ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
28-03-2008, 14.17.33 | #12 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 29-02-2008
Messaggi: 82
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
Citazione:
Si afferma che l'aborto è un omicidio, e non nascondendosi dietro un nick, ma con nome e cognome, mi chiamo Romana Cordova. Io, in qualità di essere umano, non mi inchino verso nessuna idea di stato, verso nessuna legge fatta da uomini. Non mi inchino davanti ai miei simili. Rispettare regole scritte da uomini che non contravvengano alle regole fatte da chi ci ha creato, questo mi va bene, altrimenti... se facessi il ginecologo e mi volessero costringere a praticare un aborto, si andrei incontro a qualsiasi sanzione o pena. Sarebbe sempre una sofferenza minore rispetto a quella di commettere un male così grave. |
|
28-03-2008, 14.56.16 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-05-2004
Messaggi: 50
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
io penso che se un ginecologo non vuol praticare aborti sia liberissimo di farlo, purchè non sia pagato dallo stato che deve garantire un servizio... il contrario, cioè la situazione odierna, è un ridicolo non senso;
abbiamo già abbastanza assenteisti e truffatori nelle fila dei lavoratori italiani pagati dallo stato Italiano senza bisogno dei medici che vengono stipendiati per non fare il loro lavoro... che hanno studiato per un decennio, sapendo benissimo quale sarebbe stato il loro Dovere... e se ora non vogliono farlo, io credo, hanno sbagliato branca della medicina o tuttalpiù datore di lavoro... in un ambiente lavorativo tra l'altro dove non è troppo difficile inserirsi come più piace... |
28-03-2008, 15.10.37 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2005
Messaggi: 575
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
Citazione:
oltretutto a dirla tutta il giuramento di ippocrate dice pure che il medico è tenuto a difendere la vita umana come scopo esclusivo, quindi l'operato dei medici abortisti è in evidente contraddizione con il giuramento che essi hanno pronunciato |
|
28-03-2008, 16.39.08 | #15 | |
individuo confuso
Data registrazione: 26-03-2008
Messaggi: 9
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
Citazione:
|
|
28-03-2008, 16.49.07 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
Citazione:
Mi sembra -come al solito- una posizione un po' estrema. Basterebbe garantire in ciascun reparto la presenza di medici "non obiettori", altrimenti si discriminerebbe in fase di "concorso/assunzione" il medico obiettore da quello non obiettore. In altre parole se in una struttura pubblica ci sono 10 medici, 5 almeno devono essere NON obiettori. Ritengo che non si possa imporre per forza alle persone un comportamento. Altrimenti doveva valere anche verso gli obiettri di coscienza per il servizio militar. Io mi sono sciroppato 18 mesi di naja in marina, l'obiettore di coscienza un annetto alla biblioteca comunale... e se scoppiava una guerra (e quando io ho fatto il marinaio, Gheddafi tirava i missili a Lampedusa) io partivo a combattere e lui metteva a posto i libri... e no, cari i miei pacifisti, abortisti, ecologisti, sinistri e via dicendo, se obiezione deve essere, che sia valida in tutte le direzioni, anche quando "non vi piace". |
|
28-03-2008, 20.21.15 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
Citazione:
Conseguenze psicologiche e anche particolarmente gravi si sono dimostrate presenti in casi di IVG quanto in casi di gravidanza imposta per IVG negata, quanto in casi di aborto spontaneo di un figlio desiderato. Tali conseguenze spaziano dalla depressione clinica o postpartum, alle tendenze suicide, abuso di farmaci, stati ansiosi e psicosi. Dunque una gravidanza non voluta mette a serio rischio, se non la salute fisica, almeno quella psichica di una donna. Tu i vaccini li fai? La prevenzione la fai? E perché lo fai? E manderesti dei soldati in una zona inquinata con l'uranio impoverito sapendo di mettere a serio rischio la loro salute? Diamo un pò un'occhiatina: """"Odio mio figlio, non lo volevo, nei verbali l'ultima conferma, la Repubblica.it, 27 maggio 2005. LECCO - È vero l'ho ucciso, ma è stato un incidente. Forse è arrivata una telefonata, ora non ricordo... Mi sono allontanata... Pochi istanti. Sono tornata e ho visto Mirko strano nella vasca. Mirko era strano, aveva un colore... E poi era fermo, era troppo fermo. Io non ho