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11-04-2007, 10.40.15 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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Riferimento: Salvare un uomo di terra...
Vabbè?cosa?non capisco bene quando fai le domande?
Copio soltanto quello che mi sembra interessante da leggere..lascio a voi la libertà di leggere e di capire quello che desiderate capire. Le guerre si fanno anche con i discorsi...la COMUNICAZIONE ..in questo "dolce" mondo non esiste.. Mi interessa questo passaggio "salvare uomo di terra"...vorrei soltanto capire chi ci "fa girare la testa"... Gli amici sono diventati nemici e i nemici amici.. Desidero smascherare la Falsità..desidero fare capire ai Grandi che i piccoli ragionano con la testa e il cuore. noi siamo delle marionette davanti alla tv e i giornali..e davanti al computer cosa siamo? Quante cose strane succedono "nel prato del vicino".. Mentre lentamente il nostro prato sta ingiallendo.. as-tu compris le message Padulo? hai capito il messaggio? |
21-04-2007, 08.05.47 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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Riferimento: Salvare un uomo di terra...
«Chiuderemo gli ospedali»
Strada: Karzai deve liberare Hanefi e smentire le infamie Il prezzo della mancata liberazione di Rahmatullah Hanefi potrebbe essere alto per l'Afghanistan: se il suo operatore afghano resterà in carcere, l'ong di Gino Strada chiuderà i suoi ospedali. È la presidente Teresa Strada che, nel pomeriggio durante una manifestazione a Roma per la liberazione dell'uomo, spiega il percorso: «Se il governo di Karzai non smentisce le infamie su di noi venute dal responsabile dei servizi segreti e non libera Hanefi, chiuderemo gli ospedali. In questo caso l'Afghanistan perderà molto». Il tutto dovrebbe avvenire nel giro di due-tre settimane. «Per ora - ha proseguito - ancora stiamo accettando malati ma nei prossimi giorni saremo costretti a rifiutarli e a dimettere i pazienti. Gli afghani non sono in grado di dare assistenza di alto livello». Intanto da ieri, fino a quando ci sarà bisogno, in piazza Farnese, a Roma, una teca in plexiglas raccoglierà le chiavi, con tanto di benda bianca (quella della pace), di chi simbolicamente chiede la libertà per Hanefi. Circa duecento persone hanno partecipato alla manifestazione, "Una chiave per Rahmatullah". Fra questi, il vignettista Vauro, Michele Santoro, Amanda Sandrelli, Massimiliano Fuksas. Una presenza su tutte, inaspettata, è stata notata. Quella del giornalista Daniele Mastrogiacomo, rapito in Afghanistan, che insieme alla moglie, ha posto la sua chiave. «Sto male, sto male per Rahmat, sto male per Adjmal che è morto». Ha risposto ai colleghi. Emozionato, Mastrogiacomo ha ricordato l'uomo ora in carcere: «È la persona che mi è venuta a prendere nel profondo territorio afghano. È stata la prima mano amica che mi ha accolto, i primi occhi che ho visto sono stati i suoi, quelli verdi. È la persona a cui devo moltissimo, per il suo coraggio. Non sta a me giudicare, io lo giudico come persona e per me rappresenta moltissimo». Sulla presenza di Emergency in Afghanistan, già in mattinata, il vicepresidente Carlo Garbagnati, aveva detto che la chiusura degli ospedali appare ora l'ipotesi più probabile. La posizione ufficiale dell'ambasciata afghana in Italia di giovedì, a favore della ong, non ha prodotto risultati tangibili. «Sono solo parole di cortesia. Il ritorno del personale internazionale in Afghanistan avverrà solo dopo atti concreti. Siamo stati messi in stato di accusa e una ripresa delle attività non avviene in relazione a buone parole, peraltro non disinteressate, ma per fatti concreti, la liberazione di Rahmat» corriere com. 21.4.07 |