ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
03-09-2007, 11.49.06 | #3 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
|
Riferimento: Nelle società moderne predomina l'egoismo?
Citazione:
No, molto di più. L'egoismo è la base del sistema economico capitalistico. Se nella nostra società, in cui vige un mercato libero e una concorrenza spietata, nessuno pensasse più solo a se stesso, il sistema crollerebbe di botto sotto i nostri occhi. (Si pensi ad un mondo senza più proprietà private, senza che uno voglia essere o si creda migliore o superiore all'altro, un mondo in cui prima arriva il nostro prossimo con le sue esigenze e poi solo in seguito noi). Ma già Adam Smith diceva che se ogni singola persona avesse pensato solo a se stessa, allora tutti ne avrebbero alla fin fine giovato - la società nel suo insieme. Una credenza magari discutibile, ma ancora oggi in vigore. Risultato? Mi pare assurdo pensare ad esempio che nonostante ci siano i mezzi e le possibilità per sfamare tutti su questa terra, un numero enorme di persone patisce ancora la fame sotto gli occhi di tutti, eppure nessuno fa niente. Perché? Ognuno pensi a se stesso, e se uno è povero o disoccupato, è perché lui stesso l'ha voluto (questa è la credenza in ambito neo-classico, cioè che il mercato libero in realtà è in grado di soddisfare tutti, e che se uno non sta al gioco e si ritrova disoccupato, o povero, o quant'altro ancora, è per sua spontanea volontà, insomma per colpa sua. Ridicolo, ma quanti la pensano esattamente allo stesso modo? Tanti, troppi... Se in Africa sono arretrati, è per per colpa loro, no? Cosa centriamo noi? [Non è questo che si pensa? Sì, è questo ]). |
|
03-09-2007, 13.28.21 | #5 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
|
Riferimento: Nelle società moderne predomina l'egoismo?
Citazione:
..noi siamo su un treno che va a 800 all'ora,che per la sua dinamica interna deve continuamente aumentare la velocita,non c'e il macchinista o se ce' i comandi gli sono sfuggiti di mano da tempo e il convoglio va per conto suo. sul treno ce' chi e'seduto su comode poltrone,anche se sballottato e frastornato dalla velocita,e' pure lui in preda a un inqiueto malessere(perche questo modello di sviluppo e' riuscito nell'impresa di far star male anche chi sta bene),chi in seconda classe,chi sulle panche,chi sugli strapuntini,chi sta nei corridoi,chi nei cessi,chi mezzo fuori dai finestrini mentre molti rotolano giu per la scarpata fra l'indifferenza generale. per cui ha ancora un senso cercare una piu equa sistemazione dei viaggiatori..ma le domande di fondo sono: dove sta andando il treno? qual'e il rapporto fra i viaggiatori e il meccanismo che li sta portando? e possono i viaggiatori,decidere quale deve essere la velocita e la meta o e' il treno,la cui via e' segnata dalle rotaie su cui e' stato messo a decidere per loro?...... ....andare avanti questa e' la parola d'ordine delle oligarchie planetarie-verso un futuro orgiastico,sempre additato come a portata di mano,che arretra costantemente davanti a noi con la stessa inesorabilita dell'orizzonte davanti a chi abbia la pretesa di raggiungerlo "indietro non si torna" dicono alcuni (chissa perche?-aggiungo io-) urlano i fanatici della industrial-democrazia,feroci e ilari mentre stanno segando,con un ottimismo la cui ottusita e' pari solo al loro attivismo,il ramo dell'albero su cui sono seduti..ma siamo seduti accanto a loro,sullo stesso ramo o per tornare alla metafora del treno,sullo stesso vagone,il frastuono infernale copre e disperde ogni voce di dissenso,se mai qualcuno volesse ascoltarla e non possiamo far altro che osservare,testimoni e vittime impotenti,il convoglio che perde i pezzi insieme al suo carico umano,mentre la sua lucente locomotiva,lanciata a tutta velocita,assomiglia sempre piu a un missile programmato per autodistruggersi.. sudditi - massimo fini |
|
03-09-2007, 14.34.15 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
|
Riferimento: Nelle società moderne predomina l'egoismo?
Citazione:
Assolutamente. Gli esseri viventi sono egoisti per natura, e per fortuna, altrimenti non sarebbero sopravvissuti. L'altruismo arriva ad allargarsi al resto della famiglia, quando va bene agli amici, non di più. |
|
04-09-2007, 13.52.22 | #7 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
|
Riferimento: Nelle società moderne predomina l'egoismo?
