E' anche vero che, per esempio i mass-media parlano di dottore, ingegnere, avvocato, o casalinga, rivolgendosi a persone di nazionalità italiana, mentre dicono: francese, tedesco, americano, oppure extracomunitario. Così come è vero che se siamo all'interno di un'associazione che si occupa di handicap, ha senso fare distinzione. Un po' meno lo ha per un giornale, un tg, o un gr. Per esempio, nel mio caso, a chi mi chiedesse perché cammino male, potrei rispondere che è a causa di una paralisi infantile, oppure di una cerebropatia infantile. Credo che si tratti della stessa patologia (anche qui, o malattia) ma occorre tener bene in considerazione chi riceve il nostro messaggio. Francamente, piuttosto che non-udente o non-vedente (che indicano la mancanza di qualcosa), preferisco cieco o sordo, che possono apparire più grossolani ma non c'è l'accento su quel NON. Qui, tuttavia, il discorso è un po' diverso. Non era mia intenzione esporre ed analizzare delle distinzioni minuziose (che potremmo chiamare con un linguaggio forse improprio, ma, credo comprensibile) delle sottocartelle. Qui il discorso è più sul nome da dare alla "cartella principale". In seguito si potrà disquisire su ciò che vogliamo inserire in questa cartella principale. Vediamo dunque di limitarci, per ora a questo. Grazie.
Ultima modifica di Mr. Bean : 29-01-2005 alle ore 18.04.28.
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