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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 24-07-2004, 16.50.56   #11
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
IL QUADRO OPERATIVO DELL’ ECONOMIA ITALIANA

UNA SOCIETÀ MALATA NON PUO’ SOSTENERE UN’ ECONOMIA VIGOROSA.

Le differenze fra il sistema Italia ed il nocciolo avanzato della U.E. (quello a Nord delle Alpi) sono tanto marcate da spingere alla conclusione: la società italiana é più vicina ai Paesi delle repubbliche bananiere che ai Paesi europei. Vale la pena notare che molte repubbliche latino americane conservano l’ influenza della cultura spagnolesca di qualche secolo fa. La stessa che ha lasciato il marchio sulle Due Sicilie (oggi diffuso in gran parte del Bel Paese).

Il degrado italiano attuale é in progressione, non credo si arresti. Va avanti da solo. Per poterlo arrestare ritengo che ci sia un solo strumento: presa di coscienza, riflessione, paragoni con il resto della U.E. (cioé con società che sono capaci di gestirsi). Dopo queste fasi necessarie, sarebbe possibile reintrodurre i valori spariti. Che sono poi la condizione basilare per poter far ripartire l’ economia.

La picconata finale data al sistema Italia:

- l’ aver eliminato negli ultimi lustri, quegli strumenti che avrebbero reso possibile lo sviluppo economico (e che sono presenti nelle società avanzate):
- l’ aver introdotto altri strumenti che accelerano il degrado, in un processo accelerato.

Lo stadio attuale della società italiana: delirio confusionale, incapacità di gestione seria e corretta, incapacità di riflessione attenta, realistica e obiettiva. Improvvisazioni troppo frequenti, banditi i valori essenziali del patto sociale.

Con una società cosi malata é illusorio pensare ai panicelli caldi per far partire l’ economia ! Come fa l’ industria italiana a investire in ricerca, di cui si parla sui media, se manca il materiale di base per gestire la ricerca ? Cio’ che manca, le capacità cioé, é discusso schematicamente nella Lettera dall’ Europa “Colli di bottiglia”.

Avendo noi Italiani perso la capacità di gestire sistemi grandi o complessi (dimostrazione nella Lettera dall’ Europa “la Barca va”), come potremmo avre una ricerca vigorosa, efficace, strutturarta, come si comincia a vedere in qualche Paese della U.E. ?

Una grossa palla la piede per la gestione del Paese, di grossi sistemi, della ricerca, é la mentalità che si sta diffondendo in tante regioni e settori del Paese. Mentalità che accetta l’ inefficienza, l’ approssimazione, la superficialità. Come nessuno crederebbe che un Paese africano possa fare una buona ricerca, cosi io non credo che la mentalità e i comportamenti italiani, le abitudini sociali di oggi permetterebbero una ricerca produttiva. Salvo tutte le nicchie ed eccezioni che possono nascere in piccole parrocchie.

Colla paglia non si costriscono stabilimenti industriali. Cosi, col materiale umano che la società italiana ha lasciato emergere, a causa della propria cultura e insipienza, non si puo’ gestire né la ricerca né il Paese.

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile per una presentazione sulle cause primarie dei guai sociali italiani)

MIETERE MOLTI INSUCCESSI IN CAMPO SOCIALE PUO’ NON DIPENDERE DALLA CATTIVA SFORTUNA, MA DA UNA MENTALITÀ DEVIATA, LA QUALE HA DIFFICOLTÀ A COSTRUIRE.

UNA SOCIETÀ INCAPACE DI VALUTAZIONI LUCIDE, DI RIFLESSIONI, DI PARAGONI COLL’ EUROPA E DI STRATEGIA NON PUO’ FACIMENTE SCAMPARE AL SUO GRANDE RISCHIO: QUELLO DI DIVENIRE L’ ARGENTINA DELLA U.E.

P.S. Le coordinate dei siti che ospitano le analisi, le Lettere dall’ Europa di Antonio Greco:
http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito)
antonio greco is offline  
Vecchio 24-07-2004, 17.14.26   #12
nicola185
al di là della Porta
 
L'avatar di nicola185
 
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Ti ringrazio molto per il tuo intervento che tra l'altro condivido praticamnete in tutti i suoi punti e non mancherò di visitare i siti che hai segnalato. Vorrei aggiungere inoltre che di fronte alla situazione che si è ormai consolidata da tempo, il collasso, se non verrà, come dicevi tu in altre parole, fatto un passo all' indietro da parte di tutti, attraverso appunto una presa di coscienza di quanto sta avvenendo, il collasso sarà inevitabile. A riprova di questo basta guardarsi intorno per vedere che ormai la produzione soprattutto di beni fittizi e ben oltre la domanda del mercato. Ormai ci vendono automobili, per esempio, con la possibilità di iniziarle a pagare dopo 6 mesi, a interessi 0, dilazionando i pagamenti in 36 o 48 mensilità. Per poi offrire l'opportunità di cambiarle dopo 1 o 2 anni con un altra nuova. Si privilegiano catene di montaggio che producano anche decine di migliaia di prodotti finiti in più rispetto la richiesta, pur di abbassarne i costi di produzione. Si fanno eseguire lavorazioni intermedie in paesi dove la manodopera costa quasi zero. I prodotti tecnologici vanno a ruba, li si è fatti diventare attraverso la pubblicità quasi un bisogno primario, ovviamente per le persone più fragili. ( ragazzi in particolare e di conseguenza molti genitori ma non solo). Ben diversi sono i prezzi dei beni di prima necessità, (alimenti, affitti e via dicendo). L'Africa è meno lontana di quanto crediamo. Nicola

Ultima modifica di nicola185 : 24-07-2004 alle ore 17.19.23.
nicola185 is offline  

 



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