Citazione:
Certo che se ognuno di noi non fosse egoista, non penserebbe solo al proprio tornaconto. Ma in fondo, la moralità - nella società contemporanea - richiede IO forti e costruzioni di identità sempre più individuali, all'interno però di un contesto sempre più flessibile e sovrappopolato di stimoli. All'apparenza può sembrare un paradosso ma noi siamo chiamati continuamente a scegliere tra una serie di opportunità sempre più vasta e la nostra identità dipende dalle scelte che compiamo. La società dei consumi ci pone dinnanzi a scelte che ci conformano come consumatore ad un insieme di altri consumatori. In questo senso, la formazione di un'identità forte e individuale diviene sempre più difficile: il problema nella società di massa è la mancanza di un io forte sostituito dall'io regressivo, cioè l'io di massa. La società dei consumi non è strutturata per favorire la formazione di un IO forte: riducendo infatti, le scelte di vita ai consumi, possiamo anche credere di compiere un percorso del tutto personale, in realtà compiamo scelte che ci uniformano. Credo che una delle maggiori sfide dell'individuo contemporaneo sia la costruzione della sua identità e le scelte che essa comporta, scelte che sono affidate al singolo tra le sirene del mercato e dei consumi. E questo potrebbe o dovrebbe essere allo stesso tempo un grande privilegio dell'uomo: sviluppare una reale maturazione attraverso la consapevolezza di un sistema di valori morali che non sia adesione a norme esterne, ma una scelta autonoma di criteri d'azione. Ciao a tutti |
|
05-09-2007, 08.32.42 | #8 | ||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
|
Riferimento: Nelle società moderne predomina l'egoismo?
Patri15
Citazione:
Citazione:
Non posso far altro che condividere le vostre opinioni, unendomi a voi nella speranza che vi sia un cambio di tendenza, sopratutto per i nostri giovani a cui hanno rubato il futuro. |
||
05-09-2007, 08.44.53 | #9 | ||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
|
Riferimento: Nelle società moderne predomina l'egoismo?
dodoshady
Citazione:
Citazione:
Non vi è dubbio che inizialmente l'uomo ha esercitato con maggior forza l'istinto della sopravvivenza, ma da quel momento sono passati qualche migliaio di anni, casomai non ve ne foste accorti. Ma anche restando a quell'epoca, abbiamo l'esempio dei villaggi dove si viveva tutti per uno e uno per tutti, proprio perché il concetto di difesa e di sopravvivenza si era spostato dal singolo uomo a tutto il villaggio. Perlomeno mi sembra di ricordare un qualcosa di simile pensando a quei tempi. Senza contare che la solidarietà del dare e avere, esistente in natura -Simbiosi. = convivenza, applicata anche dall'uomo, con l'avvento delle religioni è stata leggermente modificata, solo per avere un ritorno morale; ma sembra che di tutti questi cambiamenti non ve ne siete accorti...ma dove eravate?? |
||
05-09-2007, 11.37.55 | #10 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
|
Riferimento: Nelle società moderne predomina l'egoismo?
Citazione:
Allora Katerpillar, provo a spiegarti come la penso io a questo proposito: La solidarietà non è altro che capacità di attenzione. In particolare è quell’atto di attenzione capace di riconoscere l’assoluta dignità dell’altro, la sua umanità. Faccio riferimento, senza bisogno di essere credente, alla parabola del Buon Samaritano: Nel corpo inerme del malcapitato trovato ai margini della strada, lo sguardo del samaritano coglie tutta la densità e lo spessore di un essere umano, un essere umano come lui. E’ da lì che viene il gesto della solidarietà, che, in definitiva, non è che un atto di giustizia, cioè il rendere di nuovo all’altro secondo quanto gli è dovuto, poiché la sua stessa dignità lo richiede. Se il gesto della carità corrisponde secondo giustizia alla dignità dell’altro, allora il motivo della carità non può essere altro che l' Altro stesso. Soccorriamo l'altro perché egli ha già in sé tutto il valore necessario, e questo va recuperato con un atto d’amore. Scriveva la grande Simone Weil: " nessuno di noi mangia per Dio, ma perché ha fame, altrettanto noi non dobbiamo dar da mangiare all’altro per Dio o perché apparteniamo a un determinato movimento, ma perché l’altro ha fame. Altrimenti anche la carità rischia di diventare una ideologia… " Cosa ne pensi? Siamo davvero rimasti così indietro? Con simpatia |
|