più capito nulla. La bugia è tanto disperata che quasi commuove gli investigatori. Loro sanno che non è andata così, hanno in mano le prove portate dal Ris, ma soprattutto hanno in mano il racconto di un testimone, che pochi giorni prima aveva spiegato loro come questa storia non sia cominciata mercoledì scorso, ma molto, molto prima: Maria era ossessionata da questa gravidanza, non la voleva. Ha avuto un parto difficile, e non molto tempo fa mi disse chiaramente di essere arrivata sul punto, a volte, di odiare suo figlio.""" Cito alcuni stralci da un'intervista del 3 giugno 2005 di Marina Corradi al noto psichiatra Vittorino Andreoli, pubblicata su Avvenire. """Esistono oggi condizioni familiari e sociali che favoriscono l'esplosione della tragedia. Mi capita di osservare come molte giovani coppie entrino in crisi proprio con l'arrivo di un figlio, e anche fino alla separazione. Lui si lamenta di non essere più al centro dell'attenzione, lei soffre nel sentirsi imbruttita e appesantita. Entrambi non possono più uscire come prima, o prendere il primo volo scontato per una vacanza last minute. È chiaro che un bambino cambia fortemente il legame di coppia, ed è un cambiamento molto bello. Ma se quel bambino non è nato prima anche nei pensieri, non è stato atteso e immaginato, e i suoi genitori sono abituati a vivere solo nel presente - ecco, invece quel loro figlio è il futuro, per la prima volta, ma un futuro faticoso e ingombrante""" Sullo stesso argomento, ha scritto un commento anche il filosofo Umberto Galimberti, apparso su Repubblica.it del 27 maggio 2005 con il titolo Nella testa di una madre che uccide suo figlio. Eccone alcuni passi. """[...] anche a Lecco, come a Cogne, la famiglia, e in un primo tempo anche i vicini di casa, si schierano a difesa della madre, perché è difficile ammettere che il terribile possa accadere tra noi, quando nessun segno lo lascia presagire. Ma è proprio così? O la disattenzione che riserviamo a chi vive con noi o accanto a noi porta a non accorgerci di quanto avviene nel chiuso della nostra anima, che non si fida neppure della comunicazione, perché teme che le sue parole possano non essere raccolte o addirittura svilite. E quando la comunicazione collassa, quando la parola si sente vana, non resta che il gesto, per chiudere il discorso con una disperazione da cui non si sa come uscire. Qui gli psichiatri parlano di "depressione post partum". Vero. Ma questa diagnosi rivela solo un sintomo non di una malattia, ma della condizione della maternità, di ogni maternità, dove l'amore per il figlio non è mai disgiunto dall'odio per il figlio, perché il figlio, ogni figlio, vive e si nutre del sacrificio della madre: sacrificio del suo corpo, del suo tempo, del suo spazio, del suo sonno, delle sue relazioni, del suo lavoro, della sua carriera, dei suoi affetti e anche amori, altri dall'amore per il figlio. [...] Accettare la realtà quando questa è troppo distante dal proprio desiderio è per chiunque di noi il lavoro che ci affatica ogni giorno. Quando questa fatica supera oggettivamente o soggettivamente i nostri limiti, si affaccia come via di uscita il più terribile degli eventi: l'evento della morte."" """- Le madri che uccidono i figli non voluti sono coloro per le quali il figlio rievoca momenti di abbandono, magari violenza sessuale, o particolari difficoltà concrete ed esistenziali. Peraltro, si è spesso al cospetto di personalità impulsive e antisociali, con precedenti delinquenziali e di abuso di sostanze.""" """Siamo comunque, in queste evenienze, al cospetto di grave patologia psichiatrica, in cui le tematiche depressive sono di inadeguatezza anche a svolgere il proprio ruolo materno, convincimenti pessimistici ed ansiosi sulla salute del figlio, idee coatte e ossessive di potergli nuocere""" Non so... continuo? |
|
28-03-2008, 20.25.27 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
RASSEGNA STAMPA DEL 18 MARZO 2008
