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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 12-02-2008, 15.51.07   #1
freedom
Moderatore
 
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Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

Ieri era una splendida domenica di sole, uno di quei giorni che ti viene voglia di uscire, di vedere tutto sotto quella luce brillante.
Ma non può (si sa) andare tutto come uno lo immagina. Così vedi che tua moglie è strana, la vedi pensierosa, e con gli occhi lucidi. Ti avvicini titubante e timoroso e le chiedi cosa è successo. E qui crolla la serenità. Incominci a rinfacciarti che non è più possibile andare avanti cosi; che non è giusto che lei sia costretta ad andare anche la domenica al lavoro e i lunedì a pulire i negozi per pochi euro. Non trova mai il tempo per staccare la spina, non la porto mai fuori, non le faccio mai una sorpresa, che con la mia misera busta paga non si campa più.
Ha ragione. E' amaro, duro, avvilente, a trentasei anni sono un fallito non arrivo a 1500 euro.Con un mutuo da 700 euro mensili bollette, auto, tasse e mense scolastiche (sì, ho due splendidi bambini), rate dell’auto, benzina, condominio, ecc. non riusciamo neanche a fare la spesa regolarmente.
Così, “incavolato” prendo i due bimbi ed esco con loro, li porto al parco poi alle giostre li faccio divertire come non facevano da qualche tempo. Verso la via del ritorno li guardavo dallo specchietto retrovisore della macchina, li sentivo chiacchierare e ridere, ed ho iniziato a piangere, sì a trentasei anni piangevo come un bambino. Quando ad un tratto mio figlio più piccolo, accortosi che piangevo, mi chiede: “cosa c’è papa?”. Gli rispondo: “Nulla sono felice perché vi vedo felici”. Sono un bugiardo, avrei dovuto rispondere che ero triste perché avevo speso gli ultimi 16 euro per le giostre, che mi scusavo con loro perché Babbo Natale non si è potuto permettere la playstation; che non sapevo come pagare due bollette, che il frigo è vuoto, che la mamma ha ragione, non le faccio mai una sorpresa.
Caro Beppe il mio è uno sfogo che avrai ricevuto migliaia di volte, ma oggi ho deciso di scriverti perché mentre ero davanti alla pressa, mi sono ricordato che circa 10 anni fa mi capitò un piccolo incidente. Una molla di un carrello porta fusti si staccò di colpo e mi colpi di striscio la fronte, mi misero 1 punto di sutura, è pochi mesi più tardi arrivò per posta un assegno di 250 mila lire. Mi è balenata l’idea per un attimo di mettere una mano sotto, la pressa, così potevo pagare le bollette arretrate. Ma ho avuto paura." Alessio
freedom is offline  
Vecchio 12-02-2008, 18.03.28   #2
Koli
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Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

Sinceramente, mi sono commosso anch'io. Sinceramente.
Koli is offline  
Vecchio 13-02-2008, 09.06.14   #3
nuages
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-12-2007
Messaggi: 196
Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

non sei solo a combattere tale battaglia, siamo in molti a combattere per la vita.
anche chi ha scritto le poesie qui sotto ha combattuto ed ha vinto

Ho solo camminato a lungo
ma non ho perso la mia direzione.

Prendi sempre alla fine
di una giornata tutto quello che c’è
sempre a qualunque costo.
senza pensare al passato.
Ma il passato trasformarlo
in luce per vedere.

La felicità è come una
farfalla più cerchi di
afferrarla e più fugge.
Se ti fermi e sei sereno
può essere che ti si posi
sulla spalla.

