Esistono molte difficolta' a parlare di eutanasia e di accanimento medico.
L'argomento dell'eutanasia, indissolubilmente legato a quello dell'accanimento medico, e' sempre piu' attuale ed e' molto sentito dai cittadini tanto da comparire quasi quotidianamente nei media, e nelle piu' varie riviste scientifiche..
Cio' provoca quella pletora di informazioni, di dati e di numeri che invece di aiutare la riflessione ne riducono la profondita' e confondono l'ascoltatore considerato anche l'uso di differenti linguaggi: il filosofico, il teologico, lo scientifico, lo psicologico, il sociologico, usati talvolta insieme in modo incoerente..
Affinche' questo non accada, e' necessario quindi scegliere un aspetto dell'argomento ed esplicitare il tipo di linguaggio prevalentemente usato.
L'aspetto privilegiato in questo caso e' la domanda che il malato rivolge al medico: dottore mi faccia morire!
Non e' un paziente qualsiasi a porre la domanda: affinche' si possa procurare la morte, secondo la legge olandese, il soggetto che richiede esplicitamente e ripetutamente di morire, deve essere colpito da un male incurabile e provare dolori insopportabili.
Il discorso e' rivolto ai medici, il linguaggio sara' preso in prestito dalla antropologia culturale e sara' mio dovere avvertirvi quando faremo qualche rapida incursione nel mondo teologico, psicologico e filosofico.