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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
17-02-2004, 17.55.52 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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x nemamiah
grazie della precisazione, ma il termine spiaggia mi è venuto da solo. La spiaggia è il luogo di incontro fra il mare e la terra. Quasi una linea immaginaria fra due mondi che colui che osserva e riflette dovrebbe imparare a tenere sempre presente. Dovremmo sentirci sempre nei pressi di una spiaggia e osservare quel che avviene sul mare e sulla terraferma, osservare noi stessi ed il mondo esterno e guardare la realtà per quella che è. Solo se guardi la realtà puoi provare a cambiarla. Mary |
23-02-2004, 17.02.35 | #15 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
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Il Regno della Libertà
"Di fatto, il regno della libertà comincia soltanto là dove cessa il lavoro determinato dalla necessità e dalla finalità esterna; si trova quindi per sua natura oltre la sfera della produzione materiale vera e propria.[...] La libertà in questo campo può consistere soltanto in ciò, che l'uomo socializzato, cioè i produttori associati, regolano razionalmente questo loro ricambio organico con la natura, lo portano sotto il loro comune controllo, invece di essere da esso dominati come da una forza cieca; che essi eseguono il loro compito con minore possibile impiego di energia e nelle condizioni più adeguate alla loro natura umana e più degne di essa. Ma questo rimane sempre il regno della necessità. Al di là di esso comincia lo sviluppo delle capacità umane, che è fine a se stesso, il vero regno della libertà, che tuttavia può fiorire soltanto sulle basi di quel regno della necessità".
(Karl Marx, Il capitale) wahankh . |
23-02-2004, 17.24.14 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
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Il regno della libertà...Ma lo vogliamo poi davvero?
Avrei voluto scrivere "lo vogliono davvero"?...ma poi ho preferito l'impiego di una frase che in qualche modo facesse carico a ciascuno della propria reponsabilità. Il vero volto dell'imprenditoria rapace ed eternamente insoddisfatta è quello di gente che, prima ancora di essere egoista, è incatenata mani e piedi ad urgenze e necessità del tutto fasulle... L'egoismo è una conseguenza di tutto questo. Come si fa ad agire per il benessere e la libertà altrui quando si è, in prima persona ,degli schiavi? |
23-02-2004, 18.18.29 | #17 | |
Utente bannato
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
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Re: Il Regno della Libertà
Citazione:
Giusto,anzi giustissimo...solo che Carletto Marx,non pensò che l'ottocento sarebbe passato,seguito dal novecento e che l'umanità sarebbe entrata nel terzo millennio...forse Marx pesò che il tempo si sarebbe fermato al "suo tempo". |
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23-02-2004, 18.41.39 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Re: La rivoluzione francesce
Citazione:
le condizioni che causarono la rivoluzione Francese furono scatenate da una serie di fattori molto importanti, sicuramente il mal contento era a livelli storici, la fame e la poverta rasentavono l'impossibile, le condizioni di vita classiche erano di fame e malattie a gogo, si moriva per poco anche per una semplice gastrointerite in piu le tasse erono molto alte ed il RE luigi 16(se non erro ) era persona che piaceva sprecare molti i denari ma poi aggiungiamo che cera anche un fervore intelletuale molto forte che dubito ci possa essere in questo momento la borghesia che si stava accrescendo aveva la voglia e l'idea di cambiamenti anche gli intelletuali pensavano ad un cambiamento radicale per miglorare la francia e magari perche no anche le loro finanze, la rivolta del pane che poi dopo qualche giorno dopo scoppio con la vera rivoluzione non era si una sommossa spontanea ma con prevista ed in un certo modo organizzata, il fuoco della rivolta non era solo dato dalla fame e dalla condizioni disagievoli del popolo ma anche da un organzzazione ben pianificata nei minimi dettagli ... Cosa che dubito sia possibile in questo paese troppo ricco e benestante ... |
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23-02-2004, 19.10.57 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-12-2003
Messaggi: 270
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Re: Re: Il Regno della Libertà
Citazione:
io credo che (non solo io naturalmente) Marx volesse costruire un nuovo uomo,come lo chiamavano i bolscevichi , annullando l'uomo che per millenni aveva vissuto in una fitta rete di relazioni claniche,tribali,di classe,definita e' influenzata da una costante presenza di elementi magico-religiosi e che era generalmente consapevole di far parte della natura,in cui l'economia,la proprieta' pure avevano naturalmente una grande importanza,ma raramente l'idea moderna di profitto cosi' l'utopia marxista alla prova dei fatti e' poi alla fine crollata del tutto ma ora c'e' chi ne vuole costruire un'altro di uomo nuovo,un uomo a cui promettere felicita' e liberta' a gogo',solo che si danni a produrre e consumare,rinonciando a tutto il resto,a cui lasciare i realta' la sola liberta' che ha il levriere di rincorrere inutilmente come un pazzo una lepre finta che non potra' mai raggiungere,spacciandoci magari la menzogna che noi uomini del terzo millennio siamo altra cosa dal "bruto" del passato,bravi come siamo con la nostra tecnologia di cui in realta' di solito sappiamo ben poco,mentre non sappiamo nemmeno piu' piantare una patata Saluti |
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24-02-2004, 15.30.18 | #20 | |
Utente bannato
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
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Re: Re: Re: Il Regno della Libertà
Citazione:
Concordo. Finita l'epoca della grande contropposizione dei due modelli,quello rimasto in piede prima o poi dovrà crollare,anzi mostra le prime pericolose crepe. Sia l'uno che l'altro,alla fine appiattiscono la peronalità umana. Marx e il suo socio in affari,Hengels (sia il primo che il secondo capitalisti-industiali),si basarono sulla realtà socio-economica del loro tempo, rifacendosi alla alla rivoluzione francese. Va detto che la rivoluzione francese eliminò si la ricca nobiltà,ma la sostitui con una classe di ricchi borghesi,le plebi, morti di fame erano e tale rimasero. Mi fanno ridere poi, quelli che usano ancora termini come "proletariato", figura sociale che ormai non esiste più,tranne eccezioni nel terzo mondo. Marx ebbe un grave difetto,quello di volersi sostituire a Dio,per questo i suoi adepti,furono tutti e lo sono ancora,dei pazzi sanguinari,perchè ha inteso il potere come una forza suprema e incontestabile. Dall'altra parte,vi è la concenzione del consumo per matenere l'economia. Un appiattimento comunque,perchè tutti devono usare non più di tre o quattro colori,nell'abbigliamento,tutt i devono mangiare allo stesso modo,tutti con lo stesso zaino ecc. Al momento,per quando riguarda il mio piccolo,non vedo alternative,anche se alcuni movimenti ed idee nate degli anni 20/30,in relazione al lavoro e produttività e distribuzione della richezza,a mio modo di vedere, paiono più logiche delle altre due.Ma sarebbero idonee oggi? |
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