risposta acuta rudello, i miei complimenti.
concordo praticamente su tutta la tua linea.
dissento solo in quello che ho citato qui sopra.
le dinamiche di reato==>pena devono essere sensate.
il buffetto va bene se non emetti lo scontrino, se rubi c'è la galera, se fai male a qualcuno la galera dura, se ammazzi altresì, non devi più uscire.
perdonatemi se sono stato grossolano nell'esposizione, ma una meccanica tra dolo e reazione dello stato, deve essere percorribile e ripercorribile, anche dal singolo.mi spiego; il cittadino deve avere la consapevolezza logica e socialmente sostenibile che se passa col rosso non verrà messo in isolamento, tanto quanto se scioglie nell'acido un dodicenne, non riceverà una mula da pagare in posta.

Per carità, amico mio, assolutissimamente d'accordo!.
Le leggi ci vogliono, le pene pure, e debbono essere "puntualmente" eseguite!... ci mancherebbe altro!

Il mio provocatorio "buffetto" si riferiva solo al caso particolare, e voleva sottintendere altro:

"per questi qui non c'è pena che tenga, e difficilmente qualcosa riuscirebbe a redimerli, ma è assai importante chiedersi "da dove siano usciti", quale malessere sociale possa favorire lo svilupparsi di tali tendenze ed atroci intenti!... loro, malati che siano o sani, sono ormai marci e deviati, e da manicomio criminale, ma occorre pensare a tutto il tessuto civile che li e ci circonda!"

Questo volevo dire, per manifestare la mia preoccupazione maggiore, naturalmente senza in nulla voler sminuire lo sconcerto per il fatto terribile ed il dolore per la morte di persone!

Spero ora di essere stato più chiaro.

io la vedo un po' diversamente da te cind, non penso che il mondo sia diventato poi così cattivo,o meglio, l'uomo nero c'è sempre stato, una volta stava nei boschi, oppure dormiva nella camera accanto, ora vive nell'apparatamento a fianco ed ha il suv.credo che le violenze o gli orrori abbiano tristemente costellato la storia umana, solo che un tempo non si sapeva nulla di ciò che accadeva, oltre il proprio paese.
però hai ragione su una cosa, c'è un incattivimento epidermico diffusissimo, ho assistito anche io ad una scena nella quale non si cedeva il posto ad una donna incinta, e chi non lo cedeva era proprio una donna.
giro il mondo parecchio, mi scontro con culture simili e dissimili ed alla fine approdo sempre alla stessa cosa; il malessere di vivere.
nessuno ha pazienza in macchina, in autostrada(chi guida molto lo sa) troverai SEMPRE qualcuno che ti si attacca al paraurti con gli abbaglianti, sia che tu vada a 130, sia che tu vada a 180.
nessuno ha pazienza in posta, ci sono l'eliminacode e la linea gialla, ma tutti ti stanno addosso.
nessuno ha pazienza al supermercato, nassuno ha più tempo.
TEMPO.
tutti abbiamo i minuti contati, ma vi chiedete come mai?
beh si, i figli, il lavoro, il traffico, la spesa, le commisioni.
tutto vero, tutto lecito, eppure 15 anni fa non avevamo il telefonino e il climatizzaore bi-zona nella macchina, eppure vivevamo lo stesso.
no, non vorrei riparare nel medio evo, affatto, ma dare, almeno alla mia vita, un senso misurato, dove il rapporto tra energie profuse abbia una sana proporzione con quello che la vita mi rende.

ultima cosa: credo che la tua vicina abbia bisogno d'altro, non di un figlio.