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15-06-2007, 13.26.57 | #43 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-12-2006
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Riferimento: Prodi: Si all'ampliamento della base USA a Vicenza
E’ di oggi la notizia che a breve cominceranno i lavori per la nuova base USA a Vicenza, la cui consegna è prevista per il 2011.
Ieri l'annuncio dell'ambasciatore americano in Italia Ronald Spogli: «Gli Stati Uniti hanno ricevuto dall'attuale governo italiano il nulla osta scritto che autorizza il progetto per il Dal Molin, ora inizia la parte attuativa ». Dopo la visita di Bush in Italia, non si sono fatte attendere le novità, che se da un lato non hanno colto di sorpresa la popolazione vicentina, dall’altro l’hanno fatta alterare parecchio. Infatti, come sottolinea Cinzia Bottone, portavoce del presidio permanente «No Dal Molin», «da poco ci avevano assicurato che non c'era nessuna firma per il via ai lavori. Bugie. Dovranno mandare l'esercito per fermare i cittadini. Faranno di Vicenza una città sudamericana, con i soldati contro la gente». Alle 22.00 di ieri le prime prove di occupazione, centinaia di persone hanno deciso di occupare l'area sulla quale sorgerà Ederle 2 che, nelle parole del generale Frank Helmich (capo della Setaf di Vicenza) servirà «a riunificare la 173/a Brigata di sei battaglioni, quattro dei quali sono in Germania e due in Italia». Sulla questione si è espresso l'europarlamentare della Margherita Paolo Costa, ex ministro ai Lavori Pubblici ed ex sindaco di Venezia, nominato da Prodi rappresentante della Presidenza del Consiglio per il nodo Dal Molin. Costa ha riconosciuto che «se la base non fosse stata già decisa sarebbe più semplice, ma i margini di mediazione ci sono sempre. Parlerò con tutti, dove per tutti si intendono coloro che rappresentano interessi legittimi». In realtà Costa è perfettamente consapevole della grana che gli è toccata. Contro la base da sempre è schierato il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero. Il sottosegretario all'Economia Paolo Cento commenta parlando di pessima notizia. Cinque parlamentari di sinistra contrari alla base lamentano che ancora una volta l’ambasciatore (americano, n.d.r.) è informato prima del Parlamento, mentre Schifani di FI si limita a ribadire la mancanza di una politica estera condivisa da tutti i rappresentanti di questo governo, screditando di fatto il nostro paese. |
15-06-2007, 16.38.44 | #44 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Prodi: Si all'ampliamento della base USA a Vicenza
Citazione:
Il guaio vero è sotto gli occhi di tutti i nostri rappresentati politici "i nostri dipendenti" come li chiama Beppe Grillo perchè in effetti sono "assunti" da noi e per questo anche pagati profumatamente troppo profumatamente in quanto i soldi non puzzano mai, non hanno più alcun legame con i cittadini e la loro volontà e bisogni. Fanno di tutto e di più, con una sola piccola eccezione: ascoltare i loro elettori e fare il meglio possibile per tutti e non solo per gli appartenenti alle caste privilegiate. |
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18-06-2007, 14.50.03 | #45 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
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Riferimento: Prodi: Si all'ampliamento della base USA a Vicenza
Citazione:
E a forza di non fare sgarbi agli Stati Uniti tutta l'Europa è diventata vassallo e loro ci marciano alla grande. Le ruspe non hanno ancora cominciato i lavori. C'è ancora tempo di organizzare una opposizione dei CITTADINI dell'Europa. |
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18-06-2007, 16.13.27 | #46 | |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
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Spina Dorsale
Citazione:
Cara Monica, dici giustamente che i "politicanti non hanno la spina dorsale". E' verissimo... ! La ragione è che sono Italiani. INfatti quando noi emigrati veniamo in Italia notiamo che non c' è mai la decisione, non c' è mai il responsabile... e chi se ne frega... Gli Italiani non hanno, in campo sociale, né il coraggio delle decisioni ben ponzate, né la spina dorsale. Gli Italiani in genere, salvo le eccezioni...preferiscono..... NON DECIDERE. In tal modo non sono costretti e riflettere..... L' espatriato |
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18-06-2007, 22.32.03 | #47 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
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Riferimento: Spina Dorsale
Citazione:
Possiamo dire gli europei? |
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19-06-2007, 09.36.32 | #48 | |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
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Riferimento: Spina Dorsale
Citazione:
Non credo proprio. Conosco bene gran parte della WU.E. (i 15). Solo gli Italiani sono cosi. Forse anche i Greci ? Ma i Paesi che sono a Nord delle Alpi sono un'altra cosa. I meccanismi della società sono oliati, non lasciati perdere per irresponsabilità... Il problema italiano è un probl. di comportamenti, di forma del pensiero, di gestione dei bastoni e delle carote...Un esempio: FRANCIA, IL PAESE DELLE REGOLE ITALIA, LE REGOLE SONO COME IL TEMPO: DIPENDE.... Discorrendo con un altro emigrato a Parigi, facciamo il punto. La crisi in atto in Italia, conveniamo, potrà meglio essere combattuta se facciamo qualche paragone con il resto dell’ Europa. Dopo, sarà più facilmente possibile identificare qualche handicap di cui forse occorrerà liberarsi. L’ amico mi dice “le nostre regole sono antiquate”. Gli rispondo: “Prima di dire che abbiamo delle regole, dimostrami che esse non stanno solo sulla carta, ma sono applicate”. Come é in genere nei Paesi della U.E. Il dialogo allora si sposta: “Cerchiamo di capire perché gli Italiani sono l’ eccezione della U.E.. Seguono le regole quando ...... il tempo é buono. Ma, se il tempo cambia......”. L’ esempio francese. Nella cultura e nel DNA dei Francesi ci sono geni latini e geni germanici (i Franchi erano germanici). Dai latini i Francesi hanno ereditato una certa tendenza alla confusione (le bordel, in francese). Ma la loro logica, molto diffusa in ogni angolo del Paese, forse dovuta anche al posto privilegiato che la matematica ha nell’ insegnamento, ha permesso loro di ridimensionare questa tendenza alla confusione. Anche per il grande uso, sempre di derivazione germanica, della disciplina. E con l’ inquadramento di ogni situazione sociale in una casistica o in un quadro esplicativo. E, infine, con molta regolamentazione. Nella vita sociale francese, a ogni situazione ci puo’ essere la relativa regola da seguire. Tante regole sembrano inalterate da decenni. Esse infatti danno risultati costanti e possono ostacolare le evoluzioni. Di conseguenza, la vita di un Francese (o almeno di un parigino) non é semplice. Anche perché i Francesi le seguono, le regole. Sarà questo il motivo per cui i Francesi sono stati definiti degli “Italiani di cattivo umore” ? A Parigi, infatti, il cattivo umore é facilmente visibile. La stampa nazionale parla del problema, coll’ avvento della U.E., della mancanza di creatività e d’ iniziativa. Con ripercussioni sul quadro economico. Ma non spiega come la creatività e l’iniziativa potrebbero svilupparsi nel Paese delle regole. Nel Paese dove, in classe, é spesso mal tollerato che un alunno prenda la parola. Ci si accorge anche, a Parigi, che le variazioni di comportamento fra diverse persone sono limitate. Mi sono persino chiesto se ci sono variazioni nei processi mentali di persone diverse, le quali seguono, con costanza e convinzione, le stesse regole. Ma le regole sono troppe. Persino gli alberi dei giardini pubblici sono soggetti ad una regolamentazione. Come le intelligenze sono modellate (si potrebbe dire stampate) dal sistema scolastico, granitico, quasi staliniano (il cui più grosso problema é l’échec scolastico), cosi gli alberi sono standardizzati dai giardinieri. Nei giardini prevalgono i coni e i cubi. Con un po’ di fantasia, un giardiniere puo’ arrischiare una sfera. L’ incanto della natura, dello