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19-02-2008, 21.06.01 | #12 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-12-2007
Messaggi: 196
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Riferimento: Etica e società
bella grana!!! purtroppo non serve incazzarsi, il DNA di una grossa parte di Italiani è purtroppo scritto male, che fare? bisognerebbe avere il coraggio tirare su ed andare al Nord, li poi ci sono altri problemi sociali, tipo alcolismo suicidi, non resta che sperare, e pregare, ma chi?
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20-02-2008, 06.17.37 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
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Riferimento: Etica e società
Citazione:
Siamo tutti responsabili di tutto ciò che ci circonda. Il degrado che vediamo fuori è parte del nostro menefreghismo e del voler dar sempre la colpa ad altri! Occorre che ognuno si sbracci e faccia la sua piccola parte e che amando "se stesso" in primis e "rispettando" se stesso insegni con l'esempio le principali norme della convivenza. Se i cinesi dicevano "spazza prima l'uscio del tuo villaggio e tutto il villaggio sarà pulito" avevano certamente un profondo intento. PURTROPPO LA TENTAZIONE DI ESSERE COME GLI ALTRI E' SEMPRE LA'!!!Comincia da quando si è piccoli e fra fratelli si dice : ma se mio fratello non lo fa perchè dovrei farlo io? ( e mi riferisco allle piccole cose del quotidiano! come riordinare la stanza, apparecchiare la tavola etc.....) Il mondo della competizione e dell'immagine ci ha distolti da quello della singola responsabilità al bene comune! Il "l'importante è che io salvi la mia anima" e preghi per i peccatori è sintomo anche di come in Religione sia lo stesso! L'etica è al di sopra di ogni religione o politica! L'etica ormai riguarda ogni campo! Le scienze e la politica non possono esimersi dalla teoria del "siamo tutti UNO " nessuno pertanto deve ritenersi depositario di una verità che riguardi solo il suo personale sentire distaccato da un sentire comune! Se ogni mio pensiero, azione, parola ed omissione può provocare un danno alla società di cui sono una infinitesima parte,IO come sin golo ho una responsabilità personale e sociale "enorme" e posso solo agire nel "rispetto, nell'amore, nella volontà e nel desiderio di partecipare" ma se non insegniamo il valore di ogni esistenza (qualunque essa sia, dall'animale alla pianta al singolo essere umano) come parte di un sistema complesso che si nutre e vive grazie al buon funzionamento di ogni singola parte non otterremo mai nulla! Il corpo sano di un essere umano è il corpo sano di un pianeta e di un intero cosmo! Ma chi vuole che il nostro corpo sia veramente sano? Quanti inquinanti esterni ci propinano per poter sfruttare le nostre malattie? Perchè nessuno di noi prende in mano la propria vita e si libera dalle dipendenze esterne? Perchè siamo così pochi a comprendere che possiamo anche singolarmente e nel nostro piccolo lavoro di trasformazkione cambiando noi stessi cambiare il mondo? Perchè ancora l'amore per il potere è miliardi di volte più grande del potere dell'amore. |
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20-02-2008, 17.03.58 | #14 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Etica e società
Citazione:
Gesù disse: "chi vorrà salvare la propria vita la perderà". Quante volte sono tornata su questa frase, dandole ora un significato ora un altro. Ma la sostanza resta sempre la stessa: chi non pretende di salvare se stesso a qualunque costo, avrà quello che non pretende. Il bene della collettività non esclude il proprio bene, anzi lo accentua. Ci hanno insegnato a "guadagnarci" il paradiso come fosse una specie di merce. Le menti che non hanno compreso la verità hanno disertato. E' la non comprensione della vita, del senso della vita, del senso di se stessi ad aver condotto l'umanità allo sfacelo. L'Amore è stato dimenticato perchè non si può commerciare. Le religioni secolari, in verità vivono di commercio. E siccome è così rara e preziosa come e ben più di una "Gioconda" allora non ci resta che far diventare l'Amore unicità assoluta, quella unicità che è nel nostro cuore. Dipingendo noi stessi la nostra "Gioconda". |
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20-02-2008, 22.05.00 | #15 |
Ospite abituale
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Riferimento: Etica e società
La Poesia di un ragazzo che ha lottato e vinto la sua battaglia ci può aiutare a capire noi e gli altri uniti tutti da un filo indissolubile
Ho solo camminato a lungo ma non ho perso la mia direzione. Prendi sempre alla fine di una giornata tutto quello che c’è sempre a qualunque costo. senza pensare al passato. Ma il passato trasformarlo in luce per vedere. La felicità è come una farfalla più cerchi di afferrarla e più fugge. Se ti fermi e sei sereno può essere che ti si posi sulla spalla. Il Profeta Quel giorno scesi dall’arcobaleno che attraversava valli e tempo. Ero felice perché nel cuore avevo un messaggio da gridare. Il mondo era finalmente dei buoni e puri nello spirito. Era l’arcobaleno dei colori su quell’isola dei fiori dell’amore e si era ubriachi di canzoni e di allegria. Si cantavano canzoni dei fiori di quei tempi passati incorniciati lasciati a noi poveri mortali per non piangerli, ma per rammentarli e farli vivere sull’arcobaleno degli anni, dei giorni e degli attimi da ricordare. E il Profeta apparve e annunciò: alzati uomo morto e cammina, ti aspettano ancora monti e valli da attraversare prima di arrivare al confine. Ti aspettano un amore fortissimo, un vento caldo e un mare calmo. |
28-02-2008, 09.41.19 | #16 |
Ospite abituale
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Riferimento: Etica e società
Sono etici i costi della politica?????
