Giornalismo
Io dico…a proposito di giornalisti, quelli veri e competenti.
Che il popolo e popolino se deve essere al corrente ed avere
un'opinione su tutti gli affari pubblici ( e questo è un'incantesimo
o una follia) dovrebbe delegare esperti, tecnici professionisti della parola documentata, cioè una classe politica separata, gente che vive di politica e per la politica.(… parlo di politica vera non quella d'occasione e dei dilettanti.) tanto per dare anche un significato alla storia.
Vi risulta che esista questa brancha?
Io sento solo una specie di grammofono che trasmette notizie in un presente di grande bonaccia, dove le menzogne dei media ci impongono di tutto
So che le parole sono sempre contaminate dalla politica ed è
impensabile che un giornalista e/o scrittore oltre a non accettare
imposizioni dai politici debba astenersi dallo scrivere di politica. Però lo potrebbe fare come individuo come outsider
Ma ho l'impressione che ne esistono pochi (in Italia quali sono?) e
come riconoscergli..? Non è facile soprattutto per chi non è
acculturato.
E chi lo è gli rimane, solo, questo bisogno di ecologia mentale e
di autodifesa
Quale è la formula, nel giornalismo , per mantenersi integri ,
fedeli a se stessi, indipendenti?
A me sembra che la migliore approssimazione da noi sia l'Agenzia di Stampa.
Quella grande e seria, naturalmente – l'ANSA -- che non per questo è esente da influenze politico-economiche.
L'ANSA ha più o meno un centinaio di giornali da servire -- a parte
le radio, TV ed Enti ed Aziende pubblici e privati , che coprono
l'intero spettro politico
e tutti ci devono trovare dentro di che riempire le pagine senza
intervenire sui testi.
Cioè, la completezza supplisce all'eventuale difetto di obiettività. .
Purtroppo, però, l'Agenzia arriva al pubblico attraverso i media --
e lì casca l'asino. Il padrone dei media qua s'è comprato il paese...
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