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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
16-04-2008, 10.10.40 | #2 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Riferimento: Giovani e politica ...
Citazione:
Chi ha costruito la mente di questi ragazzi nell'ultimo decennio? La cosa di cui ho più vergogna in assoluto vivendo all'estero è la bassezza culturale dei programmi televisivi italiani. Ormai non sono più mafia e spaghetti i luoghi comuni che fanno ridere di noi, ma anche "Rai?" Ha! Ha! Ha! (Rai=culi, tette e labbra siliconate). Clicca su www.libero.it e guarda cosa vedi Credo proprio che l'unica cosa da fare sia di confrontare questi ragazzi con realtà che vanno al di là delle Alpi. |
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16-04-2008, 10.53.35 | #3 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Giovani e politica ...
Citazione:
Credo proprio che l'unica cosa da fare sia di confrontare questi ragazzi con realtà che vanno al di là delle Alpi. ..secondo me sono ormai cosi "indottrinati" e addormentati che qualora dovessero confrontarsi con realta al di fuori dei confini nazionali rimarrebbero scioccati.. |
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16-04-2008, 12.50.08 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
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Riferimento: Giovani e politica ...
Citazione:
E qui, proprio, non ci sto più. "Cornuti e mazziati", pure! Caro Espert, adesso basta con i soliti luoghi comuni. Non solo sono costretta ad assistere alla partenza di molti miei amici che stufi di "stare in panciolle" facendosi "mantenere" dai genitori, sono costretti a lasciare un paese dove lauree e specializzazioni a pieni voti non valgono più niente, non solo io e tanti altri siamo costretti a lavorare gratis (li chiamano tirocini) o per poche lire per poi essere sbattuti fuori alla scadenza del "contratto", non solo non ci possiamo permettere una casa in affitto per mettere su famiglia, e neanche comprarcela perché costano tutte l'ira di Dio e non possiamo fare mutui, non solo facciamo i benzinai, le cameriere o le donne delle pulizie con una laurea sul groppone, ma dobbiamo anche sentirci dire che siamo degli scansafatiche??? Io è 10 anni che lavoro, naturalmente a nero, e dovendo anche studiare sono stata e sono ancora aiutata dai miei, vivo in una camera in affitto e non mi posso permettere nè una casa con il mio compagno e nemmeno una macchina (abolisca anche il bollo auto, a noi che ce ne può fregare?). Tutti i miei colleghi sono nelle mie stesse condizioni, lavoriamo per due lire, facciamo scuole di specializzazione post laurea, corsi di formazione e quant'altro che richiedono tempo, frequenza assidua e spese varie e poi arriva uno di 70 anni che si permette di sparare giudizi sulla pelle degli altri. Questa eredità ce l'avete lasciata voi! E adesso, perlomeno, tacete! |
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16-04-2008, 13.26.58 | #8 |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Giovani e politica ...
Condannate il qualunquismo e, da parte dei giovani, la povertà della loro analisi politica eppure fate ampio utilizzo di entrambe:dividere la società italiana in buoni e cattivi a seconda che il voto vada a veltroni piuttosto che a berlusconi significa proprio dare voce a quel pregiudizio etico e a quella supponenza morale di cui ad esempio spiega bene Ricolfi ("ricol...chi?"), sociologo e docente di analisi dei dati a Torino, nei suoi libri sulla sinistra italiana.Negare aprioristicamente a chi vota berlusconi ragioni che vadano oltre e/o che escludano l'indottrinamento mass-mediatico significa solo essere intolleranti e riproporre la lettura erronea che da sinistra si cerca di far passare da 15 anni.
come ho scritto diverse volte anche qui, considero berlusconi una degenerazione politica che però va letta in ottica sistemica:non è l'unica e non è la prima che si affaccia sul palcoscenico italiano.Sorrido quindi su termini quali indottrinamento riferiti a chi vota a destra:il candidato della parte avversa, veltroni, ha scritto a favore dell'imperialismo "democratico" russo e ha esaltato l'operato di stalin fino a poco prima della caduta del muro di Berlino, poi è diventato ad un tratto americanista, pop-art_ista e ha detto di non essere mai stato comunista!!!Per credere a lui reputo necessaria oltre l'indottrinamento qualche categoria psicanalitica, sempre se assumo il vostro metro di paragone. Preciso che stavolta mi sono astenuto, che sono radicale e liberale, che non ho mai votato berlusconi.Ma aggiungo che non mi serve un paese nel quale il dibattito politico rimane ancorato a visioni risibilmente parziali e avvilenti del quadro sociale. analizzando i flussi di voto Ilvo Diamanti ("ilvo..chi?"), certo non un fascista, afferma oggi su Repubblica che il voto drenato alla sinistra massimalista dell'arcobaleno è andato soprattutto tra astenuti, idv, e ...lega!!Individua quindi un trend elettorale che si muove proprio sulla linea conduttrice di quel pragmatismo su cui alcuni qui ironizzano e gettano stigma:molti giovani lavoratori si sono rotti le palle di ascoltare la declamazione di modelli economici improponibili, irrealizzabili, irresponsabili, buoni solo ad essere blaterati tra una canna e l'altra in un centro sociale.Hanno semplicemente capito, dati alla mano, che questa sinistra estrema non li tutela, così come non li tutela questo sindacato, hanno capito ad esempio che l'intoccabilità del sistema pensionistico attuale, a garanzia assurda perchè esclusiva di categorie ben rappresentate a differenza loro, li costringerà a sputare molto sangue in futuro.Molti operai oggi votano berlusconi e lega, moltissimi quelli nel privato:non ci trovo nulla di scandaloso, nè me la sento di gettare loro addosso fango dandogli del bamboccioni viziati e indottrinati nonchè figli di papà.Ma, ancora secondo Diamanti, moltissimi di quelli che lavorano nella pubblica amministrazione votano pd, molti di quelli che hanno cioè la produttività bassissima (la più bassa tra le p.a. d'europa tanto per cambiare) sottolineata da tutti gli osservatori esterni come ocse, eurostat, fmi etc. etc. che è una delle cause della nostra bassa crescita economica rispetto agli altri paesi europei. continuate pure a raccontarvi novelle sulla sociologia politica del mondo giovanile. |
16-04-2008, 14.10.39 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Riferimento: Giovani e politica ...
