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08-10-2007, 15.38.56 | #12 | |
Ospite
Data registrazione: 24-08-2007
Messaggi: 15
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Riferimento: Matrimonio in "Articulo Mortis"
Citazione:
Se un uomo e una donna non sono andati da un prete o da un ufficiale di stato civile e stanno insieme e hanno 3 figli significa che non hanno voluto contrarre matrimonio. Che il matrimono sia religioso e non civile dipende dal fatto che i matrimoni civili non sono possibili se uno degli sposi è incapace, mentre per la chiesa cattolica si può sposare a forza un incapace. Ecco perché questo matrimonio forzato è stato celebrato da un prete. Non si può approfittare dello stato di incapacità di una persona per farlo sposare a forza. Alla chiesa di Roma invece interessa che le coppie di fatto non abbiano diritti, perché in questo modo induce le coppie a sposarsi, per avere quei diritti non riconosciuti dalla legge. E infatti questo matrimonio forzato di un incapace è stato necessitato proprio dalla mancanza di tutela delle coppie di fatto. |
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08-10-2007, 17.29.29 | #13 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Art. 120 codice civile
Citazione:
Art. 120. Incapacità di intendere o di volere. Il matrimonio può essere impugnato da quello dei coniugi che, quantunque non interdetto, provi di essere stato incapace di intendere o di volere, per qualunque causa, anche transitoria, al momento della celebrazione del matrimonio. L'azione non può essere proposta se vi è stata coabitazione per un anno dopo che il coniuge incapace ha recuperato la pienezza delle facoltà mentali. Questa è la legge italiana, che vale anche per i matrimoni contratti con rito concordatario. Il che, tradotto, significa che se il povero D’Auria fosse miracolosamente vissuto e fosse tornato a intendere e volere, ben avrebbe potuto decidere di annullare un matrimonio da lui non voluto. Credo che, tutto sommato, la stessa vedova avrebbe preferito il verificarsi di questa circostanza. Nessuno viene costretto a fare niente, sono stati sentiti TESTIMONI che hanno giurato di essere a conoscenza dell’intenzione dei due di sposarsi, prima di procedere. Poi, sui motivi, o sul se chi ha giurato davanti a Dio abbia asserito il falso, io non posso saperlo e neppure tu. Parlo di MISERICORDIA proprio perché trovo che chi ha già tre figli e non ha voluto trovare l’occasione di sposarsi, per me, forse, non avrebbe dovuto trovare la “strada di comodo”… ma la “strada di comodo” è fornita da chi mette sopra tutto l’amore, la carità e l’accoglienza. E’ così, piaccia o meno. E sinceramente non credo che dinanzi alla morte così violenta del padre dei miei figli avrei contratto matrimonio per una pensione. Credo l’avrei fatto come ultimo gesto d’amore… ma queste sono opinioni. La cosa grave, che si capisce leggendo quanto scrivi, è che a tuo dire i PACS vincolerebbero anche senza consenso: assurdo logico. Vorresti una legge che impone degli effetti forzati derivanti da uno stato di fatto, ovvero la convivenza tra due persone? Perché, ripeto, o c’è il consenso (mettere la firma nel registro delle unioni civili non è poi così diverso da dire sì dinanzi ad un ufficiale) oppure, paradossalmente, ogni privato cittadino che si trovasse a voler “ospitare” a casa propria per un periodo + o – lungo di tempo (per compagnia o per sesso), un altro privato cittadino, potrebbe trovarsi a 1) giustificare la cessazione dell’ospitalità; 2) vedergli corrispondere parte del patrimonio in caso di morte; 3) vedere lo Stato gravato dal pagamento di pensioni di reversibilità assolutamente ingiustificate; 4) cosa più grave mettere in mano di questa persona la propria intera vita (perché in caso di incapacità… decide il coniuge, ergo deciderebbe il convivente). Ora, giacché viviamo in un mondo fatto di promiscuità, mi pare evidente che il fatto di convivere – di per sé – non implichi proprio un bel niente. L’espressione di un consenso tra adulti eterosessuali alla convivenza e all’acquisizione dei diritti (E ALL’ASSUNZIONE DI OBBLIGHI) si chiama MATRIMONIO, ed esiste già anche in forma non religiosa. L’unica cosa che manca è la tutela di chi convive con persone del proprio sesso, questo è il problema esistente, su cui si può accettare o meno un confronto… il resto sono chiacchiere. |
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