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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
13-06-2007, 09.22.10 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
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Riferimento: un mondo che non va
Citazione:
io da italiano provo vergogna sapendo che il mio paese è alleato con il paese più ricco e più egoista del mondo,che sono gli Usa.Provo vergogna sapendo che per comprarci i nostri vizi facciamo morire miliardi di persone di fame...compriamo cose inutili,ormai la gente occidentale non sa più come spendere i soldi da quanti ce ne abbiamo,mentre dall'altra parte del mondo basta un pezzo di pane per far felici molti bambini. |
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13-06-2007, 09.27.39 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-02-2007
Messaggi: 96
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Riferimento: un mondo che non va
Sembrerebbe che la storia si ripeta continuamente (cicli storici di Gb. Vico) cambiano i nomi....
.....Rachele piange i suoi figli, e rifiuta d'essere consolata... Una strage per un potere...solo minacciato! Ma la drammaticità credo sia nella frase "...e rifiuta d'essere consolata..." Non c'è via d'uscita per cui piangiamo, irritiamo, imprechiamo ma non succede nulla.... è naturale che rifiutiamo di essere consolati! Proprio nessuno spiraglio di speranza? La resa è un fallimento! Eppure una minuscola parte di lievito è capace di far lievitare un'enorme quantità di pasta....non siamo capaci neppure di essere un po' di lievito? Tutti sicuri? |
13-06-2007, 18.28.41 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Riferimento: un mondo che non va
La mia mamma, a 88 anni si è messa d'improvviso a fare profezie. Ha profetizzato per esempio che questo sarà il penultimo papa. L'ultima è che sì, i nostri figli avranno la vita dura, ma che i figli dei nostri figli vedranno un mondo migliore.
Non ho assolutamente idea da dove prenda queste verità rivelate (forse da quella libertà di esprimere le proprie fantasie propria dei vecchi) ma ho tanta, tanta voglia di crederci. alla mia mamma |
14-06-2007, 11.57.42 | #6 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: un mondo che non va
Guido
Citazione:
Sempre nel forum di cultura e società (pag. 2), avevo proposto di andarci a riprendere la nostra dignità, scrivendo delle lettere alle massime autorità dello stato e della chiesa, per fargli sentire che ci siamo anche noi cittadini, cui dovrebbero arrivare i benefici delle leggi da loro promanate. Per dare l'esempio, visto le continue lamentele che possiamo leggere tutti i giorni, ho scritto io, per primo, una lettera al presidente della repubblica Giorgio Napolitano, promettendo di spedirla se altri avrebbero seguito il mio esempio; ebbene: solo Patri15, una donna con gli attributi al posto giusto mi ha seguito, poi il silenzio assoluto. In compenso continuiamo a lamentarci, a parlare di ultime speranze, di lievito ecc./ lievito che mi ha fatto ricordare l'atteggiamento della vecchia che voleva parlare con l'Imperatore Adriano, che stava nella sua tenda da guerra. Al diniego di riceverla da parte di Adriano, perché affermava di non avere tempo, la vecchia da fuori la tenda gli gridò "Se tu non hai tempo per parlare con me non hai tempo nemmeno per fare l'Imperatore". Ecco! Questo è il lievito che serve, prendiamo tutti esempio dalla vecchia di Adriano (Episodio riportato nelle memorie di Adriano). In ogni modo questa è la lettera che avevo scritto per il presidente della Repubblica che, se si faranno avanti altri convinti, si fa sempre in tempo a spedirla, magari insieme ad altre lettere inviate ai presidenti della camera del senato e al papa. Attendo fiducioso che arrivi molto Lievito. Lettera aperta al Presidente della Repubblica Italiana
