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30-10-2003, 22.34.34 | #33 |
Ospite abituale
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E’ bella l’idea che il pensiero evolverà e forse rettificherà molte delle incoerenze di questo uomo che si pretende due volte sapiens.
A livello personale, per vivere la propria vita, il pensiero è più un inciampo che un beneficio….. La vita è un “movimento unitario col tutto che ci circonda” ed il pensiero copre questo movimento. Ma a livello sociale solo il pensiero può disfare il “male” che ha portato in essere. Ciauz….. torno alle rotative…. E grazie per i contributi…. |
30-10-2003, 23.06.07 | #34 | |
Vivi!
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Citazione:
Come si può vivere la propria vita, o meglio ancora vivere, senza il pensiero? Credo che senza di esso non esisterebbe neppore la ragione... Aigire senza pensare?!?!...nel senso letterale del termine non credo sia possibile! L'evoluzione del pensiero e quindi della ragione umana ha fatto si che noi uomini raggiungessimo le capacità di ragionamento che oggi possiamo sfruttare. Al di là del bene e del male, credo che solo questo può bastare, per ritenere il pensiero più che un inciampo, un grande beneficio. Vorretsi essere diversamente da come sei? |
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30-10-2003, 23.25.01 | #35 |
Ospite abituale
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Come si può vivere la propria vita, o meglio ancora vivere, senza il pensiero?
Ciao Marco…. Secondo me, ha dato una buona descrizione freedom nel 3d Rallentare..ecco sì rallentare... in Spiritualità, di cosa succede quando il pensiero va sullo sfondo della nostra esistenza. Ora è tardi ma proverò a tornarci sopra a queste idee anche se si arriva al paradosso dove “il pensiero deve negare se stesso”, ma ci proverò a sfidare il paradosso……promesso…. Notte…. |
30-10-2003, 23.42.39 | #36 | |
Vivi!
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Citazione:
Ho letto la descrizione di freedom e confermo quello che è stato detto, ma a mio parere, anche se la cosa è stata estremizzata, la descrizione più giusta l'ha data dawoR(k). L'hai letta? Che cosa ne pensi? |
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31-10-2003, 09.36.46 | #37 |
Ospite abituale
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Ciao Marco,
cerco di chiarirti il mio pensiero partendo dal fondo... Vorretsi essere diversamente da come sei? Anche se volessi non posso essere diverso da come sono, (purtroppo o per fortuna). Come si può vivere la propria vita, o meglio ancora vivere, senza il pensiero? L’uomo ha vissuto per un periodo pari a 10 volte la durata della storia scritta senza pensiero. Ti stralcio queste poche righe tratte da - lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta – di R. Pirsig. Parmenide fù il primo a chiarire che il principio immortale – l’Uno, la Verità, Dio – è separato dall’apparenza e dalla opinione umana; l’importanza di queste separazioni in rapporto alla storia successiva non sarà mai sottolineato abbastanza. Ciò che a questo punto occorre assolutamente capire è che fino a quel momento la dualità di spirito e materia, soggetto ed oggetto, sostanza e forma, non esisteva. Queste divisioni non sono che invenzioni dialettiche venute dopo. La mente moderna a volte è restia a crederci e dice: “ Be’ le divisioni c’erano, ai greci non restava che scoprirle”; la risposta è: “Dove? Mostrateci dove!”. Quelle divisioni sono solo fantasmi, dei immortali del mythos moderno che ci appaiono reali perché anche noi siamo dentro quel mythos”. In realtà sono una creazione artistica proprio come gli dei antropomorfi che hanno sostituito. Aigire senza pensare?!?!...nel senso letterale del termine non credo sia possibile! Il pensiero dovrebbe servire solo per muoversi in modo intelligente e sano in questo mondo. L’azione vera è “un movimento unitario con la vita” che si esprime senza l’interferenza del pensiero. L'evoluzione del pensiero e quindi della ragione umana ha fatto si che noi uomini raggiungessimo le capacità di ragionamento che oggi possiamo sfruttare. Ma era ciò che volevamo? Abbiamo raggiunto quegli obbiettivi di bene, di buono e di bello che giacciono in fondo al cuore di ogni uomo? Al di là del bene e del male, credo che solo questo può bastare, per ritenere il pensiero più che un inciampo, un grande beneficio. Non voglio “distruggere” ad ogni costo la tua convinzione. Per mè il pensiero è un beneficio se l’usiamo nell’ambito funzionale e pratico della vita mentre è un inciampo se prende il sopravvento sostituendo la nostra vera identità, cioè “ciò che siamo”, con “ciò che pensiamo di essere”. Se si frappone fra noi e la realtà il pensiero diventa come un paio di lenti sporche che ci rimandano un’immagine distorta del mondo. la descrizione più giusta l'ha data dawoR(k). DawoR(k) si aggira per il forum distribuendo semi di saggezza. Ciao e buona giornata. |
31-10-2003, 12.55.27 | #38 | |
Vivi!
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Citazione:
Ultima modifica di Marco_532 : 31-10-2003 alle ore 12.57.47. |
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31-10-2003, 14.08.42 | #39 |
Ospite abituale
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ma soprattutto per il fatto che siamo esseri imperfetti
Per fare questa affermazione devi postulare un modello di perfezione. Ma un modello di perfezione non ha senso, nessun uomo potrà mai essere uguale ad un altro. Ciascuno di noi potrà essere meglio o peggio di un messia o di un illuminato ma mai e poi mai uguale. Credo che io e te siamo troppo distanti come pensiero per poterci confrontare. Ciau... |
31-10-2003, 14.31.58 | #40 |
Vivi!
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In quel contesto l'essere imperfetto era riferto all'incapacità di comportarsi sempre e comunque secondo coscienza, nel modo di cui ho parlato.
Comunque non credi che il fatto che siamo così distanti nelle idee dovrebbe essere uno stimolo in più al dialogo? Ciao. |