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09-09-2007, 15.49.14 | #7 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Italia: assenza di una legge penale sul Mobbing
Citazione:
Solo e nient’altro che una riflessione, per non sentirmi di nuovo bacchettare: «Se non sei esperto, che intervieni a fare?». Leggo il tuo pregevole scritto e mi pongo il dubbio (i periodi che ho quotato): Ma qui, per giudicare un caso di “mobbing” non c’è bisogno di un giudice, ma di un professionista laureato in medicina e specializzato in psichiatria e psicologia! Solo lui infatti potrà sottoscrivere che i “danneggiamenti alla personalità” siano dovuti a certe cause, e così per la “diminuita autostima” eccetera eccetera. Un magistrato, vivaddio, opera su concetti concreti, su “fatti obiettivi” che si sono verificati, che sono riscontrabili e che sono esattamente descritti nella legge!... Ed in base a precisi elementi verificabili da chiunque deciderà se l’omicidio è stato “preterintenzionale” o “volontario”, se il furto “con scasso” o “di destrezza” e dovrà rendere conto della sua decisione codici e definizioni alla mano! E questo non mi sembra esista in un delitto di “mobbing”. E me ne dà conferma l’altro tuo periodo che ho quotato, dove tu parli di un “pensiero ossessivo di cui liberarsi” e non di un “fatto da denunciare! E’ possibile, mi chiedo, che si stia confondendo fra arte e scienza? Perché l’artista fa “tendenza” ed è giusto che la faccia, ma guai a trasformare l’intuizione in legge! Grazie |
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09-09-2007, 19.40.16 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Italia: assenza di una legge penale sul Mobbing
Citazione:
purtroppo ho avuto modo di assistere ad un caso simile, un personaggio di sinistra che umiliava in modo immorale e schifoso un suo superiore solo perchè spalleggiato da forti poteri di sinistra. Per questo io non voterò più nessuno fino a che non cambi qualcosa. Mi sono vergognata tanto, ANCHE con il mio voto stava facendo quella cosa ignobile. Il vero guaio è che non esiste lavoro sicuro, possibilità di scelta del lavoro. Se non ci fossero raccomandazioni di nessun genere, ma solo la meritocrazia e possibilità di cambiare lavoro quando si vuole non sarebbe così come avviene oggi. Non credo in alcun modo che manchino le risorse, solo che le risorse sono in mano di pochi. Casini ha violentemente criticato Grillo per aver "offeso" Biagi. Ma quel poveretto credo che si stia rivoltando nella tomba senza trovare pace. Il danno che è stato fatto con il suo contributo è stato troppo grande. Pace ai morti, ma i danni fatti non possono essere dimenticati. L'instabilità ed insicurezza ad altissimi livelli, questa la sua eredità. Ovviamente è più colpevole chi ha messo in atto un simile modello di sfruttamento, ma se Nobel fu talmente scosso dall'uso che si poteva fare della dinamite creando il Nobel, Biagi, se fosse stato in vita, come avrebbe fatto ad istituire un altro premio chiamandolo "premio Biagi"? Quando riusciremo a toccare il fondo e a tentare di risalire? Il mobbing c'è per tante ragioni, ma non è con la semplice penalizzazione che si risolve il problema. I danni fisici, psicologici, economici difficilmente possono essere dimenticati. E troppe volte è difficile da dimostrare. Meritocrazia e sicurezza lavorativa con possibilità di mobilità ecco una possibile soluzione preventiva. Spero tanto che il povero Biagi preghi Dio di porre rimedio ai suoi errori. |
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09-09-2007, 22.01.16 | #9 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Italia: assenza di una legge penale sul Mobbing
Citazione:
Eccomi pronto al tuo invito, amica Patri15. Io non sono più nel mondo del lavoro e quindi (forse?) non faccio più testo. Ma se ci fossi mi piacerebbe che si condannasse e punisse severamente il mobbing. Nell'interesse della persona umana, della sua dignità, della morale pubblica e privata..., e negli interessi dell'azienda. Pregiudizialmente quindi: - Che si definisse bene che cos'è il "mobbing" - Che si stabilissero quali siano azioni ed atteggiamenti sconvenienti (vessazioni, angherie, persecuzione (sul posto di lavoro), o anche ostracizzazione [fonte Wikipedia]) per distinguerli da altri da individuare come semplici, leciti e corretti incitamenti ad una maggior efficienza e produttività. - Che si indicassero pene, modi, tempi e competenze da adottare in difesa del lavoratore vessato. Perché vedi, amica mia, la mia esperienza mi insegna che a fronte di una moltitudine di lavoratori onesti, coscienziosi, probi ed in buona fede, ce ne è una sparuta minoranza che invece è in mala fede, approfittatrice, malversatrice e ladra... E come sanno tutti, è la mela marcia a guastare il paniere e non il paniere buono a salvare la marcia! Ed agli imprenditori... dà fastidio proprio quella marcia!... e quelle che subiscono il contagio! |
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10-09-2007, 08.26.40 | #10 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 02-02-2004
Messaggi: 154
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Riferimento: Italia: assenza di una legge penale sul Mobbing
Che si subisce mobbing,o vessazioni da parte di un altro dipendente come te...è terribilmente difficile da dimostrare.
