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17-11-2007, 22.17.02 | #2 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 06-11-2007
Messaggi: 1
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Riferimento: De Amicitia
La tua analisi offre molti punti di riflessione,è impeccabile.
Solo che quando si tratta di sentimenti nn possiamo mettere in gioco la razionalità,o perlomeno renderla incontrastata, nn mi sto contraddicendo quando affermo l'esattezza e la logicità del tuo intervento, ma vorrei sottolineare che secondo il mio pensiero, ciò che dici è troppo elaborato, troppo scientifico e materialista. Se penso però a ciò che pensi, da un punto di vista teoretico e filosofico e spero sia così mi trovi concorde a pieno, molti filosofi hanno parlato di questo aspetto e spero tu stia affrontando un discorso puramente tecnico, trovandomi completamente daccordo con te. Tuttavia devo aggiungere, secondo me che l'affetto per un amico deve essere dettato dal disinteresse che esiste e deve esistere, perchè nell'Amicizia il disinteresse è come una cartina al torna sole, sai che devi aiutare l'amico e basta nn ti poni perchè o per come ma lo fai e basta, senza dubbi. Poi è chiaro che porta piacere aiutare l'amico, in cui ritroviamo in esso un aspetto puramente ludico, di piacere ma quello è conseguenze,per che la sua felicità diventa la nostra. Aiutare un amico è dettato dal disenteresse, da un amore in senso lato a prescindere dal interesse, il tuo ragionamento diventa pericoloso, perchè se il disinteresse nn è presente, dio ci scampi e liberi da chiamare AMICIZIA un rapporto del genere. Ci tengo a sottolineare che è sicuramente vero che inevitabilmente l'amicizia può creare dei vantaggi, tuttavia quelli devono venire dopo, nn devono essere già scontati e preordinati ma casuali, altrimenti il sentimento alto che è, si riduce ad uno squallore ed a una volgarità. Spero vivamente di nn aver frainteso il tuo intervento, visto che ho affrontato la questione da un punto di vista filosofico, come penso anche tu abbia fatto,ma anche da un altro punto di interpretazione rendendo più completa la mia idea. Saluti Phantom |
18-11-2007, 23.21.58 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: De Amicitia
Citazione:
Concordo pienamente con il tuo intervento. Vorrei solo aggiungere che l'aiuto che noi offriamo deve o dovrebbe essere sempre privo di sacrificio. Ovvero ....fare questo non mi costa nessuna fatica, anzi è un piacere grande per me esserti di aiuto... Fatto quel che si voleva fare sarebbe bello anche dimenticarsene. Se invece quel che diamo o facciamo è un "sacrificio" o ha un costo troppo alto per passare inosservato agli altri ma principalmente a noi stessi allora scatta inevitabilmente il meccanismo dare-avere. Si creano oblighi e doveri, e si richiede un ricordare, un non dimenticare che per te ho fatto questo e quello. Allora l'amicizia può facilmente vacillare e diventare sfruttamento. L'amore non si paga se non con amore, se quel che faccio mi costa troppa fatica sarebbe meglio non farlo perchè forse l'amico potrebbe non apprezzare a sufficienza il mio gesto ed io comincerei a provare risentimento perchè per quel "in nome dell'amicizia" mi sono sentito costretto a fare più di quanto avrei voluto o potuto. Quando togli un frutto da un albero stracarico l'albero è disposto a ringraziarti, ma se tu pretendi di avere l'unico frutto o tutti i frutti che l'albero possiede allora l'albero proverà risentimento e disgusto. |
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19-11-2007, 17.47.26 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 80
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Riferimento: De Amicitia
Citazione:
Beh il punto è proprio questo.. Vogliamo considerare il proprio piacere una forma di interesse o no? Tendenzialmente, quando si parla di amicizia, la risposta è no. Quindi quell'interesse che io ritengo tale diventa disinteresse e di conseguenza l'amicizia assume così tutti i suoi connotati positivi. Il fatto è che secondo me non si può non considerare il piacere come un interesse.. Ogni azione nostra a mio parere viene (nell'inconscio, sia chiaro) valutata come un bilancio. Se è in rosso, ovvero se ci perdiamo in piacere, non la si fa (ed è necessario, è sempre così!), se è in verde la facciamo.. |
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19-11-2007, 21.41.14 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-04-2007
Messaggi: 169
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Riferimento: De Amicitia
ciao!
