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02-07-2003, 23.35.01 | #35 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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x joker
il vero guaio è che sono in troppi a pensarla come te. Se non conosci te stesso come puoi pensare di conoscere il mondo che sta fuori di te?! Se ti manca la conoscenza delle tue emozioni, dei tuoi stati d'animo finisci solo per diventare un burattino nelle mani di uno sconosciuto. Un tempo credevo che l'unica e sola causa di quel che avveniva dentro di me proveniva dal mondo esterno, dagli altri. In questo modo non solo felicità e infelicità, gioia e sofferenza dipendevano totalmente da cause esterne. ma accusavo sempre qualcuno delle mie sofferenze, e dipendevo sempre da qualcuno per le mie gioie. Così ero una semplice marionetta nelle mani di gente dal cuore duro o del destino perfido e crudele. Non è stato facile capire che mi sbagliavo. Ciao Mary |
02-07-2003, 23.52.13 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-05-2002
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Citazione:
dipende dai punti di vista...io rigiro il discorso al contrario...se non conosci il mondo che sta fuori di te copme puoi pensare di conoscere te stesso??....per quanto mi riguarda vedo che sono le esperienze ad avermi creato...e i rapporti con gli altri...se penso a tutta la mia vita, vedo degli eventi accaduti, che mi hanno fatto diventare quello che sono...e' l'esperienza nel mondo, nella vita, che crea la coscienza...non e' il contrario....trincerarsi dietro la propia unica visione del mondo lo trovo limitante ed alienante...la coscienza si forma da sola se le si da il pane di cui nutrirsi...la vita..che va vissuta e non costruita... |
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03-07-2003, 00.18.14 | #37 |
iscrizione annullata
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Messaggi: 2,110
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Hum,io si ho la tendenza a costruirmi una vita su misura.Mio padre spesso me lo dice."E sei sempre su internet..E la vita virtuale non è quella reale..E di quà e di là...E frequenti sempre la stessa gente...E frequenti sempre gli stessi luoghi...".Cioè,ok,ammetto di essermi un po' barricato nei confronti del mondo esterno,ma voglio dire,non sono ancora masochista che godo nel farmi travolgere e schiacciare dagliueventi.E' sbagliato erigere muri di contenimento?Cioè non dico di fare vita eremitica.Ho 2 compagnie,vado nei pubs,nelle discoteche,ai concerti...Però forse effettivamente ho un po' una visione egocentrica e distorta del tutto,e sono un po' asociale.Ma sinceramente...che me ne frega!Ditemi che differenza fa...Come se le altre persone fossero tutte più brillanti.Ma la gente si droga!!!!Tutti hanno il loro mondo a parte....Tutti bene o male appena possono cercano un cantuccio tranquillo.Relax.Per essere come mio padre che fa 20.000 cose cotemporaneamente...
....Non riesco a godere della tua velocità,non mi fai gioire della mia felicità...... Tra l'altro ho deciso di uscire un po' dal mio paese dei balocchi..domani mattina vado in cantiere con mio padre(che oramai fa il medicodentista come hobby..e l'imprenditore come lavoro primario...)e inizio ad interessarmi un po' di tutte le faccende che accadono lì...voglio introdurmi pian pianino dalla mia dimensioe un po' kazzona fatta di internet,studio e sbronze ad una un po' più seria di giri di soldi,sbattimenti,pagamenti,pr ogetti e costruzioni....ho bisogno di hobby più costruttivi...ma che sto a perdere tempo a scrivere su internet???!!!!Mah.... Bye. Ultima modifica di sisrahtac : 03-07-2003 alle ore 00.23.47. |
03-07-2003, 18.40.31 | #38 |
Ospite abituale
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Caro joker
hai ragione, forse non ho reso completo il mio pensiero. Il mondo esterno è simile allo specchio in cui tutti, o quasi, ci guardiamo al mattino. Lo specchio riflette il tuo viso. Ma qualche volta capita di non riconoscere quel tizio, o quella tizia che ti guarda da dietro quel pezzo di vetro. Non guardarsi mai allo specchio o non sapersi riconoscere impedisce di vedersi. Sembra banale ma è così. Tu ti riconosci nello specchio solo se hai la consapevolezza di te stesso, altrimenti è un estraneo che ti guarda. Il mondo esterno riflette ogni parte di noi stessi. Noi siamo nel mostro, nell'assassino, nel ladro, nel santo, nell'ignorante, nel saggio, nel generoso, nell'eroe, nel codardo. Tutto quello che sta fuori sta anche dentro di noi. Ma riusciamo ad esserne sempre consapevoli? Non credo. Noi siamo il frutto dell'esperinza che viviamo, ma è come trasformiamo l'esperienza che fa la differenza. Se non conosci te stesso come puoi riconoscerti nel mondo esterno? Per esempio: c'è stato un tempo in cui ho odiato profondamente le persone che mi avevano fatto del male. Ero risentita verso il mondo intero per aver subito, senza averne colpa, eventi traumatizzanti. Quando ho iniziato il viaggio verso la conoscenza di me stessa il mondo si è trasformato davanti ai miei occhi. Allora ho visto che io non ero l'innocente e basta. Io ero anche il carnefice (sebbene inconsapevole) oltre che vittima. Non sto a raccontare la mia vita. Ma posso assicurarti che la visione del mondo ha subito una profonda trasformazione man mano che aumentava la conoscenza del mio mondo interiore. Ciao Mary |
04-07-2003, 21.44.01 | #39 |
Ospite abituale
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Cat...
ogni momento della vita ha le sue caratteristiche, tu ora sei nel momento dello studio e dei pubs, arriverà anche il momento di soldi e cose importati: non c'è bisogno di sentirsi inutile fan*****sta solo perchè sei in un determinato momento anzichè in un'altro. Cioè: reputo importante qualunque momento della vita, sia quello che per la maggior parte della giornata cazzeggi su strane cose e sia quello che ti sbatti 36 ore al giorno per mandare avanti il cantiere. Certo il momento del fan*****smo non può durare tutta la vita. Così come neanche quello dello sbattimento. Un'ultima cosa: mondo ipocrita quello del lavoro, sembrano tutti semidei ma poi alla fine fanno tutti le stesse cazzate. |
13-07-2003, 06.57.56 | #40 | |
tra sogno ed estasi...
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Re: morte di una non vita
Citazione:
Non sei il solo a porti questi tristi dilemmi... Ti chiedi perchè hai gettato via degli anni importanti...poi, il dubbio, importanti per quale motivo? per chi? Per me? Il mondo prosegue comunque, indipendentemente dai miei anni e dalla disperazione che nasce quando ripensi a ciò che avresti dovuto capire e... invece hai calpestato sotto i piedi. Aspettare che qualcosa accada... aspettare, sempre e solo aspettare... |
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