Il Profeta
Quel giorno scesi
dall’arcobaleno che
attraversava valli e tempo.
Ero felice perché nel cuore
avevo un messaggio da gridare.
Il mondo era finalmente dei buoni
e puri nello spirito.
Era l’arcobaleno dei colori su quell’isola
dei fiori dell’amore e
si era ubriachi di canzoni e di allegria.
Si cantavano canzoni dei
fiori di quei tempi passati
incorniciati lasciati a noi
poveri mortali per non piangerli,
ma per rammentarli e farli vivere
sull’arcobaleno degli anni, dei giorni
e degli attimi da ricordare.
E il Profeta apparve e annunciò:
alzati uomo morto e cammina,
ti aspettano ancora
monti e valli da attraversare
prima di arrivare al confine.
Ti aspettano un amore fortissimo,
un vento caldo
e un mare calmo.
nuages is offline  
Vecchio 13-02-2008, 12.16.23   #4
Martino Giusti
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-10-2007
Messaggi: 98
Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

Caro mio simile (ancora più) la storia che vivi (tragica) è identica, quasi, alla mia.
Anzi, io ho finito di pagare il mutuo di casa a gennaio di quest'anno, e sono tre anni che non vivo in quella casa.
I figli maggiorenni sono un vantaggio, in quanto non pago quote e la ex lavora, ma le umiliazioni subite sono quelle che hai così ben descritto.
Cosa da dire in questi casi non ce ne sono, le preghiere servonoi a ricoglionirsi, forse posso dirti che sono solidale con te.
Certamente ti dico che adesso vbivo meglio (e con lo stesso stipendio!)

Un fraterno
Martino Giusti is offline  
Vecchio 13-02-2008, 16.37.58   #5
freedom
Moderatore
 
L'avatar di freedom
 
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

Vi preciso, amici, che la storia è stata pubblicata su www.beppegrillo.it

Mi pareva la pena diffonderla il più possibile........
freedom is offline  
Vecchio 13-02-2008, 17.51.42   #6
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

salve!!
e allora ? ci voleva forse il blog di beppe grillo per avere visione di certe realtà, come diceva qualcuno mi faccia il piacere!!!
basta uscire dal "proprio " universo...
ps freedom devo essere sincero, non ho proprio capito questa tua sortita claudio
fallible is offline  
Vecchio 13-02-2008, 21.10.23   #7
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

Non è cosa rara, purtroppo è diventata cosa normale, per tanta, troppa gente.

I ricchi sono pochi ma non si saziano mai.

I poveri sono molti e non riescono a sfamarsi.

La religione satolla come il più opulento dei ricchi predica la povertà e la sopportazione invece di muovere le masse alla rivolta.

Si può essere poveri, si può rinuniciare al superfluo ma la miseria da sempre rende l'uomo schiavo, lo avvilisce e lo deprime, togliendo dignità e rispetto.

Di certezze non possiamo averne in questa vita ma almeno in una società che ama definirsi civile ai cittadini tutti dovrebbe essere assicurato un tetto, un lavoro e da mangiare e vestire.

E se le risorse non bastano allora che i sacrifici li facciano tutti a cominciare dai ricchi che riducano le loro opulenze.

Io mi vergogno di questa incapacità di progresso nell'umanità tutta.

PS, so cosa vuol dire non avere neppure un pezzo di pane in casa.
Ma credevo che quei tempi fossero passati.
Invece i miei figli si ritrovano peggio della mia infanzia, senza speranza, sfruttati sino all'osso, trattati come cose, neppure macchine ma cose.

Ai miei tempi avevamo tutti la speranza, ma oggi vedo che i "padroni" sazi e spocchiosi ci hanno tolto anche quella.
Mary is offline  
Vecchio 14-02-2008, 09.40.53   #8
pallina
...il rumore del mare...
 
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Non è cosa rara, purtroppo è diventata cosa normale, per tanta, troppa gente.

I ricchi sono pochi ma non si saziano mai.

I poveri sono molti e non riescono a sfamarsi.

La religione satolla come il più opulento dei ricchi predica la povertà e la sopportazione invece di muovere le masse alla rivolta.

Si può essere poveri, si può rinuniciare al superfluo ma la miseria da sempre rende l'uomo schiavo, lo avvilisce e lo deprime, togliendo dignità e rispetto.

