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05-09-2007, 11.20.05 | #12 |
Ospite
Data registrazione: 10-08-2007
Messaggi: 16
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Riferimento: Gli italiani in viaggio
Talvolta mi vergogno anch'io nel vedere di un altro fiammingo all'estero, mi sembra un fenomeno universale che dipende della personalità di qualcuno.
Sono stato qualche volta nel Marocco, un paese stupendo ma molto diverso se sei abituato dell'Europa. Tanti fiamminghi (ed europeani in genere) non sanno comportarsi bene in un modo socialmente corretto. 1. Un fiammingo mi disse nel Marocco che tutto sia démodé. Perché? Quel paese non è così ricco che nostri paesi dell'UE (15). 2. Lo stesso fiammingo vedeva il mercato tradizionale a Marrakech e ognuno vedeva che ci regna la povertà. Non era possibile di capire perché 'quelli marrochini al mercato fanno affari, secondo lui. 3. Tornato all'albergo aveva bisogno di una birra. Non mi sembra socialmente corretto die bere alcol in un paese musulmano, è solo una provocazione. 4. La cucina non si piaceva: se non si vuole scoprire una cucina straniera, si deve rimanere a casa, secondo me. 5. Rifiutarsi di regalare un po di soldi ai bambini elemosinanti mi sembrava lo sport dei turisti. Europeani che vanno nel Marocco sono ricchi, possono ragalare qualcosa. Regalare un dirham al bambino significa regalare 10 centesimi, è poco. Ma il bambino puo comprare un pane con questi soldi. La solidarietà non c'era... Troppo caldo, troppo sporco, troppo pericoloso... rimanere nell'albergo ubriancandosi con la birra, cocktail, wodka e tequila si sembrava più interessante. Questo esempio è la verità di una persona, ma c'erano tantissimi così. Però tutti non erano così, ovviamente. |
06-09-2007, 09.00.39 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Gli italiani in viaggio
credo si tratti di contagio civile o incivile.
Sono stata in Svizzera e lì è normale la convivenza civile. Il rispetto dell'altro, la cortesia, in poche parole una "buona educazione" per intenderci. A cominciare dal traffico per finire davanti ad un qualsiasi sportello. Dalle mie parti, purtroppo il senso di civiltà va a farsi benedire. Il traffico è una costante corsa all'indipendenza, all'uso squisitamente personale di ciò che è pubblico. I commenti umilianti e la villania non è cosa rara anche tra italiani e italiani. Il guaio è che la maggioranza in genere vince, o anche una minoranza molto rumorosa in genere si fa notare. Alcuni anni fa in Germania vararano una legge che imponeva agli automobilisti di fermarsi sempre per dare la precedenza ai pedoni. Fu fatta semplicemente per ratificare un comportamento ormai consolidato. A Lucerna (Svizzera) è capitato proprio a me: guardavamo le vetrine lungo una strada super trafficata a scorrimento veloce, senza accorgermene i miei figli, allora ragazzini, si fermarono sul ciglio del marciappiedi. Con mio sommo stupore ed imbarazzo vidi che l'auto che procedeva a forte velocità si fermò per farli passare, e non c'erano strisce pedonali! Mio fratello che è in Svizzera da moltissimi anni mi disse che era normale, che tutte le auto si fermano quando vedono un pedone fermo che sembra voler attraversale la strada anche se non c'era nessuna legge ad imporlo. Qui da noi se non si presta attenzione ti mettono sotto anche sulle striscie pedonali. la civiltà si crea diventando civili. Non lasciarsi mai contagiare da comportamenti che rendono la società disgustosa e pericolosa. |