Mi chiedevo, anzi, chiedevo sopratutto alle donne ed a coloro che si nascondono dietro i nick rosa, quando secondo loro comincia la MISSIONE

Quanto tempo dopo, in un rapporto di coppia, la donna sente quell'irrefrenabile chiamata alla MISSIONE
ossia quella di MODIFICARE o meglio, CERCARE di modificare il comportamento maschile.

Dopo quanto tempo inizia la missione ?

Quando comincia il desiderio di... "perchè esci con gli amici ?"
... "Perchè guardi quegli stupidi film invece di gradire i miei capolavori ?"
... "Perchè esci con quel tuo amico ?"
... "Non devi parlare con X e manco con Y. A me non piacciono !"
... "La tua amica non DEVE salutarti. E' colpa tua ! Se ti saluta vuol dire che le dai corda"
... "Perchè non ti comporti cosi' e non cola' " ?
... "Perchè ti abbigli in tal modo e non come dico io ?"


insomma... quando comincia la MISSIONE DIVINA ?

Se bisogna fare tutta quella fatica li per compiere la "missione".....preferisco rimanere "signorina"....

insomma... quando comincia la MISSIONE DIVINA ? [/b][/quote]

Il tempo di far cadere in trappola l'ignara e ingenua vittma. Quando ce l'abbiamo in pugno cominciamo a tessergli intorno la ragnatela della suddetta missione e o il poveraccio è abbastanza svelto da accorgersene per tempo, oppure rischia di rimanerci invischiato mer mooolto tempo, a volte... per sempre!

Carissima Naima,

quello che descrive Bluemax (il nostro Deep Blue!) e' un mobbing, un carcere nevrotico da cui evadere prima possibile ... ma se, invece, la vita a due dura e' l'accettazione incondizionata della violazione dell'integrita' del proprio territorio interiore (... sul ponte sventola bandiera bianca!!!), perche' l'Amore e' felice pazzia ... e solo chi non ne ri-conosce the crazy-sweet deepness puo' definirla masochismo.

La donna e' una bestia ... ma, il naufragar c'e' dolce in questo mare!!!

... scusate ora mi ricompongo!

a cura del CLMT - Comitato di Liberazione Maschi in Trappola

La mia ironia segue il tono della "provocazione", mi piace molto scherzare (anche se c'è un pò di verità in quello che ho scritto). Consideriamo però anche il punto di vista della miserabile arpia... , la quale dai primi approcci adoranti di lui, si vede, dopo un pò di tempo, surclassata da una serie di concorrenti, in un primo tempo inesistenti o considerati meno importanti. Infatti, lui, dopo un'iniziale stato di trans durante il quale, per conquistare l'ambita preda, consacra a lei tutto il suo tempo libero e anche non, passa gradualmente allo stato di consapevolezza (specialmente nella fase post orgasmica), in cui, tra i fumi dei cadaveri carbonizzati dei suoi eroici ormoni, intravede la galera verso la quale sta andando. Poverone, se capisse che questo è il momento delle confessioni dolenti e mettesse subito alla prova i di lei sentimenti dicendole chiaramente che cosa è disposto a fare e che cosa non farà mai per lei!Dite che lei, nel caso perseverasse ad amarlo così com'è, tenterebbe comunque di plasmarlo a suo piacimento? Lascio in sospeso così si può continuare la discussione...

a rigor di logica la risposta dovrebbe essere: no! lei non tenterebbe di plasmarlo a suo piacimento.

Però se poi ci guardiamo intorno, anche in tante discussioni su questo forum, si sente dire:
'Lui mi ha detto che di me più di tanto non gli importa ma...
opzione 'a': so che non è vero e che lui mi ama anche se non vuole ammetterlo...
opzione 'b': so che il mio amore per lui lo farà cambiare...
etc...'

però a me viene spesso rimproverato che ragiono troppo da maschio...per cui non so se il mio commento può essere indicativo per la discussione...

per un eccesso di sincerità voglio dirvi che ad alcune critiche mosse ad amiche impelagate in situazioni improbabili ed anche comiche sotto certi aspetti...mi è stato detto:
opzione 'a': ma io riesco a fare sesso solo se sono innamorata!'
opzione 'b': ma tu hai solo rapporti leggeri o stai sola e quando non sei sola sei fortunata a trovare quelli giusti...
etc...

le donne che riesco a comprendere sono veramente poche...e sono una donna...
poveri voi che siete pure di un sesso diverso!

Caro Bluemax abbiamo una sola difesa che, a mio avviso, risulta vincente: ribattere colpo su colpo con educazione, garbo e fermezza.

Loro contano sulla nostra incapacità di sopportare le pressioni che riteniamo ingiuste. Cosa, peraltro, vera. Se ti fai prendere dall'insofferenza ne esci sconfitto.

Mi dispiace: è un duro destino ma, alla fine, ci fa bene. Impariamo l'arte del dominio di noi stessi.

Ti sono vicino.

ATTENZIONE: MASCHIO CHE PARLA....


ok, questo "gioco" dell'addomesticare il vostro compagno è una cosa che dal mio punto di vista è negativa più che altro per voi stesse...

a noi maschietti, da un certo punto di vista, talvolta ci fa piacere essere ripresi, perchè vuol dire che siamo desiderati ed osservati...
mi piace un certo livello di gelosia, direi...
sentire che la propria donna vuole essere unica...
(che non ha nulla a che fare con sottomissioni pscicologiche o fisiche...)

quando si superano certi livelli, ovvio, la cosa degenera e l'uomo si sente "usato"...
(forse non tanto distante dal vostro sentirvi usate in quelle storie di sesso di una sera...;e allora perchè le accettate, mi chiedo....; ma non ho la presunzione di avere una risposta, votate come sono alcune di voi al martirio, al voler SALVARE....)


siamo due pianeti distinti (non dico distanti...), l'amore è il coraggio che ci fa prendere coscienza di essere diversi nel sentire, nell'emozionarsi, nel desiderare l'altro...

la tecnica della mammina che educa il figlio è una cosa,
applicata ad un partner diventa deleteria...

così il timore di tante donne di perdere il compagno è in realtà autoalimentate dalle stesse donne che "assillano" il compagno fino a gettarlo nelle braccia di un'altra...

perchè se c'è FIDUCIA non si ha la mania del controllo, dell'addomesticare, del CAMBIARE, del SALVARE ( "lo faccio per te"....)...

se innanzitutto si ama se stessi non si ha la mania di amare qualcuno fuori di sè, forse l'attaccarsi all'altro è sintomo di poco amore per sè...

si accetta l'altro per quello che è, con i suoi inevitabili limite ma anche le sue doti...

mi auguro di non avere urtato la sensibilità di nessuna...

dal mio punto di vista, ovvio,

s

Va bene, bene, niente più battute, tanto rido solo io.
Un conto è dannare l'anima del parter per stravolgerne la personalità. Altra cosa è mettere quelle due tre regolette di convivenza elementari, che tentino almeno di impedirgli (lei o lui che sia) di fare campo base con te per poi farsi beatamente gli affari suoi e tornare al campo quando è stanco e bisognoso di conforto. Il voler essere al centro della vita del parnter è, secondo me, un sintomo di problemi psicologici che l'interessato (chi ne soffre) dovrebbe cercare di risolvere. Se non lo capisce, finirà per essere puntualmente abbandonato, a meno che non trovi una madre Teresa o un padre Pio che se ne faccia carico. Con me il laccio non funzionerebbe, o mi lasciano libera, oppure... uscio!

Battute?

Pensavo che eri una donna supersincera!