Qui tutti parlano ma nel frattempo nessuno vuol fare il primo passo indietro, anzi tutti cercano di appropriarsi di pezzi di struttura pubblica perchè poi questo si traduce in consensi che servono per andare al potere......i sindalisti poi, tutti prima o poi vanno a finire in politica, altra stortura insopportabile, questi signori poi difendono solo una parte di Italiani, e tutti gli altri?????quelli con un lavoro instabile, quelli dell'artigianato, i contadini, i liutai, i musicisti ecc, e un piccolo imprenditore di se stesso se non fa fatturato buono, pagato, chi lo mantiene? sarebbe ora di smetterla a fare una politica garantista solo per una parte di Italiani, il lavoro è sacrosanto per tutti....ed invece questi signori difendono una marea di inutili del settore pubblico che solo perchè hanno passato un concorso pubblico con una laurea in mano per tutta una vita prendono tutti i benefici che derivano da un contratto pubblico con laurea, questo vale anche per i non laureati, ma siccome i laureati per contratto vanno automaticamente in poco tempo a coprire cariche da funzionario in su, ecco che qui il danno è ancora più grave, insomma bisogna ristabilire il concetto di merito che dovrebbe valere dal piccolo artigiano al grande dirigente pubblico in ugual misura, se non arriviamo qui, in Italia qualsiasi schieramento vinca siamo fottuti, i sindacati come tutti devono tornare a fare il loro lavoro per TUTTI quelli che svolgono od hanno svolto un lavoro in Italia e basta!!!!!!!!riconoscere e difendere come diritto di un lavoratore uno che presenta un titolo di studio e ci campa per una vita senza rispondere a nessuno non è etico per nessun sindacato al mondo!!!!!!e le nostre sinistre!!!!! anche loro la devono smettere di fare una politica garantista solo per una parte di Italiani, il lavoro è un valore sacrosanto sia che venga svolto da un prete come da un dirigente pubblico od un contadino, le bandiere rosse con falce e martello con lo slogan abbasso i padroni ormai sono fuori moda anche in Cina!!!!!la sinistra deve difendere il Lavoro con la L maiuscola e basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
28-02-2008, 13.17.28 | #17 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Etica e società
Citazione:
Bella poesia. Mi ha suscitato questa riflessione. In questa campagna elettorale c'è un clima nuovo, sereno e felice. Sembra che molta gente si sia scrostata delle proprie paure e si senta più libera e fantasiosa. Ma stiamo tranquilli che non dura, "duera minga" (la "e" di "duera" sta per una dieresi sopra la "u"). Torneremo indietro alla prima notizia tragica, che ci rimetterà dentro l'anima tutte le nostre paure. Pazienza. |
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28-02-2008, 14.01.29 | #18 |
Ospite abituale
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Riferimento: Etica e società
quella grande anima che ha scritto quelle belle poesie ha già vinto qui la sua battaglia e sta già camminando oltre, dove ci aspetta un vento caldo ed un mare calmo.
Noi siamo qui a lottare per queste meschinerie, è vero. |
28-02-2008, 22.02.05 | #19 |
Ospite abituale
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Riferimento: Etica e società
Ho letto delle cose che mi sembrano inesatte. Per esempio il paragone tra stato e privato, sulle tante inefficienze del primo e sui tanti meriti del secondo, non è propriamente calzante.