Corriere della Sera «In troppi fanno gli obiettori solo per la carriera» Il presidente dei dottori ospedalieri: c'è chi ha due facce, una per il pubblico, l'altra per lo studio privato MILANO - «In troppi fanno gli obiettori di coscienza per motivi di carriera. Con il rischio di trasformarsi in abortisti fuori dall'ospedale. Per le donne che possono permetterselo economicamente. È ora di finirla: l'inchiesta di Genova sulle interruzioni di gravidanza clandestine deve farci capire che non possiamo più nasconderci dietro un dito». Da presidente dell'Associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi) Giovanni Monni, primario all'ospedale Microcitemico di Cagliari, rappresenta 5.500 medici. Sia quelli che praticano gli aborti sia quelli che non li fanno. Visto il ruolo, le sue dichiarazioni sono coraggiose. Non ha paura di inimicarsi la metà dei suoi colleghi? «È inutile fingere che il problema non esista. In un'Italia dove quasi due ginecologi su tre sono obiettori, il sospetto è che i più lo diventino per comodità. Sotto la pressione di Chiesa e politica». Le conseguenze? «Le hanno già illustrate nei giorni scorsi sul Corriere autorevoli colleghi come Mauro Buscaglia e Claudio Crescini. Le difficoltà che le donne incontrano per avere un certificato e le liste d'attesa che spesso sono costrette ad affrontare le spingono a cercare soluzioni fuori dagli ospedali». Ma che cosa adesso la fa scendere in campo sul tema in maniera così netta? «Io voglio soprattutto rivolgere un appello a tutti i ginecologi. In difesa della salute delle donne. Basta fare gli obiettori per convenienza. Bisogna cercare di stare più vicini alle coppie che si trovano a prendere decisioni sofferte». Ma le donne sono davvero lasciate sole? «Il vero pericolo è che vengano troppo colpevolizzate. Ormai in molte si sentono in colpa anche a chiedere un'amniocentesi». Che cosa intendete fare per cercare di migliorare la situazione? «Il 7 luglio porterò i problemi dell'Italia sulle questioni bioetiche più d'attualità anche all'Onu. Al quarto piano del Palazzo di Vetro si terrà la riunione dell' International academy of perinatal medicine di cui sono membro». Lei punta spesso a sensibilizzare l'opinione pubblica straniera. Recentemente ha rilasciato un'intervista a El Pais e al British Medical Journal. Ma in Italia non intendete fare nulla? «Di una cosa sono certo. I dati dell'Istituto superiore di sanità che parlano di 20 mila aborti illegali l'anno sono sottostimati. Il fenomeno probabilmente è più ampio». Come correre ai ripari? «Bisogna puntare sull'informazione e sulla prevenzione. Di recente l'opinione pubblica francese è rimasta colpita da una campagna choc lanciata all'Ile de France dove le liste d'attesa per abortire superavano le tre settimane. Lo slogan era: "Sessualità, contraccezione, aborto. Un diritto, la mia scelta, la nostra libertà"». Giovanni Monni è presidente dell'Associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani: rappresenta 5.500 medici Nelle maglie dell'obiezione di coscienza ormai finisce di tutto: dalla pillola del giorno dopo agli esami specialistici necessari per procedere con una fecondazione assistita. «L'obiezione di coscienza sulla legge 40 non esiste - dice Giovanni Maiolo -. L'Ordine dei Medici ha da dire qualche cosa?» «In Lazio, per riprendere un dato riportato tempo fa dall'Unità, - scrive loconews - i medici obiettori sono oltre il 70 per cento. A Roma trovare un ospedale che ti dà una pillola del giorno dopo è un'impresa complicata». «Napoli e la Campania off limits - denuncia Franca Rame -. Mancano strutture sul territorio, quasi il 90 per cento degli specialisti è obiettore di coscienza e le liste d´attesa sono lunghissime. Per chi vuole (o deve) interrompere una gravidanza, rimangono due alternative: l´ovattata e costosissima clinica privata o il fiorente mercato dell´aborto clandestino». In Lucania, si arriva all'assurdità delò 100% di obiettori. La soluzione possibile? Quella che sta adottando la Spagna - dove «il ministero della Sanità creerà un "registro degli obiettori"» - e che viene proposta dalla campagna Obiettiamo gli obiettori: «pretendere dalle Asl, dai Consultori e dagli Ospedali l'elenco del personale medico-sanitario che pratica l'obiezione di coscienza». E a chi dice che non si può costringere un medico a fare aborti, si può ragionevolmente rispondere, d'accordo con Carlo Flamigni, ginecologo e membro del comitato nazionale per la bioetica: «No, ma si può costringerlo ad andare a fare un altro mestiere. Io non metterei mai un medico Testimone di Geova a fare trasfusioni, e lui non lo chiederebbe mai». In sostanza, le anime belle si specializzino in dermatologia. E siamo tutti contenti. (Libero News) |
01-04-2008, 08.49.48 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-10-2007
Messaggi: 98
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
Come sempre egregia sig.ra Romana lei ha inteso fischi per fiaschi.
