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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
23-05-2008, 09.15.55 | #12 | ||||
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
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Riferimento: Democrazia nucleare!
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23-05-2008, 11.16.03 | #13 | ||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Democrazia nucleare!
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La mia intenzione è riflettere sul suo valore in quanto condizione essenziale al pieno sviluppo umano, individuale e sistemico, sociale, comunitario. Citazione:
Il figlio che recatosi dal genitore si veda reiterare con costanza metodologica il rifiuto del dialogo deve, a mio avviso, poterlo esigere per legge. Se pensate che oggi si riesce (leggi anche: è consentito che) a querelarsi per un "figlio di puttana" ricevuto in mezzo all'incrocio la mattina appena svegli e prima del caffè, si può forse immaginare la stessa relativa semplicità con cui, testimonianze alla mano, il minore possa contestare al genitore il suddetto comportamento, forse con una pregnanza sociale non inferiore! |
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23-05-2008, 12.57.23 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-07-2007
Messaggi: 47
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Riferimento: Democrazia nucleare!
Premesso che concordo (ovviamente) sul principio (chi potrebbe sostenere che in famiglia, come ovunque, ci vuole meno ascolto?), trovo dubbia l'analisi e inquietante la soluzione.
La premessa mi suona come un sillogismo errato, del tipo "1) i cani mangiano la carne; 2) io mangio la carne = io sono un cane! In questo caso, il sillogismo tra bambini che vivono sotto l'autorità dei genitori e adulti che vivono sotto l'autorità delle istituzioni non è convincente, in quanto... i bambini non sono semplicemente degli adulti in piccolo! Le attitudini, le esigenze, la psicologia degli uni e degli altri sono completamente diversi. Non è affatto detto che essere sottoposti all'autorità dei genitori da piccoli porti necessariamente ad una abitudine alla sottomissione da adulti. Anzi, direi il contrario, caso mai essere guidati a tempo debito aiuta la maturazione e quindi il raggiungimento della piena autonomia (sempre che, ben inteso, questa autorità venga usata sufficientemente amorevolmente). Per quanto riguarda il rimedio "giuridico" per fronteggiare alla carenza di ascolto, se questa carenza sfocia nel sopruso, esistono già strumenti di tutela. Se così non è, vedo con raccapriccio uno stato che imponga certe qualità umane. Mi ricorda molto Lo straniero di Camus condannato perchè non amava la madre... Se fosse in potere dello stato regolare questi aspetti, avrei davvero paura. E se un giorno si imponessero sentimenti che non condivido? Ci si è tanto battuti per uno stato laico che non pretenda sentimenti religiosi, o l'amore per la patria e ora che facciamo? Quindi, giusto il principio, ma non è una legge che deve preoccuparsene, ma, caso mai, un'azione educativa. http://claframanpao.livejournal.com/ http://www.emporioprimovere.it/WordPress/ |
23-05-2008, 16.08.36 | #15 | ||||||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Democrazia nucleare!
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Nè mi sono sognato di negare che: Citazione:
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tale rimarcata e non implicita inclusione tra i diritti universali e inalienabili deve far pensare che in tali sedi sia stato avvertito il bisogno di rendere più equilibrato il rapporto comunicativo tra adulto e minore, in particolare nella relazione genitore/figlio. Vedo insomma una sensibile differenza tra tutto ciò e lo spauracchio dello stato ingerente ed indebitamente pedagogico di cui anche tu paventi. E' un diritto sulla cui traduzione in norma la giurisprudenza internazionale discute, pur se all'insaputa più o meno dolosa della politica come anche della società italiane, se la seconda è più o meno lo specchio della prima... E' con ogni evidenza un diritto di non semplice definizione normativa, anche da qui la lentezza e la vaghezza del dibattito sociale su di esso. |
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23-05-2008, 17.27.08 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-07-2007
Messaggi: 47
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Riferimento: Democrazia nucleare!
Riguardo al primo aspetto, mi riferivo al fatto che mi pareva tu individuassi una relazione tra abitudine a sottostare all'autorità genitoriale e futuro cittadino sottomesso. Forse ho capito male.
Riguardo il secondo punto. Tu dici che sono diritti e non sentimenti. Se è per questo, ogni uomo ha diritto ad una vita di relazioni piena e soddisfacente, ad essere amato, a non essere trascurato, a non essere emarginato, ecc. Ma il quibus è proprio questo: il fatto che si riconosca un diritto prevede necessariamente che lo strumento opportuno per la sua tutela sia quello legislativo? Io credo di no. Faccio un esempio. Mettiamo che io consideri i neri una razza inferiore. Può una legge impormi di avere rapporti con loro, di trattarli e frequentarli? Sarebbe assurdo! Eppure, è indiscutibile che queste persone abbiano un diritto a non essere trattate come appestati! Una legge può, però, impormi di non oltraggiarli o non discriminarli se devo assumerli. Dov'è il distinguo? Che la legge non può impormi di non nutrire "sentimenti" razzisti, a meno che non portino a comportamenti che ledano la sfera dei diritti altrui. E' evidente che qualsiasi stato civile ritiene ingiusti i sentimenti razzisti, ma non può entrare nella sfera privata, se non è lesiva degli altrui diritti, ma può, al massimo, esprime una politica educativa. Quindi, non è che non lo fa perchè non ritiene giusto tutelare certi diritti, ma perchè utilizzare lo strumento normativo per entrare nella sfera privata quando non lede palesemente gli altrui diritti civili è in contrasto con un altro valore, ritenuto forse più importante, che è quello della libertà di pensare quel che si vuole. Altrimenti, si potrebbero aprire spiragli molto pericolosi. Evidente che, nel caso in cui il comportamento del genitore sconfini nell'abuso, le tutele esistono già. Ma se rimane contenuto in un margine "accettabile", per cui potrebbe essere frutto di un'impostazione pedagogica (discutibile quanto vuoi), essendo dei genitori la responsabilità dell'educazione dei figli, in base al codice civile, non credo si possa fare molto oltre un'opera culturale. |
23-05-2008, 18.54.59 | #17 | ||
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
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Riferimento: Democrazia nucleare!
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Un bambino che si rivolge ad un giudice o altro per far valere questo diritto potrebbe subire maggior accanimento, l'esempio della bimba ancora inserita nella famiglia fatto in precedenza, i tempi sono lunghi, e per chi li vive interminabili. L'unica cosa che mi viene in mente è una diffusione decolpevolizzante a livello morale dei genitori maltrattanti. Punirli per i reati commessi, ma considerare loro per primi bambini vittime. Si deve separare in tutti gli ambiti il binomio sentenza processuale -giudizio morale. Citazione:
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23-05-2008, 18.56.32 | #18 | |||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
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Riferimento: Democrazia nucleare!
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