Si fa un gran parlare di disabili (invalidi, inabili, portatori di handicap, o "diversamente abili" come proposi io un decennio or sono in una riunione di redazione di una risvista del settore). Una persona su carrozzina davanti ad una gradinata mi fa chiedere: ma è questa persona disabile o non piuttosto chi ha progettato e costruito questa scalinata? E così via per tutte le altre barriere architettoniche. La mia abitudine a cercare l'altra faccia della medaglia mi fa pensare abbastanza spesso "fuori dal coro", con tutte le conseguenze del caso. Voi che ne pensate? Grazie

è veramente assurdo quello che riusciamo a fare in Italia .
Molti infatti considerano i portatori di Handicap come degli appestati e come persone di categoria B , non vedo come sia possibile avere ancora oggi una visione così idiota e retrograda .
Molte strutture infatti non sono assolutamente atrezzate con mezzi adatti alle carrozzine e questo per alcuni è addirittura da ricondursi a fantomatici problemi strutturali del complesso ( cosa??????? ) .
Pensa che una volta mi capitò di leggere all'entrata di un hotel questa scritta " per problemi direzionale in questo stabile non si accettano cani e portatori di handicap " , una finezza unica direi .
Sembrava di essere a Berlino negli anni 40'.
Meno male che vi sono persone come te che sdrammatizzano , io non c'è la farei , sono sincero , mi incazzerei e basta .

Saluti
Alessio

Do una pensiero più speculativo che "concreto":
Foucault dice che il potere si autolegittima anche rispetto all'ambiente dove agisce.

Letteralmente vuol dire che si autolegittima sulle modalità di come vengono costruiti gli edifici e anche l'arredamento (esempio: la cattedra del professore universitario è RIALZATA rispetto agli studenti..ci sarebbero centinaia di altri esempi).

Prima di tutto è un problema politico.
Negli Usa molti si chiedono come sarebbe con un presidente afro-americano.
In Europa ci chiediamo come sarebbe con un prèmier donna
E se fosse un invalido....

Il linguaggio e l'ambiente si performano rispetto al pensiero dominante (pressapoco il messaggio di Foucault). Il problema è :dove mette questo pensiero dominante le minoranze?

Se le esclude fa un atto di violenza a sè stesso, perchè escludere le minoranze significa non essere più dominante.

Conclusione finale: il pensiero dominante ha bisogno dei "pensieri delle minoranze", purchè restino tali.

E' solo una speculazione...però...

grazie per le risposte. Ecco cosa può capitare a volte nella vita...:
Un mio carissimo amico di fede interista, una sera decise di andare allo stadio con altre persone per vedere una partita dell'Inter. Fin qui non c'è nulla di strano. Chissà quanti fanno altrettanto?! Il fatto è che questa persona ci vede pochissimo. Riesce a malapena a distinguere i colori più vivaci, ad una distanza molto ravvicinata. Qualcuno si domanderà allora, perché mai al mio amico fosse venuta quell'idea un po' balzana. Probabilmente per vivere il clima caldo dello stadio, in mezzo a tanti altri tifosi. In effetti, l'amico portò con se' una radiolina, per seguire la descrizione ed i commenti di ciò che non poteva vedere. Ad un certo punto si udì un boato. Subito dopo si smorzò e si trasformò in un lamento di delusione. Un attaccante interista aveva sbagliato un'azione clamorosa. Quando tutti erano ormai convinti che la palla fosse finita in rete, il tiro finì clamorosamente fuori. Un vicino di posto del mio amico se la prese un po' con tutti. Dopo aver finito la sequela di maledizioni al calciatore colpevole, ed aver fatto sfoggio delle più atroci bestemmie contro il Padreterno, i Santi e la Madonna, si voltò verso il mio amico, forse in cerca d’approvazione. Il focoso spettatore, accortosi che il suo vicino portava gli occhiali neri, capì che probabilmente doveva avere qualche problema di vista. Allora gli disse: "Beato te che non ci vedi!"

Eh,Eh,Eh!

grande Fabrizo,

le storie parlano meglio dei pensieri!

Tutto dipende da chi guarda, non da che cosa guarda...o sbaglio?

Una volta, quando eravamo ancora fidanzati, mia moglie ed io ci trovavamo al mare. Entrambi abbiamo difficoltà motorie, ma camminiamo anche se ondeggiando un po'. Stavamo tornando per pranzo, mano nella mano e la proprietaria dell'albergo spalancò gli occhi come se avesse visto due ufo! Credevo che stesse per svenire ed ero già pronto per chiamare un'ambulanza...

mi interessano le vostre risposte al post anke se sono difficile capirle.. dato ke possedete una proprietà di linguaggio ke nn è la mia ..... ciao

Ma tu Fabrizio hai accettato la tua diversità di abilità? Non riesco a capire perchè spesso la metti in evidenza...
Perchè qua in forum c'era un altra persona diversamente abile che in ogni cosa che scriveva metteva in risalto questo suo aspetto, e mi ha fatto venire qualche dubbio, non sulla verità della sua condizione, ma su altro...

certo che l'ho accettata. Potrei anche non curarmi del fatto che altri non mi accettino, ma non mi parrebbe carino.... Il mio vuole essere un modo per scambiare quattro chiacchiere su un argomento che mi sta a cuore.

No. ti ho detto cosi perchè personalmente essendo un argomento delicato da accettare e che mi starebbe a cuore non riuscirei ad esporlo a chiunque, avendo qualche timore di non essere accettato o di essere frainteso, però esporlo potrebbe anche essere un modo per esorcizzarlo ed esporlo alla luce del sole...