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09-04-2008, 15.00.33 | #12 |
Avanti è la vita
Data registrazione: 06-04-2006
Messaggi: 129
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Riferimento: 28 Aprile: il ricordo di un Uomo si staglia tra i mediocri quaquaraqua
Ehm scusate ma staimo parlando di quell'uomo che ha emanato le leggi razziali?Di quello che diceva "un milone di morti per sedere nel tavolo dei vincitori"? Di quello che ha portato il paese in una guerra sanguinosa e per giunta dalla parte sbagliata?Di quello che ha tolto la libertà di parola? Di quello che ha eliminato la democrazia per circa 20 anni in Italia? Di quello che pensava che in guerra si vede la vera forza di una nazione e infatti si è vista la vera forza dell'italia? Di quello che ha deciso di invadere la grecia, paese amico e filo-fascista, provocando non so quanti morti solo per far vedere all'amico hitler quanto eravamo forti? Sempre di quello che poi ha dovuto chiedere aiuto al suddetto amico per tirarci furi dagli impicci che lui ci aveva cacciato? Di quello che ha mandato non so quanti soldati in russia sempre per compiacere l'amico di cui sopora mentre prendavamo batoste in africa e si avvicinava lo spettro dell'invasione?
Potrei continuare ma non credo che ne valga la pena: certo i treni arrivavano puntuali ma questo a che prezzo? Ha bonificato le paludi pontine ma a che prezzo? Sicuramente ha fatto cose buone ma questo è naturale se in 20 anni di governo le avesse sbagliate tutte era veramente peggio di un brocco. Cmq è stato lui stesso a dare un giudizio sul suo governo quando affermava che era in una guerra che si vedeva la vera forza di una nazione e infatti si è visto nella WWII quanto eravamo forti. Mentre tanto per ricordarlo il governo liberale la sua guerra l'aveva vinta... Infine sempre per usare parole sue "se avanzo seguitemi, se mi fermo spingetemi, se arretro uccidetemi" beh lo hanno preso in parola... |
09-04-2008, 22.17.40 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 216
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Riferimento: 28 Aprile: il ricordo di un Uomo si staglia tra i mediocri quaquaraqua
Ma chi? lo stesso Mussolini che si fece trattare a male parole da Hitler? che fu liberato dai tedeschi perchè i fascisti italiani non erano in grado? Lo stesso che si assunse la responbilità morale dell'omicidio di Matteotti?
Se questo è l'uomo che viene preso ad esempio meglio essere un quaquaraqua. E forse varrebbe la pena di ricordare che piazzale loreto fu scelto perchè 15 partigiani furono giustiziati e appesi un giorno intero, fine che fecero in molte altre zone del nord italia? O forse i partigiani erano solo dei briganti senza patria? E che il CLN era composto non solo da comunisti, ma da tutte le forze democratiche italiane... |
10-04-2008, 19.37.49 | #14 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: 28 Aprile: il ricordo di un Uomo si staglia tra i mediocri quaquaraqua
fealoro
Citazione:
Quando qualcuno mi domanda perché noi facciamo costruire le moschee in Italia e i musulmani non ci fanno costruire le chiese nei loro paesi, io rispondo che noi lo facciamo perché rispettiamo le regole di democrazia che ci siamo imposti, perchè se non lo facessimo saremmo come loro. Questo valore è sempre stato valido in qualsiasi democrazia; anche i Romani rispettavano tutte le religioni e le tradizioni di altri popoli, anzi si può affermare che questo rispetto era la loro grande forza. Per quanto riguarda i partigiani mi sembra che furono i tedeschi ad ucciderli e mostrarli in quel modo e non i fascisti, che di di colpe ce ne hanno già tante... non diamoneglie altre...poverini. Saluti. Giancarlo. |
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10-04-2008, 21.00.10 | #15 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 216
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Riferimento: 28 Aprile: il ricordo di un Uomo si staglia tra i mediocri quaquaraqua
Citazione:
Citazione:
Non credo che poverini sia il modo onesto di descriverli. Aggiungo che il titolo di questo thread mi risolta personalmente offensivo. |
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11-04-2008, 00.32.15 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: 28 Aprile: il ricordo di un Uomo si staglia tra i mediocri quaquaraqua
Io credo che a distanza di 63 anni sia ora di finirla di "inalberarsi" quando si parla di Mussolini e che dopo tanto tempo si debba parlarne con distacco e tranquillità, con una prospettiva storica obiettiva, non necessariamente revisionista, ma almeno ponderata e consapevole del fatto che anni di antifascismo militante (e probabilmente motivato) hanno contribuito a creare il tabù intorno a certi argomenti.