La tua riflessione è molto originale,e devo dire che l'ho apprezzata.Si vede che ci hai pensato su tanto,e si comprende anche che non vuoi mettere un velo di negatività,ma soltanto curiosare tra le cause che ci portano a scegliere i nostri amici. Bè..io ti rispondo così:secondo te,potrebbe essere diversamente?Mi viene in mente la frase (a volte abusata): "per fare stare bene gli altri,devi prima stare bene con te stesso". Io credo molto in questa frase.Non è facile stare bene con se stessi,accettare le proprie caratteristiche e i propri difetti.Quindi..ben venga,ogni atto e ogni comportamento che sia volto semplicemente a..farci star bene! Si chiama sano egoismo.Se non mi sento equilibrata,se non mi adopero per formare una rete di contatti nella mia vita che mi faccia stare bene, sarà difficile che io sia una persona soddisfatta e serena. Io la penso così!QUindi ti dico:e per quale motivo dovrei avere degli amici,se da loro non traggo un benessere?E' ovvio che si ricade nell'egoismo..gli amici migliori sono quelli che ci fanno sentire bene ,a posto,che fanno bene alla nostra autostima. Il bello è che in genere l'effetto che un vero amico ha su di noi, l'abbiamo anche noi su di lui!Questa è la parte più bella dell'amicizia,il fatto che ognuno da e riceve.Ovviamente c'è interesse,ma io non ho nessun problema ad ammetterlo,è ovvio,è necessario,è indispensabile! Il fatto è che spesso col termine interesse si usa indicare un "interesse maligno",cioè quello di cercare di sfruttare le persone che si hanno intorno per scopi specifici (soldi,notorietà,favoreggiamen ti e favori,agevolazioni) e non interesse inteso come il semplice gusto di scambiarsi affetto stima e benessere senza un motivo ben specifico,semplicemente per passare al meglio il proprio tempo libero e per "sentirsi meglio". COsì anche per fidanzati,mariti,madri... l'amore che si dà,ci si aspetta che ci dia soddisfazione, io non mi sorprenderei così tanto! Ti immagini un gruppo di amici che parlano di cose che non ci interessano,che ci mettono tristezza e che ci fanno sentire inadeguati?? Io non me lo voglio neanche immaginare!! |
23-11-2007, 21.15.46 | #7 |
Moderatore
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
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Riferimento: De Amicitia
Ciao.Cito Enesto Galli Della Loggia che a suo volta cita e commenta Wilde(Corriere-24.06.07)."Quando Narciso morì,lo stagno del suo piacere si mutò da coppa di acque dolci in coppa di lacrime salate,e le Oreadi vennero piangendo dai boschi per cantare allo stagno e consolarlo."-Ma era bello Narciso?"- chiese lo stagno."-Chi potrebbe saperlo meglio di te?-risposero le Oreadi."Ci ignorava sempre ma a te ti cercava sempre e si sdraiava sulle tue sponde e ti guardava,e nello specchio delle tue acque rispecchiava la sua bellezza"E lo stagno rispose:Ma io amavo Narciso perchè,quando si sdraiava sulle mie sponde e mi guardava,nello specchio dei suoi occhi io vedevo rispecchiata la mia bellezza" Ovvero come in poche battute possa riassumersi l'ambiguità inevitabile e misteriosa che sta in tutti i rapporti umani,l'uso che ognuni fa sempre dell'altro,quasi sempre a sua insaputa, e alla fine la disperanta incertezza dei rispettivi punti di vista.
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24-11-2007, 15.11.25 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 80
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Riferimento: De Amicitia
Ma aldilà che io penso sia evidenza quello che io sostengo, non è strano e significativo che questa situazione per la stragande maggioranza dei casi non sia avvertita? Non è strano che la gente non se ne accorga e non appena lo si fa notare si mette immediatamente sulla difensiva? Perchè non accettarlo come dato di fatto?
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24-11-2007, 19.00.43 | #9 |
Moderatore
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
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Riferimento: De Amicitia
La domanda che poni è molto interessante.Non ho la presunzione di dare una risposta definitiva,però mi ci voglio cimentare.Credo tutti siano d'accordo nell'affermare che la ricerca dell' Uomo(al dì la di ogni appartenenza religiosa)sia il raggiungimento della felicità.I rapporti umani, come quelli basati sull'amicizia costituiscono un aspetto necessario per avere se non la felicità,(termine un pò abusato e astratto)almeno quella serenità che risultà indispensbile ai fini di una crescita soddisfacente.Ho usato il termine "fini" inconsapevolmente.Ovvero io nel mio "inconscio" ho considerato che la mia (la nostra) serenità sia strettamente subordinata alla presenza di altre persone.Frequentiamo infatti determinate persone piuttosto che altre perchè alcune ci fanno sentire meglio rispetto alle altre.In ogni caso il criterio usato è quello della nostra serenità.Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che sia naturale frequentare solo chi trovaimo gradevole.Chi sostiene questo deve però riconoscere che la scelta degli amici non risulta allora priva di considerazioni "opportunistiche".Secondo me l'errore consiste nel considerare l'essere umano una sorta di figura idealizzata in quanto creatura(nel senso di creato)divina.Tu ti chiedi perchè questa situazione non venga affrontata e riconosciuta apertamente dalle persone.Io penso che la grande maggioranza ne sia consapevole ma rimanga restia a riconoscerla perchè meterebbe in risalto una parte poco nobile della natura umana.Pensate inoltre a tutte quelle volte che dicendo una cosa a qualcuno intendevate il suo contrario.Io la chiamo ipocrisia,ma non voglio darne un giudizio morale totalmente negativo in quanto fa parte del nostro modo d'essere.L' importante esserne coscienti ed accettarla invece che far finta che non esista o che appartiene solamente agli altri.
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25-11-2007, 11.46.44 | #10 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: De Amicitia
Citazione:
quante amicizie che vanno e che vengono..passano al setaccio del tempo ed alcune rimangono per poco,altre ancora molti anni,per alcuni fortunati anche tutta una vita..quest'ultimi che pur esistono e forse manco poco,che tipo di interesse puo aver mai suscitato per rimanervi legati cosi a lungo?...sicuramente un interesse molto profondo,difficilmente catalogabile.. e che dire di quel tipo di amicizia che dopo moltissimo tempo che non ci si vede ma all'occasione del ritrovamento sembra come se riprendesse dallo stesso momento del passato distacco? |
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