Citazione:
Analisi sicuramente d'effetto, solo che nel mio inizio post non ho dato la colpa a chi votava destra o sinistra. Il mio ramarico era quello di vedere ragazzi di 17-18-19 anni che vanno o si preaparao al voto con dei luoghi comuni pesantissimi. Nella discussione solo due o tre si alzavano con idee che non riguardavano una stigmatizzazione esagerata. Il fascismo e il comunismo come ce l'ha insegnato la storia non esistono più nei partiti di sx ne di quelli di dx. Aparte qualche vecchio nostalgico i partiti non rispecchiano per nulla quelle ideologie se non a grandi linee. Eppure, i giovani vanno a votare dx o sx con quei riferimenti e pensano alla lega come il partito che ci libererà dagli immigrati. Cosa che in passato non si è verificato, pensando poi che la Bossi-Fini, nonostante le varie critiche a parere di molti è la legge contro l'immigrazione irregolare più blanda d'europa o quasi. Allora io mi domando, ben venga eletto Berlusconi se la gente lo vota perchè crede al suo programma e alle sue promesse, ma non mi piace l'idea che venga votatato un Berlusconi o un Veltroni perchè ha gli occhiali dolce gabbano o si presenta senza la cravatta. Un giovane che va a votare per la prima volta dovrebbe per lo meno avere un idea di grossa su chi va a votare e poi per carità se vota dx o sx saranno ben affari suoi ...Però se vota con cunizione di causa ben venga se vota per steriotipi andiamo male ... |
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16-04-2008, 16.00.20 | #10 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
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Riferimento: Giovani e politica ...
Citazione:
Hai ragione, anch'io cado spesso nella tentazione di identificare il voto a Berlusconi con un voto "cattivo" e quello a sinistra con un voto "meno peggio". Occorre interrogarsi sulla società italiana e capirne i cambiamenti, gli umori profondi, per elaborare una proposta politica degna di questo nome, e la sinistra, sono d'accordo, non è, e non è stata, capace di farlo. Troppa ideologia e troppo essere legati a concezioni della società ormai superate da nuovi modelli, che non si sa bene cosa abbiano da proporre, ma si sa bene a cosa si oppongono e cosa detestano. A me sembra che il centrodestra abbia questa capacità di intercettare meglio i malumori della società italiana e di convogliarli verso un voto ad una proposta ispirata sì al pragmatismo, ma che sembra anche una "protesta" verso lo stato di cose italiane (di cui sono responsabili sempre gli altri). Attenzione, non mi riferisco ad una protesta di stampo grilliano, non una protesta antipolitica, ma una protesta alla politica vecchia maniera, ovvero incarnata da chi ancora spera di poter sortire nella società cambiamenti profondi, non soltanto a livello economico, ma ad un livello più ampio. Non è questione di modelli di società alternativi, ma di proposte strutturali che strategicamente siano in grado di formulare un progetto per l'Italia basato sul rapporto costi/benefici, dove al cittadino si indichi responsabilmente cosa c'è da fare per sistemare le cose e cosa c'è da pagare in termini di sacrifici. A me sembra che la politica italiana brancoli nel buio, incapace di saper gestire tutti i parametri che entrano in gioco nella gestione di un paese moderno e globalizzato. E allora cosa fa? Si attrezza per rimediare alle emergenze, tirando la coperta una volta da una parte una volta dall'altra, una coperta peraltro diventata sempre più corta. Gli italiani sembrano ormai attenti solo al proprio "orticello", a quello che la politica può dare nel brevissimo periodo (soprattutto sotto forma di provvedimenti tattici), avendo perso qualsiasi speranza in progetti di ampio respiro che ridiano slancio al paese. Nemmeno Veltroni ha saputo proporre "una nuova visione per il futuro dell'Italia", appiattendosi anche lui su proposte in grado di placare momentaneamente lo scontento delle persone, senza prospettare nulla di nuovo. Anche lui è stato molto pragmatista da questo punto di vista e anche lui ha avuto il suo successo relativo. Nel voto italiano c'è tutto quello che dici tu, ma non puoi non cogliere la degenerazione sociale che la degenerazione politica di Berlusconi rappresenta. Del resto, non sono gli ideologi di sinistra italiani a dire che il voto a Berlusconi (e al centrodestra in generale) rappresenta un'anomalia che in nessun altro paese potrebbe esistere. Anche la Lega, con tutto quello che dice sulla secessione, sarebbe "incostituzionale" ma ormai siamo abituati anche a questo. Siamo abituati a tutto in Italia, tutte le anomalie sono diventate passabili. D'accordo: abbiamo un centrosinistra inetto in Italia ma questo non può determinare automaticamente una rivalutazione del voto al centrodestra. |
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