Mi perdonerà Sig. Presidente, se questa mia lettera non parte da un fatto specifico, ma segue un tema concreto d'attualità quotidiana. Mi perdonerà, ma spero comprenderà che arrivano momenti nei quali bisogna tirarsi su dalla massa inespressiva dei singoli fatti per cercare di placare un'ansia interna che credo sia avvertita da molte persone, anche se per un'antica abitudine alla buona educazione la ricaccia dentro per timore di esibire ciò che non andrebbe esibito. Leggiamo tutti molte analisi di quanto accade in politica, in economia ed anche nella sfera dei fenomeni culturali e spirituali. Spesso si tratta d'analisi pregevoli; a volte eccellenti. Quasi tutti concludono sconsolatamente con la costatazione di una decadenza o di una completa assenza dei Valori. Anche l'attuale papa, nelle sue omelie e qualche volta Lei, siete arrivati alla stessa conclusione: i vecchi valori sono crollati, i nuovi ancora non sono sorti, nel frattempo la gente vaga in uno spazio vuoto ed ha come sola regola l'istinto del proprio egoismo. Più o meno è ciò che tutti pensiamo. La domanda che le rivolgo parte da questa costatazione sulla quale sembra non vi sia dissenso ed è la seguente: i nuovi Valori non sono sorti; ma come dovrebbero sorgere? Speriamo forse che all'improvviso, calando dal cielo, un qualche nuovo Mosè venga a comunicarci le tavole di una nuova legge? Oppure nasceranno da milioni e milioni di comportamenti ripetuti, indotti, arrichiti e infine consolidati, come in una sintesi di cristallo, in quei famosi nuovi Valori dei quali tanto spesso si parla per lamentarne l'assenza? Ma i comportamenti che vediamo esser praticati nella vita quotidiana sono appunto improntati al più grezzo egoismo - sopratutto in politica - al più appariscente esibizionismo - sopratutto in politica - al disprezzo d'ogni principio di solidarietà e di moralità - sopratutto in politica, nel giornalismo, nelle professioni e perfino nei negozi di frutta & verdura e supermencati. Se dunque dovranno essere i comportamenti a "partorire" i nuovi Valori, essi nasceranno con le stimmate originarie del bene proprio e non già del bene comune? Saranno, in altre parole, Valori fuori della morale o addirittura contro la morale? Queste riflessioni mi si propongono spesso alla mente. Non ho trovato altra persona più appropriata di Lei cui trasferirle, giacchè tutta la sua vita è impastata di politica. Magari quella di una volta, piena di slanci, d'idealismo, ma anche piena di errori e d'imperdonabili ingenuità. Mi rendo conto di aver toccato problemi non adatti a un Presidente della Repubblica, per i suoi molteplici impegni di lavoro, ma lo sbando del popolo italiano, causato dal qualunquismo politico e clericalismo imperante, non per ultimo dall'ingresso dell'euro, che ha svalutato anche del 200% gli stipendi degli Italiani, è tale, che ho deciso con questa lettera, di venirmi a riprendere la dignità che avevo, quando anch'io, come Lei, seppur ragazzetto, lottavo ciecamente per cambiare e costruire questa Italia a favore delle classi meno abbienti; ed ho combattuto fino a quando, fino a quando non ho compreso che le classi meno abbienti erano soltanto una torcia per rischiarare il cammino degli egoisti, dei prepotenti che, solitamente, si annidavano e si annidano nella classe politica: a destra, a sinistra, al centro, in alto e in basso, fino al punto che oggi ai nostri figli, gli è venuta amancare l'Italia sotto i piedi. Cordiali saluti e auguri di buon lavoro, Sig. Presidente, e se questa lettera e le altre che la seguiranno a tutte le cariche dello stato e della chiesa non avranno nessun sentore, non importa: sara per un'altra volta Sig. Presidente. P.S per il forum: questa lettera verrà inviata al Presidente della Repubblica Italiana, con nome e cognome. Invito tutti i forumisti a fare altrettanto con tutti coloro che vorranno, con la gentilezza, se possibile, di pubblicarla prima in questo thread. Auguri e buon lavoro. Giancarlo. |
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14-06-2007, 19.31.25 | #7 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: un mondo che non va
Citazione:
Effettivamente, come hai già scritto tu, sono molto soddisfatta di questa iniziativa: purtroppo forse in tanti non se ne sono accorti o non erano interessati. Trovo che la lettera, così ben posta da Katerpillar, al Presidente della nostra Repubblica, sia un ottimo strumento di democrazia. Perché permettere che siano i politici a raccontarcela su e a parlare, parlare, mentre noi ci lamentiamo (eccome no?) senza però muovere un dito per difendere quel che resta di un discorso civile. Noi siamo autorizzati, come popolo, come cittadini, come individui a dialogare con il mondo politico. Non credo che Bush ci lascerebbe in pace, siamo una colonia americana - senza speranza, ma che almeno chi è convinto di governarci, sia di destra, sia di sinistra, abbia consapevolezza della nostra presenza fisica e della nostra intenzione di essere considerati esseri dignitosi, non un gregge belante che col silenzio accetta i giullari di corte. Ciao a tutti e ... scrivete anche voi!!! |
