Anche io penso la medesima cosa, per tal motivo non mi piace andare al mare con una comitiva di amici, vanno per i soliti motivi, trascorrere la serata, di locale in locale, sballarsi, sbronzarsi, e soprattutto cercare di rimorchiare.
Tutto ciò poi in nome di una parola che è chiamata "divertimento". Comunque per me il divertimento non è ciò..

Tu come ti diverti?

Io al posto di andare a sballarmi il sabato sera, ubriacarmi o andare alla ricerca di sesso mi diverto di più andare al cinema, ma anche veder un bel dvd a casa, leggere, vedere, cartone animati, quelli per quanto a molti possano sembrare banali da bambini noto che tengono molto che hanno molto da insegnarci. La mia vacanza ideale è tipo culturale mi piace visitare nuovi luoghi, osservare paesaggi...
Comunque preferisco anche se devo andare a mangiare qualche pizza, oppure stare a casa di amici, anche se devo dire che non poche volte i fine settimana li trascorro a casa.

uffa ios o contro tendenza ogni sabato esco, mi diverto vedo amici mi sballo moderatamente e cerco di rimorchiare nn credo che questo faccia di me un cretino

C'è poco da divertirsi, in senso generale, ma anche nel particolare.

In senso generale, perchè tutti conduciamo una vita disperata (in senso lato, ma non troppo), e non vedere questa "disperazione" è impossibile.
Nel fondo di ogni cuore c'è l'intima sensazione della vacuità della nostra esistenza, dell'incertezza del futuro e della sicurezza della morte e della sofferenza.

Urca!
Toglietevi le manine da lì, che tanto lo sapete anche voi.

Nel particolare invece, soffriamo anche quando siamo felici, siamo solo distratti, ecco tutto.
Ogni cosa che da piacere crea dipendenza, ogni affetto-abbandono, ogni sogno-frustrazione.
E' il contrario dei diamanti di De Beers: niente è per sempre.
E inutile raccontarsela.

Quelli più simpatici (in senso etologico) sono quelli che hanno paura di sembrare sfigati.
Allora giù macchinoni, modelline ventenni al seguito, locali alla moda (siamo in lista please) mentre gli altri fanno la fila.
Salvo poi vederli tirare cocaina nei bagni (con piastrelle firmate però) e ragliare felici.

Ne conosco a decine per non dire centinaia.
Gli altri non sono messi meglio, solo che avendo meno soldi possono fare meno danno (a se stessi).

Quando mi invitano alle feste, alcune socialmente elevate (chissà poi perchè) vi partecipo con ornitologica dedizione.
Osservo i miei coabitatori bipedi di questo strano pianeta, con la speranza (ahimè molto spesso disattesa) di trovare l'Uomo giusto (Diogene insegna).
Non per fidanzarmi visto che so etero, e non è quello il mio scopo, ma per capire.
Il massimo godimento io lo trovo con l'incontro con l'altro.
Un incontro vero, anche se a volte fuggevole, profondo e in alcuni istanti coinvolgente.

Ogni occasione fa l'uomo onesto dice il mio amico, ed io cercò la virtù del saper vivere in ogni occasione appunto.
Trovo generalmente molta gente che brancola nel buio dell'incoscienza, ma qualche volta faccio buona caccia.
Conservo nel mio cuore questi trofei come un vecchio cacciatore inglese colonialista ritornato in patria.
Adornano nel mio studio della memoria (con ricche buoserie in legno di palissandro e un antico samovar proprio nell'angolo vicino alla finestra) i volti e le situazioni vere della mia vita.
Allora sono sazio e non ho speso invano il mio prezioso tempo, accendo una sigaretta e sorrido.

Da quando poi ho smesso di divertirmi ho cominciato a vivere, e vi garantisco che è molto meglio.

io credo che quelli che dicono di divertirsi sono i primi a soffrire.io so ad esempio che molti animatori turistici si drogano...

Ciao "Nebbiainvalpadana",
mi ha incuriosito ciò che hai scritto, anche perché la tematica dell'"uscita insoddisfacente mi ha toccato molto quest'anno.

