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Messaggio originale inviato da Corvonero
Sì penso anch’io che Boldi, Alvaro vitali, Banfi siano cinema spazzatura.
Ma nessuno ricorda “Amici miei” ?? Vi sono film che nonostante tutto non sono poi così male.
X Dunadan
Dici “Verdone ha fatto film geniali, ora non ha più idee ma continuo a stimarlo"
Io ho una visione semplicistica forse, ma per me Verdone ha ancora degli sprazzi
Poi dici“Il cinema italiano è morto”.
Non saprei che dire, certo preferisco i film “stranieri”. Ma chi non ha visto “L’ultimo bacio” o “La finestra di fronte”, e ce ne sono altri. Non tutto è perduto
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Va fatta una doverosa distinzione tra film e attore. L'attore è uno dei componenti del film,che assieme alla colonna sonora,la sceneggiatura,la scenografia,la fotografia,il montaggio,la regia ecc,costituiscono i cosidetti codici.
Uno straordinario attore può essere chiamato (non dimentichiamo che fare l'attore è una professione) a recitare in un film privo di codici,cioè piatto e banale,e risultare l'attore stesso piatto e banale,causa la storia filmica.
Massimo Boldi è un eccellente caratterista,ma che non può reggere il film da solo o con altri due o tre caratteristi se non c'è un grande comico quale protagonista. Lino Banfi altrettanto. Alvaro Vitale addirittura è stato lanciato da Federico Fellini!
Per esempio,il grande Vittorio De Sica,scelse un muratore per fargli interpretare il ruolo di protagonista di "Ladri di Biciclette",è un professore di latino per il ruolo del pensionato in "Umberto D",con risultati straordinari al punto di meritare Oscar ed altri riconoscimenti.I due film citati,sono entrati a far parte a pieno titolo dei capolavori della cinematografia mondiale.
In qualche modo è come una orchestra,la differenza la fa un Riccardo Muti o un pingo pallino qualsiasi.
Quando si discute di film,bisogna focalizzare l'attenzione sul film nel suo complesso.
Oggi in Italia,mancano bravi scrittori di storie filmiche,cioè i cosidetti soggettisti e sceneggiatori. Non esistono più i Pietro Germi,i Vittorio De Sica,i Renato Salce,i Sergio Leone...
quest'ultimo non ebbe nessun riconoscimento per il film che rappresenta il suo maggiore capolavoro "Cera una volta in america".Film perfetto sotto tutti gli aspetti,con un piano seguenza iniziale da autentico capolavoro sia da un punto di vista tecnico che artistico. Un cast eccezionale,delle musiche di vibranti sugestione.Però aveva un difetto,raccontava la storia della mafia ebraica.
"La vita è belle",è un film veramente modesto nel suo insieme,povero nel cast degli attori,col solo Benigni,che è anche lui un bravo carattersita,nel ruolo a lui più congeniale,ovvero quello dello "scemotto-furbo".Pero raccontava una non certo originale storia di deportazione di ebrei. Queste storie piacciono sempre alle lobby sionistiche,perchè si continua a dare il messaggio di etnia vittima,per giustificare nell'immaginario collettivo,le atrocità che gli ebrei fanno ai palestinesi.
Benigni,sarà anche il più eccezionale dei comici,ma il film era scadente.Da un punto di vista della comicità,nessuno lo discute.Ma va detto che,Benigni è anche un incoerente "leccaculo agli americani",che per la propria gloria e dollari,va contro a ciò che predica in Italia. Ma ciò non centra nulla con la cinematocrafia,con la "lechinocrazia" si.Putroppo in Italia da oltre vent'anni,si diventa attori/trici,registi ecc,solo per via leccatoria.
dissi et salux a tutti.