebbe completamente sganciato). La camera può sfiduciare il capo del governo, ma poi si dovrebbe sciogliere essa stessa immediatamente (suicidio). Praticamente il capo del governo diventa inattaccabile. Mi scuso se sono stata un pò generica, ma ripeto che solo oggi ho avuto la possibilità di reperire i testi della nuova costituzione, che vanno letti attentamente per rendersi conto delle ricadute reali nella vita dello Stato. Ripeto: auguriamoci che questo governo, in un ultimo afflato di coscienza, sottoponga il testo a referendum popolare. |
25-04-2005, 17.37.20 | #9 | |
Ospite
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 22
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Citazione:
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25-04-2005, 18.05.08 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-11-2004
Messaggi: 191
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Citazione:
Un discorso è maggiore autonomia alle realtà locali, altro è lo stato federale! C'è una differenza sostanziale! C'è il rischio reale e fondato della sperequazione dei diritti, dei servizi, delle tutele, ecc., ecc. Si comincia di qua: Si chiede agli italiani: -Volete uno Stato federale?- e si dicono le cose come stanno, con chiarezza e onestà, senza usare propaganda o frasi tipo: "Roma ladrona". Uno Stato democratico deve garantire a tutti i cittadini, su tutto il territorio nazionale, e nella stessa e identica misura, i medesimi servizi, le medesime tutele, le medesime opportunità. Anzi, il diritto sostanziale, recita che l'uguaglianza si ha quando si offrono quelle opportunità a parità di condizioni. E' compito dello stato rimuovere quegli impedimenti o dare impulso a quelle situazioni che, lasciate così come sono, andrebbero a determinare solo sperequazioni fra i cittadini. La giustificazione dello stato è proprio questa, dalle sue origini: tutela e garanzia a tutti i cittadini. Lo stato democratico, in più, deve assicurare la solidarietà, la giustizia sociale e l'eguaglianza sostanziale. (Così dice la costituzione italiana, almeno per il momento ) |
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