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02-03-2005, 12.44.30 | #22 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Ciao a tutti,
3ad interessante... erano giorni che mi ero ripromessa di leggerlo. In effetti mi viene una riflessione bluemax: ma com'è che ce l'hai tanto con i corsi di yoga? Voglio dire, siamo in una società moderna, bella o brutta che sia ci viviamo. Quindi o ti ritiri a vita ascetica su un atollo dove non ci sia il club med (se lo trovi) oppure tocca vivere in questo mondo con le sue contraddizioni. Non ho figli ma ho amiche che ne hanno: il problema economico è reale. Con uno stipendio normale non si campa, ce ne vogliono due e guarda che ci vogliono anche e proprio per i figli perché si ha un bel dire che campano d'amore ma quando poi cominciano a chiedere quel giocattolo o quel paio di scarpe puoi anche scegliere di dire no e di spiegargli le tue idee di vita ma di fatto crei un "emarginato" perché i bimbi in gruppo sanno essere davvero cattivi (l'hai visto il film about a boy?). Inoltre visto che siamo nella società moderna non si vede perché non se ne debba approfittare... esempio: se non lavoro non posso viaggiare, cambiare vestito, andare dal parrucchiere, andare a cena fuori con mio marito... alla fine non mi sento nemmeno più donna, mi sento mamma... come donna faccio schifo e lui ne trova un'altra (qui estremizzo e un po' scherzo ma è perché tu parlavi di cenette con l'amante). Oltretutto, se sono intelligente e valgo, non si capisce perché devo passare la vita tra quattro mura solo con i miei figli quando invece posso fare entrambe le cose. Infine, mi spiace ma è così, vorrei conoscere una casalinga che non si sia mai sentita rinfacciare durante un litigio "ti mantengo io" oppure "spendi troppo". Io penso che una persona felice ed equilibrata, che ama anche prendersi cura di sé, sia una madre migliore e un bel modello di donna... le donne possono fare entrambe le cose... e ci riescono benissimo!!! magari talvolta con un piccolo aiuto in più da parte dei consorti. Neve |
02-03-2005, 13.47.03 | #24 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 766
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Citazione:
esatto.. il SUPERFLUO... premesso che è un discorso NON personale, ma rivolto in generale alla società intera, i PAREVA che la soglia di sopportazione per il sacrificio per il bambino si stava man mano assottigliando lasciando lo spazio ad interessi che personalmente reputo meno importanti del passare il proprio tempo col figlio. In pratica volevo sottolineare semplicemente il fatto che A ME pare che OGGI, stranamente, si possa piu' facilmente fare a meno di essere madri che non quello di uscire tutte le sere con amiche parcheggiando figli da nonni o parenti... insomma... niente di personale, solo una RIFLESSIONE sul fatto che, secondo me, la società moderna impone certi stili di vita "particolari". Ovvio che è una mia particolarissima riflessione, dovuta al confronto tra le mamme di ieri, le mamme di oggi e sopratutto le mamme di altre "civiltà".... mi chiedevo se era normale... posso ? |
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02-03-2005, 14.34.09 | #25 |
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Certo che puoi. Ma cerca di esprimerti in modo da non "pungere sul vivo" le innumerevoli mamme che sono qui e che certo almeno una volta nella vita sono andate dal parrucchiere. Che del resto la mia mamma ci andava tutte le settimane (portandomi con sè, e io mi annoiavo a morte e avrei fatto di tutto per stare piuttosto dalla vicina, dalla portinaia, o perfino chiusa in una scatola a fare i compiti!) e io ci vado una volta all'anno si e no. Ma, buffo, mia mamma, casalinga, sempre presente, mi detestava e non si è fatta scrupoli a dirmelo e a farmi pagare in molto modi il fatto di averle rovinato la vita nascendo.
Vedi, una cosa è dire "uscire tutte le sere con le amiche", una cosa è dire che frequentare la propria migiore amica è un bisogno indotto. Il discorso, max, è complesso, ma davvero tanto. E' complesso capire di cosa ha veramente bisogno un bambino, è complesso capire che cosa per un essere umano è superfluo e cosa è vitale. E poi molte cose cambiano in relazione all'età del bambino. E della mamma, anche. Certe cose che epr me erano vitali quando mio figlio era piccolo, non lo sarebbero ora. In compenso ora lo sono altre cose. Un bambino ha bisogno di amore! Di amore più che di tempo. Ma l'amore non è un istinto. Non lo è nel modo più assoluto. Una persona isolata, infelice, insoddisfatta, sola e depressa non può dare amore a suo figlio perfino se sta con lui 25 ore al giorno. Un bambino ha bisogno una mamma serena. Felice è una parola grossa, ma una mamma felice sarebbe la cosa giusta. E ha più bisogno di una mamma serena 10 ore al giorno che di una avvelenata col mondo 24. E il corso di yoga può essere una cosa vitale per la serenità della mamma. Del resto, visto che un bambino piccolo la sera va a dormire presto, uscire la sera quando dorme non gli toglie poi molto tempo! Coltivare le relazioni importanti è ancora più vitale! E lo è anche la relazione con se stesse. |
02-03-2005, 14.36.43 | #26 |
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Cuore di mamma lo sa
Come promesso.
