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20-10-2004, 11.26.42 | #1 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-07-2003
Messaggi: 131
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quanto costano allo Stato i politici???
incredibile ma vero!!!
Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori - Pagina politica Mentre le persone oneste, cioè quelle che lavorano ogni giorno, fanno fatica a sbarcare il lunario e arrivare a fine mese, i ladroni di regime si portano a casa uno stipendio mensile di oltre 46.000 euro! Se a questa cifra aggiungiamo la pensione, l'indennità di carica, il finanziamento ai partiti, ecc. le spese raggiungono e superano i 150.000 euro ogni mese! Soldi ovviamente che vengono prelevati direttamente dalle nostre già misere tasche. Con uno stipendio simile (oltre 46.000 euro al mese, circa 90 milioni al mese) secondo voi gli possono interessare i problemi della povera gente? Mediaticamente, destra e sinistra si scannano, ma la realtà è ben diversa: non esiste la destra e la sinistra perché appartengono TUTTI alla medesima associazione a delinquere di stampo criminogeno! ------------------------------------------- Oltre 153.000 euro al mese per ciascun deputato Per gentile concessione di Bruno Aprile, Vimercate (MI) Dati estrapolati da www.camera.it Indennità parlamentare 19.855.289 Indennità d'ufficio 809.415 Altre indennità 9.259 Rimborso spese di viaggio 2.013.228 Rimborso spese di soggiorno 5.450.175 Rimborso spese segreteria e rappresentanza 8.835.979 TOTALE 36.993.345 Inoltre: Telefonia mobile (cellulari) 126.984 Alimentari 396.334 Biancheria 3.552 Carburanti e lubrificanti 20.402 Combustibili 39.683 Prodotti igienici, farmaci e sanità 26.456 Altri servizi 529.101 Stoviglie e vestiario 29.101 Altri beni di consumo 39.683 Trasporti aerei 1.124.339 Pedaggi autostradali 284.392 Contributi fondo solidarietà deputati 1.322.751 Stampa pubblicazioni 119.048 Assicurazioni sulla vita ed infortunio 357.143 Assicurazione R.C. 55.556 Assicurazione R.C.A. 6.614 Noleggi 892.857 Parcheggi 129.630 Ristorazione 357.143 Accertamenti diagnostici 1.323 Spese di rappresentanza 25.026 Trasporti ferroviari 456.349 Contributi per il funzionamento del gruppi 2.685.185 Spese postali 308.201 TOTALE 9.516.853 Per non parlare di: Tribuna d'onore negli stadi gratis Tessera del cinema gratis Tessera teatro gratis Tessera autobus/metropolitana gratis Francobolli gratis Viaggi aereo nazionali gratis Viaggi treno carrozza letto gratis Circolazione autostrade gratis Corso lingua straniera gratis Piscine e palestre gratis Vagone rappresentanza delle FS gratis Aereo di stato gratis Uso di prefetture ed ambasciate gratis Cliniche gratis Rimborso spese mediche gratis Assicurazione infortuni gratis Assicurazione in caso di morte gratis Auto blu con autista gratis Giornali gratis Ristorante gratis Totale complessivo = 46.510.198 al mese per ciascun deputato, cui vanno aggiunti: - Pensione mensile (diritto che acquisiscono dopo 35 mesi in parlamento, mentre obbligano i cittadini a 35 anni): da 4.762.669 fino a oltre 15.000.000 - Indennità di carica: da 650.000 a 12.500.000 - Finanziamento ai partiti (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti e relativo referendum): 1.414.000.000 al giorno - Rimborso spese elettorali: 200.000.000 - Rimborso annuale se fondano un giornale: 50.000.000 - Auto blu e scorta 24-ore-su-24 vita-natural-durante per chi è stato presidente della Camera (anche se non si occupa più di politica, come ad es. la sig.ra Pivetti) Risultato: - Ogni deputato costa la faraonica cifra di 297.000.000 al mese (circa 153.388 euro), cioè intorno ai 9.900.000 al giorno, ossia 413.000 all'ora - La sola camera dei deputati costa al cittadino 4.289.968 al minuto - Sono finora costati 2.245 miliardi (in base a quanto hanno dichiarato) |
20-10-2004, 16.53.41 | #4 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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OTTIMA DOMANDA SUI POLITICI
Molto interessante le info su quanto costano i politici.
