Citazione:
Messaggio originale inviato da trounoir
cos'è l'altro per voi?
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Bella domanda merita di essere vista…..
Io ho avuto tanti di quei contatti interpersonali nella mia vita lavorativa che alla fine mi sono accorto che la mia mente si rifiutava di “vedere” le persone. Realmente li incontravo gli parlavo e li rimuovevo immediatamente. La cosa inizialmente mi ha anche creato qualche problema, nel senso che spesso trovavo gente che mi salutava e mi parlava ed io non riuscivo minimamente a ricordare chi fossero. Poi ho imparato a gestire il fenomeno……
L’altro quindi è un incidente nella mia coscienza, (intesa come essere cosciente), che appena, appena, recepisco e registro. Essere formale mi viene molto naturale in questi rapporti che mi capitano e che non cerco.
Diverso è se si accende qualche tipo di interesse, come mi è successo con un paio di colleghi che non chiamo amici, perché l’amicizia per me è ancora qualche cosa d’altro, ma coi quali si è creato un rapporto ricco e sincero. Allora sono attento e ricettivo, ascolto molto e cerco di essere presente, nei limiti della mia disponibilità che ha i suoi bei limiti. Mi viene naturale creare in me uno spazio per l’altro.
Rapporti sinceri ne ho….. pochi ma li ho. Guai se non ci fossero, per me le relazioni sono vitali.
Il fatto di avere modalità diverse nelle relazioni non è necessariamente indice di ipocrisia, non con tutti si riesce a condividere le stesse cose, le stesse emozioni e lo stesso sentire ed allora viene naturale condividere certe cose e certe altre no.