Citazione:
Originalmente inviato da ilcantodelgrillo
Mary, Archer, Amici miei grazie per non avermi lasciato solo.
Le vostre risposte giungono fino al cuore e non sapete quanto bene mi fanno.
Vorrei dividere con Voi un dialogo con il mio Maestro.
Gesu' parlando a Nicodemo aveva alluso alla difficoltà di capire "il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono; ma tu non sai donde viene e dove va"
Se Cristo ha prestato allo spirito la figura del vento, cio' vuol dire che qualcosa vi è di comune tra questo e quello rispetto ai sensi dell'uomo. Il vento non si vede come lo spirito dell'uomo non si vede; ma ""tu ne odi il suono"".
Avviene in noi, continuamente, e soprattutto nei momenti piu' gravi della vita, cio' che si puo' chiamare esattamente un dialogo interiore un parlare tra sè e seè. Io, dunque, o due? La manifestazione piu' importante di questo fenomeno è il consiglio o il rimprovero o l'elogio che risuona in noi stessi, come una voce interiore, meglio ancora, come una parola senza voce quando dobbiamo prendere una decisione importante. C'è qualcosa o qualcuno che ci loda o biasima. Ciò che inganna èil tono remissivo della voce interiore. DIFATTI DIO CONSIGLIA ALL'UOMO NON GLI COMANDA. Se lo spirito comandasse anzicche' consigliare scomparirebbe il merito e con esso la dignità dell'uomo. Lo spirito dice "fa questo se vuoi" L'incontro della natura con la GRAZIA è mediato dalla lbetà.
E' questa un'esperienza, la quale ci convince che, se non sappiamo cosa sarà di noi, quando saremo partiti, come annuncio' di partire Gesu', TUTTAVIA QALCOSA SARA', cioè deve essere. Qualcosa non ci può essere in noi, che non puo' essere travolto dal tempo. Non omnis moriar è una frase che ciascuno di noi puo' proncunciare con significato più alto di quello che abbia dato un grande poeta latino.
Cerca dentro di te e troverai cio' che ci rende veramene immortali.
Gli usignuoli hanno espresso il ringraziamento per il Creato al Creatore con il canto, espressione di meraviglia e di gioia.
L'uomo d'apprima non parlava e forse si esprimeva con il canto, ma poi ha sublimato la sua immortalità attraverso la parabola... la poesia..testimone solamente dello spirito che è in noi e non morirà mai.
Ciao a Tutti e grazie.
Rosario
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E per ribadire quanto siamo legati gli uni agli altri sento di dover dire che non so per quale strana ragione quel "vento" di cui parla Gesù, tante volte letto, tante volte sentito ad un tratto risuona in modo diverso dentro di me.
Ecco perchè anche il ripetere le stesse frasi non può essere mai una vera ripetizione. Niente può essere ripetuto se viene dal cuore.
E' quel "sentire" che ad un tratto si rivela sotto un altra veste. Il vento sempre udito ma mai ascoltato ad un tratto diventa più visibile di una montangna, più vivo di un gabbiano in volo.
Ogni giorno va rimesso tutto in discussione, ogni giorno vanno riaperte le finestre chiuse durante la notte.
Ed ogni alba è la prima alba, ed ogni notte è la prima notte.
Solo nel silenzio si può ascoltare il vento leggero, solo nella calma si può entrare in contatto con la tempesta.
Siamo parte di un tutto nella materia e nello spirito.
Come il bimbo scende dalla giostra per tornare in braccio alla sua mamma.
La giostra continuerà a girare per altri bimbi e il calore materno tornerà ad unirsi al figlio.