E’ lei e soltanto lei che parla di dittatura e lo si evince perfettamente dai toni che usa nei confronti di chi la pensa diversamente da lei. Lei travisa volutamente le affermazioni di chi espone in maniera certamente più corretta della mia le proprie ragioni dando risposte che nulla hanno a che fare con le affermazioni riportate. Cito: lei ha detto, in risposta a Kore (post n. 11) “Ditemi se questa non è dittatura! Se un cittadino vuol fare il ginecologo, non può farlo perchè altrimenti dovrebbe necessariamente praticare aborti? La professione di ginecologo non si limita solo a questo.La stessa cosa vale per i farmacisti... è dittatura e diventa anche persecuzione... idolatrate l'idea di stato e di leggi dello stato...quante mostruosità ha prodotto in un passato non molto lontano pensare così....” E’ lei che usa la parola dittatura senza che, evidentemente, ne conosca il significato. Kore si limitava a dire, come me del resto, che le strutture pubbliche DEVONO (verbo dovere con valore imperativo) applicare le leggi dello stato e GARANTIRE (anche questo verbo è impositivo) che il servizio funzioni in applicazione alle leggi dello Stato. Quello stesso stato egregia signora, che lei affossa accusandolo di essere non uno stato democratico (in quanto garante di DIRITTI) ma dittatoriale solo perché a lei non piace una certa legge. Lei afferma che l’aborto è un omicidio dimostrando la sua ignoranza dei principi normativi che regolano il comportamento degli uomini emanata dagli organi che detengono il potere legislativo, ignoranza tanto più perniciosa in quanto: cito “Io, in qualità di essere umano, non mi inchino verso nessuna idea di stato, verso nessuna legge fatta da uomini. Non mi inchino davanti ai miei simili. Rispettare regole scritte da uomini che non contravvengano alle regole fatte da chi ci ha creato, questo mi va bene, altrimenti...”(post n. 12) altrimenti cosa, signora Romana? Arrivare alle estreme conseguenze come alcune sette di antiabortisti americani che hanno (loro sì!) ammazzato ginecologi “abortisti”? O cominciare una nuova caccia alle “streghe”? Cosa la differenzia, lei signora Romana, dai talebani o dai martiri di Al Aqsa che nel nome di chi LI ha creati ammazzano, stuprano, torturano eccetera eccetera? O forse chi LI ha creati non è lo stesso creatore di lei, signora Romano? A chi si inchina lei? |
01-04-2008, 09.36.28 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-10-2007
Messaggi: 98
|
Riferimento: Moratoria sull'obiezione di coscienza
Buongiorno frollo,
Le mie posizioni, che tu definisce estreme e magari lo sono anche ma un pochino solo , derivano da quelle stesse posizioni estreme che sono diventate prassi nella realtà, di tutti quegli operatori sanitari che fanno dell’obiezione di coscienza un diritto più “diritto” di altri, al punto da negare non solo l’ivg, ma anche la pillola del giorno dopo, il profilattico, la pillola anticoncezionale, la pillola RU 486 e quant’altro. Sono assolutamente d’accordo che “Basterebbe garantire in ciascun reparto la presenza di medici "non obiettori" ma la realtà è un’altra non trovi? E poi come puoi mettere sullo stesso piano l’obiettore al servizio militare, con l’obiettore ginecologo o farmacista? Non essendoci più obbligatorietà del servizio di leva è venuta meno anche l’opzione del sevizio civile per obiezione di coscienza. Non puoi “mischiare” le due cose. Parli anche dei missili che il “buon” Gheddafi lanciò verso Lampedusa. Due SCUD di fabbricazione sovietica che il 15 aprile prossimo celebreranno il 22° compleanno… lancio su cui persino il generale Cottone, allora capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, ha espresso dubbi di una certa consistenza un paio di anni fà. Undici metri di missile con una tonnellata di esplosivo al plastico e nemmeno un pesce morto o un rottame? Ciao. |