I miei commenti, di emigrato: - mentre i politici degli altri Paesi U.E. lavorano per lo stato, con serietà, impegno, coerenza e guadagnano meno dei politici italiani; - mentre i politici italiani, forse unici in U.E., dedicano il loro tempo ed energie a lotte , manovre, calci negli stinchi, etc, manovre di potere, sola cosa in cui si impegnano; - é arrivato il momento di dire la verità: non chiediamo "quanto guadagnano i politici" ?, ma "quanto sprechiamo per i politici ?" - la sola strada per cui il Paese potrebbe avvicinarsi all' Europa e imparare a gestirsi: mandare i politici a casa e mettere solo tecnici di provata esperienza ! ! ! Chi ha interesse a soluzioni realistiche, europee, vie d' uscita, mi contatti per avere le coordinate delle mie analisi sulle cause dei vs guai.; Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr |
22-10-2004, 12.46.34 | #6 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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APRIRE GLI OCCHI, PER INVERTIRE LA TENDENZA
Rodi, reagisco al tuo post, perché cerco collaborazione. Ho bisopgno di punti di riferiemnto in Italia
Antonio Greco Tre avvenimenti dalla cronaca recente: - le difficoltà della FIAT sono venute alla luce alcuni mesi fa; - le difficoltà dell’Alitalia sono venute alla luce in questi giorni. Connesse ad un calo della domanda; - dati Istat di pochi mesi fa indicano la produzione industriale in calo del 2.8 % rispetto al 2003 e l’ assenza di segnali di ripresa. Il sottoscritto, che vive a Parigi da venti anni, ha occasione cinque o sei volte l’ anno di andare in Italia. Da dieci anni preferisce Air France ad Alitalia. Motivi: la qualità e l’ affidabilità del servizio Alitalia, non sono sempre a livello europeo. L’ evoluzione della società italiana continua. Troppo spesso in negativo. Senza che si facciano sforzi sufficienti per aprire gli occhi. Se ci togliessimo le lenti ideologiche (destra, sinistra) e guardassimo con qualche grammo di realismo la povera realtà di tutti i giorni, faremmo un primo passettino in avanti. La povera realtà sociale italiana é sotto gli occhi di tutti, almeno in termini di problemi irrisolti. Quanto alle cause di tanto disastro, é un po’ meno evidente scovarle. Ma, cercando cercando.... esse si possono individuare. Un altro cittadino europeo si sarebbe già posto il problema alle prime avvisaglie del rapido declino. Ma, gli Italiani sono flessibili... Non solo, sono anche rassegnati. Per trovare le cause del degrado diffuso, una sola, io credo sia la strada sicura: esaminare il divario, che é in accelerazione, fra Italia ed Europa. La società italiana di oggi: - accetta di vivere nella confusione, senza regole (che siano accettate da tutti); - considera l’ incertezza del diritto nella vita civile come routine; - é rassegnata alle sopraffazioni, alla superficialità, alle improvvisazioni, alle leggerezze, in particolare da chi riveste responsabilità pubbliche; - finge di credere che la diffusione del degrado possa arrestarsi da sola. Infatti non si discutono seriamente contromisure efficienti. E’ illusorio pensare di conservare il Paese nel gruppo dei Paesi industriali, se restano inalterate le attuali fondamenta della società. E’ necessaria un’ attenta riflessione, per individuare le cause scatenanti del degrado e per definire gli strumenti necessari per poter gestire un Paese a livello europeo. Qualche elemento di base del degrado. - Democrazia italiana: i cittadini italiani credono che basti votare ed avere una costituzione, per poter affermare di essere in democrazia. La realtà: leggi e costituzione sono raramente e occasionalmente applicate. Nella confusione e....secondo il caso particolare.Comunque esse stanno nelle biblioteche, come raccomandazione....... Ne risulta talvolta una lotta di tutti contro tutti. All’ italiana. - La plutocrazia al potere é composta di grandi padrini, piccoli ras, affaristi , loschi figuri. Gente che fa e disfa i mazzi. Decidono sulle risorse pubbliche in base ai rispettivi interessi particolari. E gli altri cittadini ? Tanti fra essi, rassegnati, sperano e aspettano di essere messi nel buon mazzo. Magre speranze...... Perché le speranze di sistemare l’ Alitalia, di salvare la FIAT, di diminuire le tasse (ma anche mantenere gli impegni presi con tanta baldanza), di far funzionare le gestioni e i servizi nazionali, sono speranze che si possono proporre, in Europa, solo agli Italiani ? Altri popoli europei, dotati di un po’ di realismo, di capacità di riflessione, di analisi critica, di un po’ di buon senso, di molta serietà (tutte cose che non si trovano sulle bancarelle dell’ assurdo italiano), non si farebbero abbagliare da speranze inutili, da specchi per le allodole cosi’ diffusi. Ma verificherebbero se ci sono gli strumenti, per realizzare gli obiettivi