Una società privata ha come scopo il PROFITTO: chi investe nell'impresa ha l'interesse che il lavoro dei suoi dipendenti produca il massimo profitto per lui e per i suoi soci. Una società statale, o più in generale lo Stato ha come obiettivo il PAREGGIO DI BILIANCIO: i "proprietari" dell'azienda statale o dello stato sono indistintamente TUTTI i cittadini che dunque non cercano profitti, che se ci fossero sarebbero "a loro spese" e quindi un controsenso. Il punto di vista non è che c'è lo Stato da una parte e il cittadino dall'altra che deve incavolarsi perchè l'apparato pubblico non produce profitto. Ci sono delle teorie economiche secondo le quali lo Stato, per ridistribuire i redditi e diminuire gli attriti sociali, potrebbe addirittura spendere soldi pubblici da dare a dipendenti pubblici per fare lavori inutili, come scavare buche e riempirle nuovamente di terra all'infinito (Keynes). L'efficienza dello Stato è forse una chimera e non so se sia qualcosa da augurarsi, anzi... io sognerei di vivere in uno stato inefficientissimo con 10 volte i dipendenti statali che ci sono in Italia: significherebbe certamente decuplicare i nullafacenti (ma in fondo la connotazione negativa di nullafacente è solo perchè nel mondo di oggi si dà un valore troppo alto al lavoro), ma anche decuplicare posti di (non) lavoro e quindi stipendi, ovvero diminuire i disoccupati e migliorare in definitiva la qualità della vita di un numero molto più ampio di persone. Pensate per esempio se l'ENEL avesse dovuto seguire solo una logica di efficienza. Ci sarebbe la corrente elettrica nei paesini più sperduti che hanno solo 5 abitanti? No, evidentemente: sarebbe stato decisamente antieconomico spendere miliardi di impianti composti da tralicci, centrali di trasformazione, cavi, tecnici, per avere un ritorno di poche centinaia di euro all'anno in bolletta da quelle 5 utenze! Ma lo Stato si pone il dovere etico di raggiungere tutti con l'energia elettrica, per cui divide i costi enormi da sostenere per quei 5 utenti isolati, su tutta la comunità, seguendo un "patto sociale" di solidarietà. Altra cosa sono gli sprechi e le inefficienze della burocrazia. Non è concepibile pagare una tassa sui rifiuti e avere la mondezza che invade le strade fuori casa. Non è concepibile pagare le tasse e non avere i servizi per cui le tasse si pagano. Anzi: se i dipendenti di scuola, sanità, nettezza urbana, ecc., sono il doppio di quelli che sarebbero necessari (e in molti casi è davvero così) i servizi DEVONO esserci ed essere eccellenti (2 spazzini puliranno meglio di 1, 2 professori insegneranno a più studenti di uno, 2 dottori cureranno più pazienti di uno!). D'accordo... ho estremizzato un po'. L'ho fatto perchè, secondo me lo Stato, inteso come presenza nella vita lavorativa del paese, ha un'importanza fondamentale: è fonte di garanzie, di stabilità sociale, di certezze, di sicurezza, di autorevolezza, di prestigio per la Nazione. E' chiaro che l'apparato Statale deve essere ben funzionante e gestito con logiche diverse da quelle clientelari e dei Boiardi messi in cima alle Aziende dai politici. Lo Stato deve far funzionare bene e senza sprechi inaccettabli la sua macchina: le strade devono essere pulite, i rifiuti smaltiti, i pazienti curati senza file d'attesa interminabili, gli studenti devono avere una formazione invidiabile nel resto del mondo, gli uffici pubblici devono dare risposte rapide e cortesi... se tutto questo si realizza con il doppio dei dipendenti necessari, non credo sia un grosso problema, ma se con il triplo dei dipendenti necessari non si raggiungono degli standard appena accettabili, allora si che c'è qualcosa che non funziona! |
29-02-2008, 10.20.45 | #20 |
Ospite abituale
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Riferimento: Etica e società
la teoria bellissima del socialismo purtroppo non ha funzionato, non per il suo intento altissimo ma per gli uomini che lo hanno distrutto, risaputo e quindi inutile tornarci sopra, piuttosto non è che si voglia incensare il privato a scapito del pubblico, ma dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio, sempre ed a qualunque costo, il valore del sano contributo definito lavoro va onorato e rispettato sempre ed ovunque, non c'è un lavoratore pubblico più o meno degno di un qualsiasi artigiano, musicista o falegname, il problema è che se il falegname fa le porte storte in qualche mese si trova a vivere tra i barboni ed invece tanti troppi funzionari pubblici solo perchè hanno presentato una laurea all'atto dell'assunzione in troppi casi ricevono lauti stipendi per una vita di non lavoro, e chi paga? i soldi non basta stamparli bisogna crearli con l'economia, anche nei paesi socialisti, mio padre ha fatto per 45 anni il falegname avrà fatto in tutto forse due o tre mesi di malattia ed ha posseduto una bici sola, ed è morto fiero di se stesso, io ho vissuto sia nell'industrioa privata che nei grandi Enti di Stato, ed ho amici in tutti i settori, ma l'unica cosa che ci distingue non è l'etichetta pubblico o privato ma l'onesto e sano contributo che diamo a questa società per andare avanti.
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