sviluppo vegetale, con tali eccessi, ha difficoltà ad apparire. Ma, per un Francese, i giardini devono essere cosi, inquadrati. Come la loro vita. L’ esempio italiano Uno dei motivi per cui la società italiana funziona sempre meno (in talune regioni c’é oggi un’ evoluzione, negativa purtroppo): ognuno puo’ farsi la sua interpretazione personale delle regole. Severgnini ha scritto “tanti Italiani si fanno il proprio codice à la carte”. In tante situazioni sociali, la reazione del sistema alla richiesta del cittadino é, troppo spesso, imprevedibile. Quando non nulla. Un altro fattore che concorre alla inaffidabilità sociale in aumento, ormai. Purtroppo non é il solo. La mia valutazione: se le nostre regole fossero scritte come in Francia, chiare, precise, indiscutibili, metalliche, una sola interpretazione, allora gli Italiani forse le seguirebbero. Ma per poter arrivare a tanto, parecchie condizioni sarebbero necessarie. La prima: condannare ed estirpare il doppio linguaggio (in pratica, avvicinarsi all’ Europa). Il quale é una delle tante fonti della inaffidabilità sociale odierna. Occorrerebbe imparare che c’é una sola verità. E anche una sola giustizia. Sarà possibile ? Per ora no, bisognerebbe, io credo, prima eliminare la confusione. Il casino cioé. Ma non é la sola condizione, ce ne sono ben altre. Se la società italiana si avviasse verso la chiarezza di espressione (cristalclear), ne avremmo alcune conseguenze. Anzitutto nella vita sociale diminuirebbero i contenziosi. Manderemmo qualche avvocato a spasso, ma forse disintaseremmo i corridoi dei palazzi di giustizia. Quei corridoi ove oggi ci vogliono i semafori. La gestione dei contratti, privati o pubblici, sarebbe meno costosa. L’ interesse privato in atti d’ ufficio, ora diffuso mi sembra, sarebbe meno facilitato. Potremmo persino immaginare che i funzionari pubblici diventino responsabili. Oggi non lo sono, con la regolamentazione e il codice che ci ritroviamo. Nel sistema fiscale poi, per fare un altro esempio, si potrebbe eliminare la specialità italiana del condono, annuale o semestrale. Nelle assemblee infine, di qualsiasi tipo, parlamentari o condominiali, sarebbe più facile concordare delle conclusioni e delle linee di azione. Cioé fare come in Europa........Molto meglio che litigare...... Un sogno Ancora un esempio delle conseguenze della chiarezza (se la instaurassimo un giorno come obbligatoria). Forse sarebbe scoraggiata l’ approssimazione, oggi troppo diffusa. Inoltre non avremmo più il primato europeo dei giorni di sciopero. Ma, sopratutto si potrebbe dire agli Italiani: le regole ora sono chiare, seguitele. Si potrebbe allora cominciare con la severità, buttando dalla finestra l’ impunità garantita. La società italiana potrebbe divenire affidabile. L’ economia ne guadagnerebbe. E solo un sogno, o potrà essere realtà ? Io credo che dipenda dalla maturità di una società. Nel senso che una società matura e responsabile sa rinnovarsi (anche per divenire europea). Riletterci su ? Italiani e Francesi, popoli cugini. Fratelli, non direi, siamo agli opposti. E se collaborassimo in qualche settore ? Allora i Francesi potrebbero mostrarci come si gestisce efficacemente un macrosistema (un Paese, una regione, una multinazionale). Noi potremmo mostrare loro come nasce sui banchi della scuola la creatività, l’ iniziativa. Permetteremmo loro di commercializzare meglio i prodotti della loro organizzazione e della loro industria. Ma soprattutto, essi potrebbero liberarsi, col nostro aiuto, del problema nazionale: l’ échec scolaire. Se invece restiamo ognuno col nostro orgoglio, rischiamo di essere stritolati dal Villaggio Globale. Sarebbe come darla vinta agli asiatici. Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr (disponibile per una presentazione delle cause dei guai italiani) |
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19-06-2007, 10.31.53 | #49 |
Ospite abituale
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Riferimento: Prodi: Si all'ampliamento della base USA a Vicenza
Eh già siamo un popolo senza spina dorsale. E' vero.