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14-06-2007, 22.58.38 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
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Riferimento: un mondo che non va
Citazione:
scusate,ma non avete ancora capito che noi facciamo siamo uno dei Paesi più potenti della terra?e come tutti i potenti della terra,rifiutiamo di vivere nella giustizia!i potenti della terra vogliono una sola cosa,il potere!a loro che gliene frega dei nostri problemi??loro pensano solo a trovare nuovi metodi per arricchirsi!a napolitano cosa gli interessa se in africa muoiono di fame??non ci prendiamo in giro per favore... |
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15-06-2007, 08.30.34 | #9 | ||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: un mondo che non va
dany83
Citazione:
Infatti non è stato affermato da nessuno che Il presidente Napolitano si deve preoccupare dei Bambini dell'Africa, ma di quelli italiani. Inoltre la mia è stata una proposta per far sentire la presenza di cittadini Incc..............ti, che non voglio svolgere il solo ruolo di spettatori inermi, allora, democraticamente, hanno solo due strade per apparire e dire la loro: il voto e la protesta. Quella da me proposta la ritengo una protesta efficace, perchè raggiunge direttamente gli interessati e gli fa sentire il nostro fiato sul collo. Proviamo a mandare migliaia di lettere, anche una al giorno, che potrebbero essere: anche lettere contenenti dei consigli o strategie da attuare. In tal senso porto un esempio: quando Martelli era ministro della giustizia (già allora si parlava del poliziotto di quartiere), gli consigliai di istituire il Giudice di quartiere, al posto del poliziotto, anche se li ritengo utili ambedue, perchè il primo dramma dell'Italia è la giustizia mancata, non applicata. E un popolo non andra molto lontano se non applica questo valore assoluto. Mentre da quello che leggo sul tuo post, caro dany83, non ci lasci soluzioni di sorta. Ovvero: una volta compreso quello che da te specificato: cosa dobbiamo fare??????? A te l'ardua sentenza. dany80 Citazione:
Caro dany83, prendo atto e mi fa piacere sapere che hai tanti soldi, e se per caso dovessero avanzarti mandali pure al sottoscritto, che sta passando un periodo di magra. In ogni caso, un pezzo di pane tutte le sere ed un piatto di minestra calda, se tu non ne sei al corrente, farebbero piacere anche a molti bambini e adulti italiani, sopratutto da quando è entrato in vigore il tanto decantato Euro. Anche in questo caso, oltre a provare vergogna per tutte le ricchezze che hai, cosa proponi per distribuirle anche ai meno abbienti???? Un caro saluto e auguri........Paperone. Giancarlo. PS. Non ti preoccupare, il tempo che ci vorrà per trovare una soluzione, quei tizi li tengo a bada io. Speriamo bene. |
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15-06-2007, 09.52.23 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Riferimento: un mondo che non va
Citazione:
Ciao. Io ho passato un periodo della mia vita a scrivere lettere aperte a persone che occupavano posti di potere e che mi illudevo che mi ascoltassero. Qualcuno lo ha fatto e mi ha perfino risposto con scherno "ho ascoltato il tuo grido". A un certo punto sono anche stata licenziata per motivi che non avevano niente a che vedere con la mia professionalità. Poi ho visto le persone a cui scrivevo cadere, una ad una, in seguito ad uno scandalo. Cadrà Bush, cadrà Putin come sono caduti altri prima di loro, ma il gioco del potere rimarrà intatto al suo posto. Ora credo molto di più ad una azione silenziosa, al creare, lontano dai riflettori, piccole realtà funzionanti. Qui, da lontano, ogni tanto sogno che i bei paesini sui cocuzzoli dei nostri Appennini tornino ad essere piccole realtà autogestite ed umane, ma deve accadere in silenzio, perché appena c'è risonanza di successo arriva qualche politico ad appropriarsene ed a stravolgere il lavoro iniziale. E questo ovunque. Beh! Insomma, questo è il mio pensiero di oggi. |
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