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13-03-2005, 13.37.48 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-01-2003
Messaggi: 85
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Non sono in totale disaccordo
Caro oizirbaf,
Non sono in totale disaccordo con te, e condivido anche alcune cose che hai scritto, ma io credo che i tempi non siano ancora maturi, che non abbiamo ancora toccato il fondo e che ne vedermo ancora delle belle. Per esempio sono dacordo con te quando dici che senza lotte saremmo davvero ancora allo schiavismo, è vero..ma quale forma di lotta ? Un rivoluzione ? Io vedo gente che durante la settimana lavora, il sabato si abbandona ad un orgia colletiva e consumistica nei grandi centri commerciale per poi correre davanti alla tv per vedere la partità. Il lunedì si scaldano solo per le discussioni del dopo partità, per il resto gli puoi sfilare anche le mutande. Nei miei ultimi interventi ho un po il provocatore, anche perchè mi sembra che la comunità del forum abbia un certo orientamente piuttosto uniformo su certi temi, mentre fuori dal forum non è così. Per non creare equivoci su come la penso ti e vi invito a leggere la lettere che scrissi qualche tempo fa. https://www.riflessioni.it/lettereonline/felicita.htm Ciao belli |
13-03-2005, 18.52.44 | #14 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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E' un bel 3d, questo. Molto impegnativo, debbo dire. Il lavoro è un diritto, è vero. tutti vorremmo poter lavorare, però all'inizio di questo 3d si parla, per esempio di scambio di brani musicali attraverso la rete, anziché acquistarli. E chi ha scritto e prodotto i brani in questione? Se tutti facessero così avremmo un altro disoccupato, no?
Tutto si trasforma e si evolve. Anche i tipi di occupazione, ovviamente. Molte di quelle in "voga" un secolo fa, oggi sono impensabili. Per trovare il posto di lavoro occorre, oltre ad un pizzico di fortuna, anche una certa capacità di addattamento. Provate a pensare a chi come me (che oltrettutto sono definito invalido civile con situazione di gravità dell'handicap) che alla non più giovane età di 42 anni si sente dire dal proprio datore di lavoro: "dal mese prossimo ci spostiamo tutti di 20 chilometri, e se non puoi venire, peggio per te. Noi ci teniamo che tu ci sia ma non possiamo fare diversamente..." . Beh, per farla breve, oggi lavoro (in telelavoro per fortuna) part time con uno stipendio che è all'incirca la metà di ciò che percepivo fino a 2 anni or sono. E questo se si considera che l'azienda precedente si chiamava Shell, ovvero uno dei maggiori sponsor della Ferrari! Io ho proposto più volte di fare azioni di protesta, a due passi da casa mia, visto che abito vicinissimo al Parco di Monza, in occasione del GP di formula1. Hanno fatto tutti orecchie da mercante. Immagino che vi siano numerose altre situazioni analoghe... Sul discorso della cooperativa...... quanti veramente vogliono darsi da fare? Io, anche quando ero disoccupato, ho fatto il volontario in alcune realtà (dal Dj per passione al socio di cooperative ed associazioni....ecc...). Come in tutte le situazioni, anche qui credo che la verità stia nel mezzo. Hanno ragione i giovani a reclamare il diritto al lavoro, ma cosa sono disposti a fare per ottenerlo? Non credo sia giusto nemmeno l'atteggiamento remissivo di molti giovani che sono disposti a qualsiasi umiliazione (per esempio le donne sposate firmano le dimissioni in bianco e, alla notizia della gravidanza, i datori di lavoro le mettono alla porta - e questo nel Nord, nella verde e ricca Brianza capita ancora oggi). Ho parlato di umiliazione e non di sacrificio perché mi sembra che vi sia una notevole differenza. Io, fin dai primi mesi di lavoro, ho sempre recriinato quelli che ritenevo miei diritti, sacri ed inviolabili. Addirittura ho avuto un capoufficio che non mi ha retribuito due ore di permesso, che utilizzavo per la fisioterapia. Il foglio dello stipendio è qui in casa mia e posso dimostrare quando voglio, che mi mancano le due ore. Probabilmente è possibile anche dimostrare che ero effettivamente presso un centro di fisioterapia in occasione del "furto" delle due ore. Ricordo ancora di aver detto al mio superiore, sbalordito più che mai, che lui non poteva impedirmi di andare a fisioterapia. Semmai poteva decidere di non retribuirmi le 2 ore. Così è stato ma ne sono fiero! Ho speso 2 ore per la mia salute.... Oggi fortunatamente queste situazioni non ci sono più. Unico problema: mia moglie ed io, frequentiamo entrambi una palestra, mettendoci tempo e denaro nostri. Alla faccia del diritto alla salute (ma qui aprirei una parentesi voraginosa e terribilmente concreta, solo che sarebbe un OT). |