E' un po' ot, forse, e poi lo avevo già postato qui qualche anno fa, ma magari uno spunto te lo può dare. Cuore di mamma lo sa Documentario televisivo. Africa. Savana. Il tutto è ambientato in qualche parco, non so quale. Ero distratta, all’inizio. Adoro i documentari sugli animali ma questo si preannunciava pieno di luoghi comuni su mamme e cuccioli e io, sinceramente, reggo poco queste smelensaggini. Africa. Savana. Una leonessa. Improvvisamente qualcosa attira la mia attenzione. La leonessa sta dormendo accoccolata vicina ad un cucciolo di orice. E’ noto che le leonesse adorano gli orici, soprattutto i cuccioli, quando sono morti, sanguinolenti e polposi. Questa invece lo lecca, lo accudisce, lo coccola. Dio mio, che scena commuovente! Mamma Orice si avvicina per cercare di richiamare il suo piccolo e lui vorrebbe proprio raggiungerla ma la leonessa esegue una accurata manovra di accerchiamento. E’ bravissima. E’ il suo mestiere allontanare i piccoli di antilope dalla protezione della madre e del branco. Ma non se lo mangia. Rimane con lui, non si allontana mai. Sembra davvero una mammina premurosissima. La voce fuori campo racconta che la leonessa è rimasta accanto al suo cucciolo adottato per qualche giorno, fino a che, spinta dalla fame, si è allontanata per cacciare. Il piccolo è sopravvissuto pochi minuti: altre leonesse lo hanno avvicinato senza nessuna fatica e … ovviamente lo hanno sbranato. La leonessa ha catturato un altro orice e lo ha adottato. Naturalmente la storia si è ripetuta. Poi un altro. L’etologa presente in studio non sa dare spiegazioni sul comportamento anomalo dell’animale. Istinto materno, pare. “Amore materno?” propone la conduttrice. “Se non ci facessero credere che l’amore materno è istintivo, quanta sofferenza in meno ci sarebbe al mondo!” Questa frase l’ho scritta io sollevando, all’epoca, un coro di dissensi. La riscrivo. E la scriverò ogni volta che se ne presenterà l’occasione. E la scriverò ogni volta che vedrò una leonessa spingere per la strada il passeggino con dentro il suo piccolo orice votato a morte certa. Morte dell’anima. Purtroppo non mi è mai successo, mai, di sentire una madre raccontare di come ha imparato ad amare suo figlio. Perché l’amore, in tutte le sue forme, se è amore, si impara con grande fatica, passo dopo passo. Giorno dopo giorno. Perché i figli non sono fatti per gratificare i nostri desideri. Perché sono assurdamente poche le volte un cui ci chiediamo cosa è veramente meglio per loro. Perché li mettiamo al mondo con lo stesso sentimento che guida la leonessa: possederli, soddisfare l’istinto materno o, peggio, incarnare il ruolo che la società ci impone. Perché una donna non è completa se non è madre. E poi ci crediamo, l’amore materno è istintivo. Tutte le madri amano i loro figli. Quindi la prima cosa che ci viene in mente di fare è certamente ciò che è meglio per loro. E mai, mai ammetteremmo il momento di odio puro, in cui non ce la facciamo proprio più a far fronte da sole a tutte le richieste dei nostri adorati cuccioli. E’ amore! Cuore di mamma lo sa. No! Cuore di mamma è una leonessa crudele che vota alla morte un’antilope per fingere di amarla. |
02-03-2005, 20.33.58 | #27 | |
Utente bannato
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Citazione:
Ai tempi dei romani, appena 2000 anni fa, le persone erano esattamente moderne come adesso. Ai tempi degli egizzi, 4000 anni fa, ...tutti uguali a noi oggi. Magari non c'era il problema di fumarsi una sigaretta fuori l'ingresso del bar... ma sono sicuro che andare in un bar a prendere qualcosa era un piacere anche 6000 anni fa... o più! P.S. ...e dico bar per dirne una qualunque... se andiamo più sul sodo vale anche meglio la faccenda! |
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03-03-2005, 16.28.18 | #28 |
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Mistico ho risposto alla tua domanda in cui virgolettavi donna moderna.
Tra l'altro mi fa venire in mente un giornale che neanche sopporto! Forse il termine giusto è attuale, inserita nel contesto socio-economico? Boh non so. Il sodo quale è? Un abbraccio. |
03-03-2005, 16.35.25 | #29 |
Ospite abituale
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terminologia
Forse, per moderna, o attuale, si può definire la donna che è riuscita finalmente ad acquisire una vagonata di diritti (almeno sulla carta, poi, nei fatti, è tutta un'altra storia, off-topic, però) che prima non le venivano riconosciuti (nemmeno sulla suddetta carta)...
Herzog |
03-03-2005, 16.58.39 | #30 |
Ospite abituale
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Messaggi: 672
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Bah! Neanche un tempo le donne dei ceti alti, le aristocratiche, si dedicavano completamente ai figli. Avevano la nursery, manco li allattavano, ci pensavano le nutrici. Chi poteva permetterselo non solo non lavorava, ma si ritagliava beatamente i suoi spazi: aste di beneficenza, tornei di bridge, cene di gala, tè con le comari. .. erano le popolane che, oltre spezzarsi la schiena nei campi e nelle officine, si occupavano interamente della casa e dei figli. Forse per ritrovare il concetto di donna esclusivamente mamma dovremmo andare mooolto indietro...
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