Di certezze non possiamo averne in questa vita ma almeno in una società che ama definirsi civile ai cittadini tutti dovrebbe essere assicurato un tetto, un lavoro e da mangiare e vestire.

E se le risorse non bastano allora che i sacrifici li facciano tutti a cominciare dai ricchi che riducano le loro opulenze.

Io mi vergogno di questa incapacità di progresso nell'umanità tutta.

PS, so cosa vuol dire non avere neppure un pezzo di pane in casa.
Ma credevo che quei tempi fossero passati.
Invece i miei figli si ritrovano peggio della mia infanzia, senza speranza, sfruttati sino all'osso, trattati come cose, neppure macchine ma cose.

Ai miei tempi avevamo tutti la speranza, ma oggi vedo che i "padroni" sazi e spocchiosi ci hanno tolto anche quella.

Stamattina riflettevo con mia figlia sul fatto che conosco almeno quattro persone che lavorano in proprio e che emettono solo il numero minimo indispensabile di ricevute fiscali. Non sto a elencare i beni materiali che possiedono.....
Ora proviamo a pensare che a ogni persona come me con reddito "dipendente" ne corrispondano quattro con reddito "libero" (ma mettiamo anche due) che evadono in questo modo vergognoso: quelle persone, carissima Mary, non sono "padroni" ma solo cittadini che sanno di poter evadere tranquillamente. E lo fanno sistematicamente.
Ed è anche "grazie" a loro che siamo ormai arrivati a toccare il fondo.

Penso di avere suppergiù la tua età e concordo con te che noi abbiamo avuto la speranza. Anche se il lavoro non "veniva da sè" (come raccontavano ed era stato per i miei genitori) era scontato che noi dopo aver studiato saremmo riusciti ad averlo.
Nonostante la famiglia numerosissima i miei ci avevano fatti studiare, si erano comprati casa. Certo una vita piena di sacrifici ma so che non avevano mai e poi mai avuto nè paura del futuro, nè vissuto con il senso di precarietà che attanaglia la maggior parte di noi.

Parli di figli, Mary..... Uno dei miei in questi giorni sta dicendo basta ad un lavoro stressante, per il quale non ha studiato (e questo non è così importante) ma che non lo qualifica, non gli permette nè ora nè in futuro di andare avanti. Mi ha detto che questo non è vivere e che non accetta che lui debba fare un lavoro massacrante senza speranza. Di questi tempi lasciare un lavoro sicuro è un bell'azzardo ma forse, finchè è possibile, è giusto farlo.
Ma penso a quanti giovani come lui, magari già con famiglia, sono costretti ad accettare di fare un lavoro che non li soddisfa, che li rende giorno per giorno sempre più scontenti e demoralizzati. Quando non disperati. Penso a chi daranno il voto...... sempre che, arrivati a questo punto, vadano a votare ..................
pallina is offline  
Vecchio 14-02-2008, 11.16.54   #9
freedom
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Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
La religione satolla come il più opulento dei ricchi predica la povertà e la sopportazione invece di muovere le masse alla rivolta.
Oddio Mary........proprio rivolta? Gesù non mi pare fosse l'uomo della rivolta contro i romani.........
Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Ai miei tempi avevamo tutti la speranza, ma oggi vedo che i "padroni" sazi e spocchiosi ci hanno tolto anche quella.
Come non darti ragione............addirittura il termine "padroni" è desueto: non è elegante..........ma la sostanza è sempre quella!

Citazione:
Originalmente inviato da fallible
ps freedom devo essere sincero, non ho proprio capito questa tua sortita

Non è una sortita........è un semplice atto informativo che, fra le altre cose, a me ha toccato il cuore. A te no? Ritieni superfluo questo mio post? Va bene. Spero saprai perdonarmi.
freedom is offline  
Vecchio 15-02-2008, 18.05.41   #10
Mary
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Riferimento: Mi sono commosso: perchè sarà anche la mia reatà prossima ventura?