Anzitutto l'azienda ha quasi sempre uno strano attegiamento...cerca di liberarsi non da chi lo fa il mobbing,ma da chi lo subisce. Mia figlia era stata presa di mira da un dipendente più anziana...e lei gli disse chiaro e tondo,che le tue avance non erano graditi...tra parentesi il tizio poteva essere suo padre....era sposato e nonno(pazzie di vecchiaia??).Questo le fece trovare chiodi infilzati nelle gomme dalla macchina(era un falegname,mia figlia lavorava in un mobilificio). Poi lei faceva l'arredatrice,e aveva una bottiglia d'acqua dove beveva,perchè era sempre in giro per il mobilificio,e non voleva andare in cerca di un bicchiere d'acqua.Il tizio in questione sputo nella bottiglia.Nel suo armadio personale,le fece trovare la divisa lavorativa inzuppata di inchiostro.Per non parlare della difficoltà che lei aveva,quando doveva prendere obbligatoriamente l'ascensore,perchè spostava mobili o oggetti.Sempre pronto lui,per infilarsi nell'ascensore.E lei non sempre trovava qualcuno che la poteva accompagnare,per proteggerla. C'era anche che lei veniva subito dopo di lui,ad aprire il mobilifici,gli commessi venivano 30 minuti dopo. La legge dice(secondo il sindacalista)che il datore del lavoro è responsabile verso i suoi dipendenti.Lei andava sempre a reclamare,unico cambiamento possibile,era la possibilità di entrare insieme ai commessi...non più 30 minuti prima. Ma a forza di andare a reclamare,lei era malvista...eppure non era colpa sua. Ma lei era una donna...e sopravive la mentalità radicata in questi ambienti maschilistici,che la donna è preda e il maschio cacciatore!!! Finche mio marito con un amico,andarono a parlare col tizio...ma non si potevano permettere molto,perchè il mobilificio è un locale pubblico,e il tizio era in retrobottega...sul luogo di lavoro. Ma non cambiò nulla...il tizio era troppo invaghito(in maniera "malata" però)di lei. L'azienda allora cercò tramite un nuovo responsabile del personale di renderla la vità impossibile,con delle pretese assurde...in modo che lei si licenzava. Ma noi le dicevamo "Tieni duro,che se non ti voglio più,loro ti devono licenzare"!! Poi dopo 1 anno e mezzo.la ditta chiuse "di facciata".Perchè era una società di 2 sorelle +1 fratello.Per questioni fiscali,la ditta passò dal fratello alla sorella...tutti gli dipendenti vennerò di nuovo assunti,meno mia figlia. Ecco come la legge è sempre dalla parte del più forte.Fare causa,i soldi non c'erano,e mia figlia aveva persa la sua autostima.era psicologicamente a terra. Ma dopo tanta forza di volontà,oggi(dopo 5 anni)si è brevettata istruttrice di nuoto 1°-2° livello,bagnina di salvamento,istruttrice di acquaspin/gym,e sta per diventare capovasca della piscina. Ma aveva dietro di se,una famiglia unita,e una grande volontà di uscirne. Sono orgogliosa di lei. |