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27-06-2003, 23.08.47 | #2 |
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https://www.riflessioni.it/forum/show...=trasgressione
A rileggere quel post mi viene in mente la Spagna!Adesso sto per andare in discoteca(alle 11.30).Però niente di trasgressivo,anzi,un posto fin troppo fighetto..buuhh... |
28-06-2003, 20.18.59 | #4 |
Ospite abituale
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Cara Laura,
sono daccordo con te.La vera trasgressione è la capacità di "trasgredire" ai diktat di ogni genere che ci vengono imposti,per preservare l'incondizionata fedeltà a sè stessi. Quanto alla nozione comune di trasgressione...mi ha sempre fatto sorridere... Prescindendo da quella che poteva essere la trasgressione di qualche secolo fa,la trasgressione praticata dagli artisti (gli artisti veri intendo...Baudelaire,Wilde..)e che aveva una funzione "importante",nel suo finalizzarsi a scuotere le coscienze ottenebrate dal moralismo fasullo dell'epoca...l'idea che oggi si è fatta strada,della trasgressione,a mio parere si riassume nel comportamento del tipo che,ben inquadrato sotto ogni aspetto (professionale,economico,etc) il sabato e la domenica decide di "trasgredire"...E lo fa impasticcandosi di extasy o trascorrendo un'allegra seratina a base di sesso...per poi rientrare nei ranghi della persona "borghese e rispettabile" il lunedì mattina,quando deve recarsi in ufficio e assumere la "maschera" impostagli dal sistema a cui nel week end ha creduto di trasgredire... Quello che intendo dire è che questa idea "episodica" di trasgressione,legata a una precisa datazione e cronologia settimanale,e a precisi "rituali" (extasy.sesso selvaggio,etc) mi fa sorridere perchè non diventa reale volontà di rottura,o almeno di autentica e sentita opposizione,a un modo di vita del quale ci si sente insoddisfatti...E perchè resta un palliativo,una moda...in ultima analisi,quindi,un altro esercizio di conformismo e di sudditanza allo stesso sistema a cui si vorrebbe "trasgredire",e di cui in realtà si riafferma in questo modo la forza tentacolare e spersonalizzante. Ultima modifica di irene : 28-06-2003 alle ore 20.34.37. |
28-06-2003, 20.48.40 | #5 |
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Volevo precisare che non ho mai fatto uso di droghe chimiche,ne di cocaina.L'ecstasy proprio non mi dice niente,mentre la cocaina non l'ho mai provata perche so già che se iniziassi non mi fermerei più.Eppure il 50% dei miei amici ne fanno uso da tanto tempo.Certo cmq non ho un modello di vita propriamente salubre.Tanto per chiarire,perchè magari leggendo i miei post di quest'estate uno pensa male.Non che me ne freghi più di tanto.Concordo cmq sul fatto che la cosa migliore è rimanere fedeli a se stessi.Ormai drogarsi è una moda,fighetti in coca,rasta affumicati,punk alcoolizzati.Boh,non voglio certo giudicare,ma ogni tanto a pensare alla mia generazione mi viene il rigurgito.Non tanto per la droga in sè,ma per come la si usa.Negli anni 60 si usava per ampliare la mente(anche se io non c'ho mai creduto tanto...),per socializzare meglio,per percepire meglio la musica...ora ci si sballa solo per degradarsi e lobotomizzarsi.Che poi io sono il primo a farlo,anche perchè a volte disconnettersi è una necessità,o meglio,un abitudine.Cioè,può anche piacere.Sigillarsi in sè stessi momentaneamente.Però più che una rottura di schemi,tutto questo porta alla formazione di bariere ulteriori.Ed è la società che incentiva tutto questo.L'unico modo per reprimere una variabile incontrollabile come la psichedelia.Perquanto riguarda il sesso,anche qui,la sveltina per placare gli ormoni,per poi rientrare negli schemi.Ed allora nascono le più grandi perversioni.Società schizofrenica,che cerca di dividere tutto;quando in realtà bisognerebbe unire.Magari allargare le maglie,non restingerle.La repressione porta solo ad un esplosioni di questi fenomeni.Ma la gente è ottusa..si dovrebbe drogare un po' di più...
Ultima modifica di sisrahtac : 28-06-2003 alle ore 20.52.19. |
04-07-2003, 22.16.07 | #6 |
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Con il termine trasgressione credo si intenda non rispettare le regole del momento. E, lungi dal sentirsi in colpa, ci si sente degli eroi.