Sono d'accordo con te: è una noia andarsi a drogare, non dà il senso del divertimento ed è un percorso verso una continua involuzione.
Cosa fare in alternativa? Dipende: se sei solo appassionati di qualcosa. Io ho suonato molto quest'anno e ascoltato molta musica.
Se hai degli amici.... datevi delle regole, scanditevi degli appuntamenti per costruire qualcosa insieme.... non so, un gruppo che vede dei film o cose del genere. Io l'ho fatto con un mio amico e per la prima volta sono riuscito ad ascoltare molte opere liriche di cui tutti parlano ma che pochi sentono.


Spero il mio suggerimento ti sia di aiuto. Un testo che ti consiglio sono le lettere a Lucilio di Seneca, in diversi punti il filosofo ammonisce il suo giovane discente circa l'uso del tempo libero e le corrette frequentazioni.

Un saluto

Yu

Ciao Yukevin,
il tuo suggeriento è bene accetto. In effetti vai a toccare un tasto un poco dolente: quello delle grandi passioni in comune. In effetti io non ho grandi passioni, ciò non toglie che mi diverta a fare diverse cose a livello di sport ecc.
In realtà quello (per esempio) di guardarsi un film è poi quello che faccio.
C'è da dire, che io non mi faccio eccessivi problemi a parlare con chi mi capita a tiro, ed esco tranquillamente con "gli amici degli amici".

Ma se quando tu esci a cenare con degli universitari e 3 ragazzi sono ciucchi e parlano di come essere ciucchi, mentre le 3 ragazze ridono come oche tutto il tempo, sforzandosi di essere apparentemente felicissime...
Io non posso fare a meno di restare a margine di un mondo col quale comunico a fatica.
Non fraintendiamo, io sono uno a cui piace scherzare, ed anzi farsi quattro risate fa parte del mio pane quotidiano, non sono di quelli che esce col cartello luminoso "sono depresso, nessuno mi vuole, ohi me misero". Tutt'altro!

Ho l'impressione che nel momento in cui le persone non possono più godere direttamente della mia compagnia, si "dimentichino" di tutto, e la prospettiva non li attirà più.

E finiscono per uscire sempre con la stressa compagnia, e morta lì.

E va be', insistiamo! Cos'ho da perdere?

c'è chi si accontenta il quel modo... ma è ancora "nella norma"... ho visto ragazzi 20enni parlare di giochi per i computer e playstation... solo di quello, tutto il tempo -_-'

A 15 anni.C'era, vediamo..obbligo di 3 ore di preparativi allo specchio per sembrare almeno un pò migliore di quanto ero, e di quanto mi sentiVO. Il sabato sera lo stesso pub, le stesse vasche in centro coi tacchi di 7 cm minimo: cercavo un incontro, tra tutta quella gente. Forse una volta o due l'ho trovato. Per il resto, era:cammina, dritta la schiena, sorridi, ad ogni specchio controlla il trucco, i capelli, il vestito;2 volte a serata tappa obbligata in bagno, sempre lo stesso, l'unico in cui si potesse entrare in quattro, pacchetto di gomme x la consumazione, entriamo.esci, cammina, cammina.dolore ai piedi. stanchezza(voglio tornare a casa).finalmente, casa.Vuoto, vuoto, vuoto.
venerdì, discoteca. domenica, discoteca.quale, quale divertimento??
una tristezza immensa. ora ci tornerei a feste, discoteche, serate varie.. volentieri, vi dirò.ma una volta al mese.per osservare e magari divertirmi. magari con qualche amica vera, ballare. ma spesso se uno si mette a ballare davvero sembra più un pazzo. uno che si diverte sembra un pazzo.non rientra nel prototipo ragazza-che-se-la-tira e che piuttosto che uscire dal coro e fare una figura di m...a si taglia un'unghia. non volgio generalizzare ma questa è la mia esperienza.tra questo tipo di persone non ho trovato risposte.non ho trovato nulla, direi.non che ora trovi chissà che.gli incontri sono rari ovunque. ma va un pò meglio.