Citazione:
Originalmente inviato da pallina
Stamattina riflettevo con mia figlia sul fatto che conosco almeno quattro persone che lavorano in proprio e che emettono solo il numero minimo indispensabile di ricevute fiscali. Non sto a elencare i beni materiali che possiedono.....
Ora proviamo a pensare che a ogni persona come me con reddito "dipendente" ne corrispondano quattro con reddito "libero" (ma mettiamo anche due) che evadono in questo modo vergognoso: quelle persone, carissima Mary, non sono "padroni" ma solo cittadini che sanno di poter evadere tranquillamente. E lo fanno sistematicamente.
Ed è anche "grazie" a loro che siamo ormai arrivati a toccare il fondo.

Penso di avere suppergiù la tua età e concordo con te che noi abbiamo avuto la speranza. Anche se il lavoro non "veniva da sè" (come raccontavano ed era stato per i miei genitori) era scontato che noi dopo aver studiato saremmo riusciti ad averlo.
Nonostante la famiglia numerosissima i miei ci avevano fatti studiare, si erano comprati casa. Certo una vita piena di sacrifici ma so che non avevano mai e poi mai avuto nè paura del futuro, nè vissuto con il senso di precarietà che attanaglia la maggior parte di noi.

Parli di figli, Mary..... Uno dei miei in questi giorni sta dicendo basta ad un lavoro stressante, per il quale non ha studiato (e questo non è così importante) ma che non lo qualifica, non gli permette nè ora nè in futuro di andare avanti. Mi ha detto che questo non è vivere e che non accetta che lui debba fare un lavoro massacrante senza speranza. Di questi tempi lasciare un lavoro sicuro è un bell'azzardo ma forse, finchè è possibile, è giusto farlo.
Ma penso a quanti giovani come lui, magari già con famiglia, sono costretti ad accettare di fare un lavoro che non li soddisfa, che li rende giorno per giorno sempre più scontenti e demoralizzati. Quando non disperati. Penso a chi daranno il voto...... sempre che, arrivati a questo punto, vadano a votare ..................

Credo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

I sacrifici li hanno fatto anche i miei, con un solo stipendio, affitto da pagare ma mi hanno sempre spinta a studiare, me e mio fratello.

La speranza alimentava le nostre vite, c'erano quelli che non ce la facevano e quelli (tanti) che ci riuscivano. Riuscivano ad avere un lavoro dignitoso, a mettere su famiglia a guardare avanti rimboccandosi le maniche per realizzare i sogni ....terra terra..... casa, auto, televisore....

Oggi i miei figli hanno studiato, ma....Il piccolo mi ha detto un giorno: "mamma, ma che ho studiato a fare?! se sto facendo un lavoro che bastava la 3 media?"

E deve ringraziare già il cielo se può fare a meno di chiederci i soldi per mangiare.

Dalla mattina alla sera lavoravano i nostri padri e i nonni. Venivano sfruttati anche loro come bestie solo per sopravvivere, per un tozzo di pane. Ma dalla parte loro c'era la rassegnazione dell'inevitabile, vi era ancora quella fede nella sottomissione e sacrificio che dava la religione (complice da sempre dei poteri in carica). Vedevano il ricco come una cosa naturale e la loro miseria come un pegno da pagare per il paradiso. Già perchè la chiesa predicava la sottomissione, la sofferenza per entrare direttamente in paradiso dall'altra parte. E che i ricchi sarebbero stati puniti, ma sempre dall'altra parte.
Così almeno c'era la consolazione di una ricompensa postuma.

Ma oggi, la realtà è sotto gli occhi di tutti. La chiesa è serva del potere ed è essa stessa potere opulento e satollo.

Ci resta solo la miseria e lo sconforto e tanta rabbia per le ingiustizie quotidiane e ampiamente condivise.

Ma la mia non è una resa incondizionata. No, mi resta la preghiera di un aiuto divino, di una luce che illumini le menti degli uomini e donne di buona volontà.

Quel che oggi siamo, quel che oggi seminiamo saremo e raccoglieremo o raccoglieranno domani.
Mary is offline  

 



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