Mussolini è stato un dittatore -secondo il mio parere certamente meno cruento del suo collega tedesco- che ha fatto tante cose, molte positive, molte di più negative, prima fra tutte quella di aver seguito Hitler in un'avventura militare senza futuro. Se avesse fatto come Franco in Spagna e si fosse tenuto alla larga dalle "cattive amicizie", forse sarebbe sopravvissuto alla seconda guerra mondiale e in Italia oggi avremmo ancora la monarchia. Ma ha fatto delle scelte diverse e trovo giusto che ne abbia pagato le conseguenze, che, in casi come quello del Duce, non si possono ridurre a una multa o a qualche anno di prigione, ma ovviamente ne va di mezzo la vita. D'altra parte è successo a Ciaucescu o a Saddam Hussein: quando un dittatore cade, difficilmente si salva la vita (c'è riuscito Pinochet). Capisco che uno degli aspetti del fascismo sia il culto della persona forte, del carisma e della personalità e mi rendo conto che ogni discorso sul fascismo "degeneri" inevitabilmente sulla guerra, sul Duce, sulle leggi raziali, ecc., ma bisognerebbe fare uo sforzo e vedere se al di là di queste cose certamente riprovevoli, il fascismo abbia qualche contenuto positivo oppure no. Secondo me ce l'ha. Per esempio nessuno ricorda mai che Mussolini era un socialista e che lo stato sociale e solidale è uno dei pilastri della dottrina fascista. Non è un caso che l'INPS nasce nel ventennio, che le grandi opere di bonifica e di ediliizia popolare si fanno nel ventennio, che i "dopolavoro" e le colonie nascono col fascismo, che le "corporazioni", ovvero le rappresentanze delle categorie produttive del paese, prendono corpo in quegli anni. Forse queste saranno cose minori, davanti alla tragedia dello sterminio raziale e della seconda guerra mondiale, e forse è giusto che questi "macigni" offuschino anche le cose "buone". Io però non posso fare a meno di notare che, almeno agli inizi, l'ideologia fascista era permeata da istanze socialiste e di grande attenzione al welfare sociale dei cittadini. |
11-04-2008, 16.03.37 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 297
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Beni, mali e duci.
D’ogni uomo si può dir bene e male, perché difficilmente un uomo può compire solo bene o solo male, neppure s'egli volesse; se non per altro, per l'imperfezione insita in ogni stirpe mortale.
Cosa equa, dunque, sarebbe porre sulla bilancia tutte le cose compiute nel corso d'una vita e stabilire quale piatto fosse più gravato, se quello del male o quello del bene. Per altro è chiaro che, prima che li ponessimo sul piatto, dovremmo sia stabilire che cosa fosse bene e che cosa male sia assegnare un peso eguale ai singoli beni ed ai singoli mali: nulla di più arduo, stante la varietà delle opinioni umane circa che sia bene e che male e circa il peso dei singoli beni e dei singoli mali. Nel caso di cui si tratta, alcuni giudicano che le leggi di repressione degli Ebrei non siano state per sé un male; altri che siano state un male minore; altri che siano state un male grande, ma che non abbia compensati tutti i beni; altri che siano state un male tale, che non solo abbia compensato ogni bene compiuto, ma che compenserebbe ogni qualsivoglia bene alcuno avrebbe potuto compire. Comunque sia, affinché si potesse equamente giudicare circa ciò che, di bene o di male, abbia fatto un uomo, massimamente quand'egli abbia retto il governo d'un popolo; si dovrebbe anche considerare che cosa e ministri e governati e governi amici e perfino nemici e popoli ostili abbiano consigliato o supplicato od aiutato o favorito od impedito o costretto che facesse, se non per altro, perché reggere il governo della cosa pubblica è assai più arduo, che reggere quello di sé stessi o della propria casa. Ad evitare tuttavia ambagi inestricabili, una via razionale, per stabilire se un governante possa essere ben giudicato, al meno per gli atti di governo, è quella d’investigare se abbia conseguiti i suoi propositi. Perché chiunque governi promette sempre ai governati che godranno della pace, sia pur dopo qualche conflitto inevitabile; della prosperità, sia pur dopo qualche angustia; della giustizia, sia pur dopo qualche ingiustizia; della gloria, sia pur dopo aver pagato ad Ares il tributo necessario di sangue; per ciò si potrebbe stimare il Mussolini secondo quello, che propose agl’Italiani: rinnovare la gloria antica dell’impero Romano; accrescere la prosperità del popolo, depressa da un conflitto che ai vincitori costò ben più, che avesse giovato; ampliare e perpetuare l’autorità e la potestà sua e della sua fazione, di cui era stato promotore e che stimava il fondamento della potenza e del primato degl’Italiani. Dianzi all’immagine del Mussolini, sospeso ad un palo per i piedi, dopo essere stato deposto dal suo re ed avere mendicato l’ausilio armato d’un uomo che stimava suo seguace fortunato ma inetto, nella rovina delle città, dei