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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
22-11-2003, 12.11.40 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Carissimo Marco
splendido quello che hai riportato, lo rileggerò con calma. L'ho trovato davvero interessante. La mia riflessione, a caldo, è che solo nel singolo che diviene consapevole esiste la possibilità di un vero cambiamento verso l'evoluzione. Il lusso, come tu chiaramente hai riportato, è un morbo distruttivo per ogni tipo di società quando viene elevato a rango di quotidiano vivere. Possibilità riservata solo ad alcuni (e non può essere altrimenti visto che viviamo in una quantità limitata di risorse per i miliardi di umani che siamo! ). Il lusso sporadico può essere invece fonte di ricchezza perché ci mette in contatto con una dimensione, comunque, diversa e di cui tutti necessitiamo, almeno fino a quando..... non saremo tutti illuminati! Il lusso non porta ad alcun tipo di evoluzione visto che il fine resta la masturbazione mentale (scusatemi il termine, ma è il più efficace che ho trovato) e non ad una creazione. La richiesta di continuo piacere, che per essere soddisfatto ha bisogno di sempre maggiori quantità e qualità del mezzo usato, porta ad un impoverimento spirituale e materiale che non conosce limiti. Il lusso, ovvero l'uso smodato delle risorse possedute, porta ad azioni il cui fine tende unicamente a rimpinguare costantemente il perduto. Quando gli antichi romani fecero della loro vita unicamente un lusso da vivere sempre più intensamente, una grande civiltà durata secoli si sbriciolò miseramente. Concludendo il lusso non è di per sé condannabile ma resta sempre l'uso che se ne fa. In piccole dosi condisce la vita, in dosi massicce uccide. Ciao Mary |
22-11-2003, 12.37.25 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 176
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E' vero ho il dono della sintesi caro Marco...
Questa è la società dell'illusione del lusso, le società dell'opulenza sono state in altri momenti storici. oggi viviamo nella realtà del privilegio al cui nessuno è disposto a rinunciare. "L'input della rivoluzione che risiede nel popolo"è un linguaggio trito e ritrito, un film già visto, spiegami meglio quale è la tua visione e allora potremo discutere su basi più solide alessandro |
22-11-2003, 13.36.08 | #6 |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Per Alessandro.
Io la mia riflessione l'ho fatta, tu al contrario non hai espresso un tuo giudizio in merito al lusso, ma hai fatto solo capire di essere rassegnato.
Allora ti domando il perchè di questa rassegnazione, è giusto rassegnarsi, non muoversi verso il cambianento solo perchè in passato non si è riusciti a farlo?....se non sbaglio, siamo "evoluti", nel bene e nel male, e abbiamo sicuramente più consapevolezza, possiamo guardare al passato per capire perchè non ha funzionato e apllicare al presente ciò che in questa realtà potrebbe essere fattibile. Se non sbaglio, nella società attuale, parecchie sono le persone che non sono soddisfatte, che vorrebbero cambiare, ma la rassegnazione, non è sicuramente una cosa buona. Siamo noi con le nostre azioni che disegnamo una via futura e questo non può essere confutato. Se si accetta la rassegnazione, il lusso avrà il suo sviluppo, con le sue catastrofiche conseguenze, intuibili già da adesso. P.S. Uno dei motivi che mi ha spinto ad aprire questa discussione è il fatto stesso della reassegnazione, ma non è centrata su questo la discussione, ma sul problema del Lusso, sulle sue conseguenze e alle sue possibili soluzioni: cerchiamo di evitare che l'attenzione della stessa venga distorta e limitata ad argomenti diversi. Se vuoi prlare di rassegnazione, sarei felice di farlo, ma credo sia conveniente aprire un'apposita discussione. Ciao. |
23-11-2003, 08.59.26 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Il lusso esiste perchè...... quasi tutti lo vorrebbero.
Forse mi sbaglio ma mi sembra di vedere una certa somiglianza fra il lusso ed il bambino mai cresciuto. Il neotato è un re e da adulto va in cerca ancora del regno perduto se non è riuscito a crescere. Riprende il suo giusto posto solo nel momento in cui l'individuo riesce a non diventarne schiavo. Nel regno animale non credo esista, quindi è un problema esclusivamente umano. E' qualcosa che va combattuto ma senza combattere. Non si può imporre ad un uomo che vive nel lusso di vivere nella povertà. Sarebbe una violenza. Bisognerebbe aiutarlo a divenire consapevole del suo problema. Quando si combatte qualcosa il rischio è di precipitare nel suo opposto e questo non aiuta a ristabilire l'equilibrio. La rassegnazione non esiste se un individuo si sente responsabile di quel che avviene dentro e fuori di lui. Mary |
23-11-2003, 09.01.45 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 176
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"Insegnando l’orror della voluttà, il disprezzo del fasto, la inviolabilità dei doveri, essa sterpa dalla radice il lusso e stabilisce nelle mura domestiche il regno di una saggia economia ricca pei presenti e provvida pei bisogni futuri."
Caro Marco, se non vogliamo parlare di rassegnazione spiegami come applichiamo oggi quanto sopra, ma spiegamelo utilizzando dei modelli economici non auspicando un risveglio delle coscienze. buona domenica alessandro |
23-11-2003, 13.19.55 | #9 | ||
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Citazione:
Il mio parere e che risiede tutto nel risveglio delle coscienze, e quindi è qui che va lavorato, come dice la frase a cui fai riferimento. Il cambiamento del modello economico dipende solo da questo, non può cambiare se non si risvegliano le coscienze, infatti ho detto : Citazione:
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