Siamo anche un popolo che non si vuole assumere le proprie responsabilità è vero. ma siamo anche un popolo che ha voglia di cambiare e che tutto questo gli viene impedito dalla politica stessa, dagli stessi governanti che ci sono ora e che ci saranno poi. Il fatto è che siamo anche un popolo pieno di diversità, di diverse linee di pensiero e arretrati con la mentalità di qualche decina d'anni rispetto all'eruropa. Si fa presto a dire gli americani non li vogliamo, ah dicome a mary prima che mi dimentichi, chi manifestava a Vicenza venivano da tutta Italia ed erano pochi i vicentini. E poi, non è che se nasce un comitato NO DEL MOLIN o NO GLOBAL allora a quel punto bisogna seguire a tutti costi la linea di pensiero di tale movimento altrimenti si esce dal puro spirito di democrazia. Detto questo. Ma vi rendete conto della discussione ? Il fatto che siamo senza spina dorsale dipende proprio da noi. Ma non vedete ? Dite che il governo deve avere spina dorsale per dire NO agli americani. Giusto ? Giusto. Pertanto il governo, secondo voi, dovrebbe opporsi alla ingiusta e cattiva scelta del governo americano di ampliare la base e aumentare le entrate di Vicenza. Purtroppo così non è stato e tutti ci indignamo della poca spina dorsale. Benissimo posso anche ssere daccordo. E poi ? poi però la spina dorsale non ce l'abbiamo nemmeno quando manifestiamo contro la TAV, non ce l'abbiamo nemmeno quando Napoli è immersa dalla spazzatura perchè anche li nascono i NO Spazzatura etc. Ecco io sono convinto che la SPINA DORSALE debba essere mostrata NON SOLO contro gli AMERICANI., come state facendo Voi, ma contro tutte quelle organizzazioni che interrompoino, bloccano ogni qualsiasi via d'uscita dei ns. problemi più comuni, solo a mio avviso , per il gusato di dire NO. Ma vi sembra possibile che napoli sia una discarica vivente, solo perchè nessuno li vuole la discarica o l'inceneritore ? nE qui la spina dorsale del governo dove dovrebbe mettersi ? coi cittadini o con la discarica ? Ma è possibile che dobbiamo spndere milioni i euro per importare l'energia quando per risparmiare basterebbe fare dei rigassificatori ? ( chi ha studiato chimica, sa benissimo che il rigassificatore non è altro un sistema per far passare un fluido dallo stato liquido allo stato gassoso, quindi senza uso di inquinanti o che altro ) . Riflettete gente, se davvero non abbiamo la spina dorsale o se forse, la dobbiamo avere solo con chi non ci piace. Perchè se io fossi al governo e mi sentissi dire " DAI TIRA FUORI LE PALLE" bene lo farei. Ok, no alla bvase di Vicenza. Ma anche si ai rigassificatori, alle discariche alla TAV. E' che belli che siete, volete la moglie ubriaca, la botte pinea, il vino buono e l'amante. Senza sacrificarsi. Gente o cambiate voi o saremo sempre, come dite voi SENZA SPINA DORSALE. Saluti. |
19-06-2007, 11.19.11 | #50 |
L' Emigrato
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Riferimento: Prodi: Si all'ampliamento della base USA a Vicenza
Bravo Aristippo,
ti ringrazio di aver più diffusamente sollevato il punto. Noi espatriati veniamo in isita e siamo esterefatti nel vedere che nessuno decide niente.. Fra le cause c'è mi sembra, alla base, la cultura della non chiarezza, del non approfondimento, della non responsabilità, del "chissene"... Ora tutto questo succede per due ragioni almeno: - il bassissimo livello di soglia dei comportam. accettabili in Italia; che è completam. diverso dal resto U.E.. In Europa al livello della fronte, in Italia al livello delle fogne. .... Tutto si accetta, nessuno protesta.... Si tratta a mio avviso di un popolo che non è troppo cambiato dall' epoca degli Spagnoli, degli Austriaci, etc. Quando lo stato lo si ignorava perché era del nemico prepotente. Cittadini italiani e stato , ognuno per proprio conto. Niente collaborazione. ... E allora, i magliari hanno preso il potere dappertutto. L' Italia in mano ai magliari..... |