sbandierati. Perché i su elencati obiettivi sono speranze inutili ? Per tentare di rispondere a cosi’ difficile domanda, occorre munirsi di una forma mentis europea (cioé obiettiva) e fare un passo indietro dicendo a voce alta: “Verità, realismo, buon senso, saltami addosso”. Le speranze inutili possono portare disillusione, perdite di tempo, peggioramento delle situazioni, cancrena delle malattie sociali. Sgombriamo il campo della situazione sociale degradante dalle speranze inutili. Se confrontiamo, per il recente passato, gli obiettivi pubblici dichiarati con baldanza con i risultati ottenuti, avremo una buona lista di speranze inutilmente proposte e puntualmente disattese. Cerchiamo allora la verità, soprattutto sulle cause del degrado sociale italiano. Il quale continua senza sosta né pietà, da alcuni lustri. Seminando confusione, insuccessi, delusioni frequenti. Le evoluzioni sociali, la degradazione e il peggioramento dei comportamenti italiani, in tante regioni, in tanti settori, hanno già determinato: - perdite di efficienze diffuse in tanti settori; - calo di competitività e affidabilità del prodotto italiano; - calo della qualità di alcuni servizi offerti al cittadino italiano, i quali hanno, anch’ essi, un impatto sulla competitività del “made in Italy”. E’ vitale individuare le cause primarie della deriva. Le prime analisi a largo raggio in tal senso sono pubblicate in: http://angrema.blogspot.com www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito) In tali analisi viene discusso il cocktail 'Indifferrenza", che gli italiani sono abituati ad assaporare un giorno si ed uno no. Esso é stato perfezionato negli ultimi decenni, ma i suoi componenti erano già visibili nel dopoguerra. I componenti del micidiale cocktail”Indifferenza” determinano la rarefazione delle azioni costruttive ( soprattutto nel settore pubblico) e, in secondo luogo, innescano talvolta il gioco dello scarica-barile, il quale viene iniziato ogni volta che una situazione difficile richiede una decisione urgente. Esse inoltre fanno fuori ogni speranza di aggiornamento delle strutture pubbliche obsolete. Un’ insalata di fattori e comportamenti da paese arretrato sono offerti dal sistema pubblico ai cittadini, come piatto quotidiano. Che viene digerito con noncuranza, faciloneria, assuefazione e diabolica tolleranza. E con sorpresa degli emigrati. Diabolica é la tolleranza quando essa impedisce di aprire gli occhi, di esaminare realisticamente i problemi e di individuare le misure correttive necessarie per invertire la tendenza al degrado strisciante. Lo Stivale visto dall’ Europa Abbiamo banalizzato l’ imbroglio. Scambiato l’ inosservanza della legge con una marachella. Abbiamo escluso dal Paese le stesse virtù civiche che, diffuse in altri Paesi, ne permettono la gestione corretta. Abbiamo per decenni ignorato la necessità dell’ organizzazione, che é una qualità necessaria ad una vita civile efficiente. Risultato: la qualità della vita sociale italiana. Abbiamo ritenuto, nel settore pubblico, non necessaria la responsabilità del proprio operato. Abbiamo considerato lecito l’ interesse privato in atti d’ ufficio. Risultato: abbiamo scelto di imboccare la strada del terzo mondo. Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr Parigi (consulente in Telecomunicazioni, ex funzionario europeo) (disponibile per una presentazione delle cause del degrado italico) P.S. SVILUPPO. Non c’é sviluppo e sottosviluppo. Ci sono invece comportamenti che impediscono o che favoriscono lo sviluppo. Essi sono inegualmente distribuiti nelle diverse società (Peyrefitte, nel “La societé de confiance”). |
22-10-2004, 19.35.21 | #9 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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IMPORTARE I POLITICI
Sembra un' ottima idea: Importare i pôlitici dall' estero.
Infatti i politici europei sono completamente diversi; conoscono impegno; serietà; responsabilità, coerenza, profondià nel lavoro, parlano solo qiuando conoscono bene il problema....NOn sono molto espetrti in lotte di potere, colpi bassi, etc. Allora per l' Italia la strada difficile, ma ottima sarebbe: nasce un movimento che spinge i tecnici al potere, fa fuori i politici. E spinge per la reistaurazione dei valori, etc, etc. Chi desidera le coordonate delle mie analisi sulle cause dei guai italiani, vada su: se foste interessati a conoscere le mie valutazioni (un’inchiesta a largo raggio per otto anni), cercatele nelle Lettere dall’ Europa, su: http://angrema.blogspot.com www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”) Si tratta delle lettere dall’ Europa di Antonio Greco. Il quale ha lavorato in giro per l’ Europa per trenta anni e vive in Francia da venti anni. Saluti da un Paese normale. Antopnio Greco ANGREMA@wanadoo.fr |