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07-03-2005, 14.12.26 | #43 |
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qualche spunto...
Direi che è necessario per prima cosa dare una definizione di istinto e poi una di istinto materno.
Visto che non ho qui libri, sono in ufficio, sto cercando su internet un po ' di materiale "a sostegno" della mia tesi. Intanto ti metto qui una frase su cui riflettere: "Siamo disposti a tollerare qualsiasi cosa pur di non cambiare i nostri assiomi sulle madri" (George Eliot) E metto anche una provocazione: saresti capace di descrivere come dovrebbe essere il comportamento istintivo di una madre umana? Intanto che metto giù in modo organico la mia opinione potreti provare a rispondere. Tu, ma anche gli altri se ne hanno voglia |
07-03-2005, 14.29.10 | #44 | |
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Re: qualche spunto...
Citazione:
Beh... innanzi tutto il descrivere come dovrebbe essere un comportamento di una madre UMANA non posso saperlo in quanto padre. Posso invece cercare di scrivere cosa l'istinto vorrebbe, secondo me, che venga fatto da parte di un UMANO con istinto materno. Innanzi tutto, secondo me, va detto che ogni creatura vivente CHE SI RISPETTI, si adopera il più possibile affinchè i propri GENI e MEMI sopravvivano nel tempo. Come accade questo ? Beh... innanzi tutto assicurarando al cucciolo le attenzioni PRIMARIE quali nutrimento,calore e presenza. Presenza necessaria per la crescita del cucciolo (sicurezza ed a quanto pare difese immunitarie). Col crescere del piccolo ecco la cosa piu' IMPORTANTE. L'INSEGAMENTO. Ogni essere vivente (sempre che si rispetti) sente la necessita di insegnare al proprio cucciolo come SOPRAVVIVERE nel mondo. Secondo me oggi questo non avviene piu'... al cucciolo non si INSEGNA piu', ma il SISTEMA ha talmente modificato il nostro modo di VIVERE (e anche su vivere bisognerebbe aprire una discussione) ma lo si riempie di oggetti (a meno che non gli si insegni sin da piccolo che al mondo è necessario AVERE e rassegnarsi alla solitudine) Insomma... inevitabilmente il comportamento UMANO è stato modificato dal sistema... |
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07-03-2005, 14.38.08 | #45 |
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Era una domanda molto più terra terra.
Faccio un paio di esempi: Le madri cuculo depongono il loro uovo in un nido di altri uccelli, loro si occuperanno dell'accudimento. E' l'istinto. Le madri cerve abbandonano il neonato per ore nascosto tra la vegetazione. La saliva con cui lo hanno pulito fa si che sia inodore e quindi protetto dei predatori. E' il loro istinto. Chiedevo come dovrebbe essere il comportamento pratico istintivo delle madri umane. Cioè degli unici esseri umani che potrebbero essere dotati di istinto materno Visto che in ogni specie l'istinto detta comportamenti specifici, quali sono quelli propri della nostra specie? Parlo di istinto, non di ciò che ci pare razionalmente meglio per il cucciolo. L'istinto non ha nulla a che fare con la ragione. E ti sarai già accorto che ho tirato una conclusione |
07-03-2005, 15.34.40 | #46 |
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Istinti prima puntata
Abbi pazienza, prima o poi alle conclusioni ci arrivo
Tutti gli animali sono dotati di istinti. Ma cosa sono gli istinti? per Darwin sono uno schema innato di comportamento che viene eseguito in risposta ad uno stimolo. Un altra definizione “tendenza comportamentale specie-specifica su base genetica” Dunque gli istinti sono comportamenti innati, involontari, non filtrati dalla ragione e assolutamente tipici di una determinata specie. Quindi il comportamento ad un determinato stimolo non sarà lo stesso per tutto gli esseri viventi, ma sarà diverso da specie a specie. Pure le motivazione che noi vediamo sotto i comportamenti istintivi, quelle che ci fanno riconoscere un istinto come tale, sono sempre le stesse: istinto di sopravvivenza istinto di conservazione della specie Ma il comportamento specifico non è lo stesso. Ogni specie si è organizzata (evoluta) per far fronte a queste necessità in modo diverso. Così, un cobra in pericolo attacca, una gazzella corre, un riccio si arrotola a palla, una seppia schizza inchiostro. Ma la maggior parte degli animali non ha solamente comportamenti dettati dagli istinti. Quasi tutti gli animali mostrano capacità di apprendimento e anche capacità di trasmettere le conoscenze acquisite all’interno della specie. Inoltre esistono comportamenti assolutamente necessari alla sopravvivenza che certi animali apprendono solamente, comportamenti che non sono dettati dall’istinto. Ad esempio, i felini non sanno cacciare se non è la madre ad insegnarlo loro. L’istinto materno sarebbe parte dell’istinto di conservazione della specie e comprenderebbe quindi una serie di comportamenti mirati alla riproduzione e alla protezione della la prole. Tramite l’osservazione è possibile individuare quali sono questi comportamenti in moltissime specie animali. Ma l’uomo, che da almeno 35000 anni (a questa epoca risalgono le più antiche pitture rupestri) produce cultura, ha conservato comportamenti istintivi? O pulsioni istintive? E se sì, in che modo? E in che modo potremmo capire quali sono i comportamenti scritti nel nostro dna se non vengono più manifestati dalla specie? |
07-03-2005, 17.57.30 | #47 | |
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Re: Istinti prima puntata
Citazione:
Secondo me, tranne casi rarissimi, l’uomo moderno ha ancora in se queste “conoscenze” ma non è più in grado di ascoltarle. Recuperare la capacità di ascolto di questa parte….. magari si può ma come? Forse bisognerebbe prima capire quanto questa cultura ci ha allontanati da noi stessi, ma quel "forse" evidenzia che non ho grandi idee in merito. |
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07-03-2005, 18.21.39 | #48 |
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istinti
una risposta molto breve...si prendono qui in esame i vari "istinti" materni che poi sono i 4 primi bisogni della "catena " di Maslow indicando come "colpevoli " le donne-madri il cui ruolo è stato snaturato dalla società moderna per l'ottimizzazione del "Sistema" che ha delegato a strutture, da lui gestite, asili nido scula materna ecc....tali insegnamenti.e gli istinti-insegnamenti degli uomini-padre quali la caccia la difesa del territorio .........dove li mettiamo; per questo il quesito mi è sembrato inquadrato in un'ottica un "tantinello" maschilista.......sono uno che considera la festa della Donna (domani) uno svilimento della donna stessa il vivere vicino a Lei è sempre una festa e chi più né ha più né metta
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08-03-2005, 02.12.42 | #50 |
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Istinti nella specie umana
Non basta che si faccia riferimento alle istanze primarie, per definire gli istinti.
La sopravvivenza non è ancora un istinto, se non si concretezza in comportamenti stereotipi, bisogno- e specie-specifici, e riprodotti in tutti i probandi di una specie animale. La specie umana è l'unica a non possedere, in tal senso, veri e propri istinti, pur condividendo con ogni altro essere le medesime istanze fondamentali. Nel maschio adulto umano è certamente così. Nella femmina i dubbi riguardano essenzialmente gli accudimenti primari della prole. Montata lattea, allattamento e alcuni aspetti del maternage sembrano effettivamente stereotipi, aculturali, neurochimicamente correlati e, salvo rare e, spesso, patologiche eccezioni, riprodotti in tutti gli esemplari femmina adulta della specie. |