Gesù era più un trasgressivo o un rivoluzionario?! Anche Lui non è che seguisse alla lettera tutte le regole del tempo. Ma uno è andare a pranzo con un esattore delle tasse, tirare il proprio asino dal pozzo il giorno di sabato, altro è passare con il rosso a 200 all'ora. Altro è guidare ubriachi o impasticcati. Altro è alienare se stessi e chiamarsi trasgressivi. Seguire quel che la propria coscienza e il rispetto degli altri richiede potrà anche essere ritenuto trasgressivo ma sarà sempre una meravigliosa trasgressione. Oggi più che mai gli uomini dimenticano che la legge e fatta per gli uomini e non gli uomini per la legge. Trasgredire per il solo gusto di sentirsi i più forti è segno di una profonda fragilità. Trasgredire per sentirsi liberi non è la stessa cosa di essere liberi. Per i debole è più facile trasgredire che rispettare. Così come il più debole ha necessità di aggredire per sentirsi forte. Chi è veramente forte non aggredisce, non ne ha bisogno perchè conosce la propria forza. Ciao Mary |
05-07-2003, 11.22.14 | #7 |
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Tra l'altro a volte credo che sia più difficile trasgredire che seguire la retta via...personalmente parlando ho fatto di quei periodi,come dire,vorticosi e frammentari dove sembrava tutto, non forse più difficile,ma sicuramente più caotico...e periodi lineari e precisi.Devo dire che ero molto più stressato nei primi che nei secondi.Credo decisamente che sia più difficile trasgredire che condurre una vita tranquilla.Ma credo che ciò che porti uno a trasgredire sia proprio la ricerca della famosa "vita spericolata". Sinceramente parlando a me di quest'ultima più di tanto non me ne frega...va bene la piccola trasgressione,ma quando questa diventa routine....- Oltre a perdere il gusto ed il significato si rischia di allontanarsi troppo dalla retta via e di non saper più tornare indietro.E di gente persa e smarrita ne conosco fin troppa...
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06-07-2003, 12.04.58 | #8 |
tra sogno ed estasi...
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Per Irene:
Perdonami, ma non mi trovi in accordo sul fattore droghe, non puoi fare di tutta l'erba un fascio.... esistono persone che hanno fatto uso di stupefacenti... proprio a causa della natura trasgressiva insita nel loro io... non si tratta di moda ecc... bensì, d'altro..ovvero, l'impulso irrefrenabile di stare fuori dai canoni stabiliti dalle "leggi morali" standardizzate dall'umanità.... Che ti faccia sorridere una situazione di tossicodipendenza, lo reputo abbastanza...superficiale, quale giudizio.... Ci sono persone che si bucavano per incapacità di rapportarsi con il mondo esterno, altre per dare sfogo al loro lato trasgressivo ed autodistruttivo...che, in ogni caso, accompagna sempre e costantemente, ogni attimo della loro esistenza... |
06-07-2003, 17.43.39 | #9 |
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Ciao Deirdre.
Indubbiamente sono molteplici le motivazioni che inducono a fare uso di stupefacenti...Così come c'è droga e droga (per dirne una..persino l'insospettabile Freud era entusiasta della cocaina e la regalava alla fidanzata). Il mio post si riferiva solo all'uso "modaiolo" della droga intesa come esperienza solo apparentemente trasgressiva,e quindi alla fine omologante...Alla droga insomma da "sabato sera",assunta tanto per non fare la parte dello sfigato della compagnia. E' questa nozione così "riduttiva" della trasgressione che mi fa sorridere,non certo la tragedia della tossicodipendenza. Quello che intendo dire,insomma,è che ho rispetto di chi trasgredisce perchè sente che il suo essere più autentico lo porta alla "rottura" con la società... Ultima modifica di irene : 06-07-2003 alle ore 17.51.08. |
07-07-2003, 10.43.29 | #10 |
Ospite abituale
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Non vorrei ridurre la trasgressione solo alle droghe, ma a qualcosa di insopprimibile, autentico, primordiale, insito nella natura di alcuni uomini che li porta ad andare al di là...del bene e del male, a sperimentare, a conoscere, ad andare oltre. Non dimentichiamo che molte scoperte scientifiche importanti per l'uomo, sono frutto di esperimenti, contro regole e leggi, assolutamente trasgressivi.
Diverso, e qua sono d'accordo con Irene, è lo trasgressivo del sabato sera. Qua siamo nella banalizzazione della trasgressione. Nell'incapacità di incanalare quello che di positivo e ribelle ci può essere nella non omologazione, appiattendola al massimo e ritornando piu' frustrati e depressi che mai al lunedi mattina. |