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07-12-2004, 19.23.11 | #12 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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X la viandante.
Salve,
se vuoi leggere le ultime novità sulla storia di Roma di 2000 anni fa clicca: www.alateus.it e,nel sito,leggi gli articoli di Acharya S. Ayet Gadol Leolam Adonay. Kantaishi. |
08-12-2004, 21.58.41 | #15 |
Ospite
Data registrazione: 08-12-2004
Messaggi: 25
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Avete mai creduto in Babbo Natale?
Avete mai raccontato - o racconterete - ai vostri eventuali figli di un simpatico ometto panciuto, circondato dagli elfi e dalle renne, che nella notte di Natale sorvola su tutte le città consegnando i regali proporzionalmente al loro comportamento? Sapete che la tradizione dell'albero di Natale risale ai Romani, che per propiziare l'aiuto del Dio Attis veniva appeso un ramo di pino in casa e che l'abete era il simbolo di tale dio perchè è uno dei pochi alberi che nel corso dell'inverno non perde le foglie (o in questo caso gli aghi? Io ho creduto in Babbo Natale da piccolo, mi ricordo che lasciavo i mandarini in cucina e ritrovavo questi sbucciati e divorati. Perciò non posso essere che d'accordo con il valore educativo del carissimo Santa Claus. Più che illudere, i racconti su tale figura stimolano la fantasia dei bambini, che li aiuta a prendere le cose con più semplicità e a stupirsi delle cose più piccole e secondo gli adulti insignificanti (chiaro riferimento al fanciullo Pascoliano). Forse raccontarlo a bambini troppo grandi potrebbe essere deleterio, infatti scoprire la verità da un coetaneo ed essere deriso per la sua "immaturità" potrebbe rivelarsi distruttivo per il pargoletto, ancora di più che saperlo direttamente dai genitori. Ma per i più piccoli è una creazione necessaria, Babbo Natale è come la nostra Repubblica, il nostro Ideale, che forse sarà falso - e sentiamo anche che non può essere reale - ma tali creazioni ci aiutano in primis a tendere verso qualcosa e poi a colorarci la vita, che altrimenti ci condurrebbe a un baratro di oscurità in cui noi verremo ingoiati e distrutti interamente. Tuttavia Babbo Natale ha anche una valenza negativa: spinge al consumismo, fa tendere i bambini a comportarsi in un certo modo per ricevere qualcosa e non perchè debbano essere così (ad essere tollerante, a non odiare, a voler bene al prossimo che magari da molto piccoli potrebbe trattarsi del fratellino o del fratellone, concetti che devono acquisirsi non per un'utilità specifica ma per vivere come esseri umani). Abbiamo trasformato (lasciamo perdere il significato vero ma prendiamo quello che noi abbiamo), nel corso dei secoli, un evento straordinario (e lo dice un ateo) quale la nascita di una creatura che condurra l'uomo alla redenzione, alla trasformazione dallo stadio di mostri insensibili ad esseri umani pacifici e tolleranti, in un momento per spingere al consumo. Dai regali all'albero, dalle decorazione alle statuine della Tune per il presepe: tutte belle cose ma che fanno perdere lo spirito - l'essenza anzi - della festività, che dovrebbe trattarsi di una cosa completamente diversa. Odio le tradizioni perchè hanno dato il pretesto solo per spendere soldi e far star male chi non ha nulla e non se lo può permettere. Mi spiace di essere così (ma sotto certi aspetti non mi dispiace affatto) e di parlare schiettamente... ma secondo me il regalo migliore è l'amore verso i nostri cari e verso il prossimo... non per nulla io festeggerò senza fare i regali a NESSUNO, nemmeno alla mia ragazza o ai miei parenti, senza cene apocalittiche che altro non fanno che renderci grassi e pigri, ma aiutando i derelitti e passando con loro il Natale... E' una cosa che dà molta più soddisfazione rispetto al regalare il videogioco al nipotino che annega nell'abbondanza. Grazie per aver ascoltato lo sfogo di questo sognatore maledetto... e buone feste Ultima modifica di DarkDreamer : 08-12-2004 alle ore 22.17.03. |