Mary, come hai giustamente premesso, la speranza di vedere un mondo così è utopia. Sono migliaia di anni che sperano nella città ideale, a cominciare da Platone, fino a Owen, passando attraverso tutta l'esperienza cristiana. Io sono abituato sul lavoro a risolvere i problemi partendo dal nocciolo. La realtà è che esistono i buoni e i cattivi, e anche noi stessi siamo un pò buoni e un pò cattivi. La rappresentazione di Dio e Satana, se vogliamo, è un modo di descrivere la cruda realtà. Siamo per metà "angeli" e per metà "diavoli". La conseguenza logica è quella che vediamo. La nostra natura umana si proietta dall'individuo alla massa. Quello che noi come individui dobbiamo fare, nel nostro piccolo, è quello di fare qualcosa di buono per gli altri. Valutare in ogni nostra azione: "danneggio qualcuno facendo così?". Se rispondo "no" sono libero completamente di compiere l'azione. Questa è libertà.
Seguendo queste regole semplicissime abbiamo contribuito a creare una situazione positiva.
I partiti dici.... Non esiste un partito ideale. Hai visto il fallimento del comunismo? Tu vedi che il tentativo di creare una società etica, è costato milioni di morti.
Occorre invece partecipare alla vita pubblica attivamente, informarsi, andare alle riunioni pubbliche, ragionare sulle persone del potere, bocciarle se non funzionano, conoscere, leggere. Questo secondo me è il cittadino ideale che proietta la sua immagine sulla società. Lo so che è difficile, ma è l'unica possibilità di diventare un paese veramente civile. Altrimenti andranno sempre al potere i farabutti, i quali sono molto determinati, e sfruttano la massa come gradino di accesso.
Io non dico di non iscriversi a un partito. Dico solo che può deludere, perchè qualsiasi organizzazione, una volta creata, cerca di sopravvivere con qualsiani mezzo, come fosse un organismo vivente. Quello della rete, ad esempio, è un mezzo formidabile, ed è per quello che io scrivo. Ciao Mary, buona domenica, e mi spiace per quello scherzetto sul marito... Eugenio
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