cittadini, dell’esercito, dell’impero Italico, ma, sopra tutto, nella rovina dell’autorità sua di duce del popolo, quale volle essere appellato, prima che della potestà sua di capo del governo; dianzi a tutto questo, non si può non annotare ch’egli mancò, e molto, a quanto s’era proposto. Senza dubbio, l’errore d’associarsi all’Hitler, accettando i patti bellicosi, non fu grande: perché il duce dei Germani, prostrata qual fulmine la Polonia prima e la Francia poi, apparve a molti vincitore sicuro e prossimo al primato in Europa; poteva essere stimata cosa utile, benché indecorosa, correre in soccorso del trionfatore, per raccogliere qualche foglia della corona d’alloro. Tuttavia, non si può negare che altri resistettero alle blandizie dell’Hitler e se ne stettero tranquilli ad osservare le conquiste immani e cruente del Napoleone nuovo, forse memori che il vecchio cadde, prima della meta, nelle medesime pianure immense e gelate. Vogliamo condonare al Mussolini la temerità del conflitto ?: sia pure. Ma l’esercito bellicoso e possente, che proclamava ai quattro venti poter muovere ?: vinse, se vinse, quando fu soccorso dal socio d’armi. Ma le provincie dell’impero, da cui sarebbero stati cavati innumeri beni alla patria ?: le furono piuttosto a dispendio d’uomini e denari. Ma l’autorità sua stessa di duce degl’Italiani, quell’autorità che tanto stimava ed in cui tanto confidava ?: già prima, ch’egli dichiarasse il conflitto, quell’autorità s’era dissolta dinanzi al sospetto comune del re, dei ministri, degli amici, del popolo contro il socio Germanico, più temuto che ammirato e più odiato che temuto. Gl’Italiani non lo seguirono avidi d’eccellere in virtù belliche, ma cupidi di pace furono costretti all’armi: quale peggior sconfitta, per il duce d’un popolo, dover stimolare alla pugna uomini inviti, piuttosto che, dirigendone l’ardore temerario, audace condurli alla vittoria ?. Se dell’Hitler si può ben dire che fu vinto da genti estere, imprudentemente provocate; del Mussolini si può, altrettanto bene, dire che fu vinto dal suo stesso popolo, incautamente deluso: prima fallì quale principe dei suoi, che fallisse quale duce contro gli altri. Anakreon. |
12-04-2008, 02.21.21 | #18 | |
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Riferimento: 28 Aprile: il ricordo di un Uomo si staglia tra i mediocri quaquaraqua
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Caro Cantodelgrillo, visto il culto da te dimostrato per le fonti documentarie nude e crude, piuttosto che riportare qui a sostegno delle tue convinzioni un elenco che hai tratto mediante copia/incolla dal sito: "MussoliniHitler.com" (www. mussolinihitler.com/opere_del_duce_benito_mussolin i.html) di effettuare qualche ulteriore ricerca all'Archivio Centrale dello Stato, dove sotto la dizione “Archivi fascisti” si conservano tra l'altro le carte della segreteria particolare di Mussolini (1922-1945) e del Partito nazionale fascista. |
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19-04-2008, 16.35.00 | #19 |
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Riferimento: 28 Aprile: il ricordo di un Uomo si staglia tra i mediocri quaquaraqua
C'è un merito di Mussolini che non è stato elencato. Lascio parlare chi si intendeva di Sicilia
Colpiti dal fascismo, i mafiosi si diedero all’antifascismo. Se in Sicilia si fosse verificata, dopo la caduta di Mussolini e durante l’occupazione tedesca, la lotta armata contro il nazifascismo, la costituzione di brigate partigiane, e insomma quel movimento di Resistenza che si è verificato nel nord d’Italia, i mafiosi indubbiamente ne sarebbero stati i capi più autorevoli e valorosi. (Leonardo Sciascia) Poi però sono sbarcati gli Americani e la mafia emigrata in America è tornata a casa. Credo che Mussolini non avrebbe avuto bisogno di usare i ministri come spazzini. |
19-04-2008, 19.07.08 | #20 | |
Ospite abituale
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Riferimento: 28 Aprile: il ricordo di un Uomo si staglia tra i mediocri quaquaraqua
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Per il resto il 3d mi sembra che faccia apologia del fascismo e mi stupisce che i moderatori non l’abbiano censurato visto che in Italia l’apologia di fascismo è reato. Preso da wikipedia: L'apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione"), anche detta "legge Scelba", che all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque "fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità" di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque "pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche". P.S. o non confonderei la libertà di parola con la libertà assoluta, altrimenti, in nome della libertà, dobbiamo permettere anche ad un mafioso di venire qui a propagandare la mafia o ad un pedofilo di venire qui a propagandare la pedofilia. |
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