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13-12-2006, 16.35.10 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: storie di paese
Citazione:
Dal contenuto del tuo post direi che anche tu hai un notevole senso dell'umorismo... ...ma dove vai a prenderle queste notizie di fantacinofilia? |
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13-12-2006, 18.03.41 | #14 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: storie di paese
Citazione:
Mettendo ogni vera o presunta forma di umorismo da parte, c'è qualcuno che sappia rispondere alla domanda di Acquario69. So che Maxim è un esperto. Ma cosa c'è che non va in quello che ho postato? Io l'ho sentito da allevatori di cani e da un veterinario e non mi sembra così lontano dalla realtà. Prego qualche buon cuore di rispondere Ciao a tutti |
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14-12-2006, 01.15.55 | #15 |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: storie di paese
Cani e gatti… no, pecore!
Come al solito, è difficile metter d’accordo tutti. Io ora vivo in campagna, ma un giardino l’ho sempre avuto. Grande, meno grande, sufficiente. E di cani, tanti. Per lo più pastori tedeschi (quasi) puri, meticci a volontà, una alano nero di stazza esagerata ed un Collie Canadese di alta genealogia ed una impressionante sfilza di nomi esotici. Adesso non ne ho più. Sono tutti morti, meno qualche bastardino che è scappato in cerca di diverse avventure. Con tanti cani non ho mai avuto problemi. Solo una volta Zaira litigò violentemente coi cani del vicino, ed io ed il loro padrone ci buttammo nella zuffa per dividerli e ne uscimmo pieni dei graffi delle loro unghie. Tutti e tre furono legati per qualche giorno, in punizione. Ma non dimenticarono, e qualche tempo dopo, Zaira me la sbranarono. Se mai ho odiato qualcuno, in vita mia, è stata quella coppia di belve. Il problema massimo dei cani è infatti questo. Muoiono tutti, e muoiono presto. Ed ognuno ti lascia nel cuore un buco sanguinante che non rimargina facilmente… ma ne parliamo dopo. Gatti invece mai. Mia moglie non li gradisce e, capirete, non si discute! Senza cani in giro in giardino, e senza gatti in caccia, sono arrivati i topi. Belli, grandi ed intelligenti. Elegantissimi in quella pelliccetta liscia bianca e nocciola chiaro e gli occhietti neri. Si sono stabiliti in garage, nel box degli attrezzi e nella “Capanna”, dove creo le mie meravigliose opere d’arte. Mia moglie ha tappato ogni buco di casa e distribuito trappole ed esche e marchingegni dissuasivi. Lei li schifa, ed i topi evitano; considerano la casa un posto sgradevole. Per il resto, si sentono nel loro ambiente naturale, e di me non hanno paura… non molta almeno. Come i passeri, le gazze e i fagiani, che cominciano a diventare sfacciati. I pesci della vasca del giardino si incazzano solo quando non do loro regolarmente da mangiare… ma si sa, quelli sono rossi ed i loro diritti li conoscono a puntino. Le rane poi, mi ignorano. Questa la situazione, ed ecco la breve meditazione. Cani, gatti, pescirossi, pecore, cavalli e rane, li abbiamo addomesticati nel corso delle generazioni, perché ci amano, ci difendono, ci allietano, ce li mangiamo, ci andiamo in groppa o falciano le mosche. Ci sono molto utili, ma non ci basta. Vogliamo svuotare quella loro schiavitù anche della natura di ognuno, ma solo di quella parte della natura che ci dà noia, e quando, ci dà noia. Il cane lo rimproveriamo se non abbaia quando viene qualcuno, ma anche se abbaia troppo, o se si avvicina alla signora tremebonda di natura, mentre il gatto dovrebbe capire a volo, meglio di un allergologo chi è insofferente al suo pelo… E non dovrebbero morire mai, o magari morire pure, quando sono vecchi e spelacchiati, ma lasciarci tutto il loro amore e le loro coccole. E così tutti gli altri. I topi si, per far mantenere in forma il gatto, ma via un’altra parte se il gatto non c’è. E i pipistrelli… sempre a caccia di zanzare e moscerini… purché non si facciano vedere! Ma è vero che l’Uomo è il signore del creato?... o forse solo un bambino ottuso e capriccioso? |
14-12-2006, 11.38.29 | #16 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: storie di paese
Citazione:
Indubbiamente la seconda…che gli fa credere anche nella prima! Hai ragione Rudello…i nostri animali domestici sono sempre più snaturalizzati e svuotati della loro dignità animale. Si vorrebbe fossero sempre più a nostra immagine e somiglianza, arrivando perfino, nei casi più estremi, a costringerli alla toilettatura in negozio o a fargli indossare il cappottino per l’inverno! Citazione:
L’incrocio di consanguinei è pratica, purtroppo, assai diffusa negli allevamenti. Ne risultano cani che sviluppano altissime possibilità di contrarre malattie genetiche. I Labrador ad esempio (ma anche i pastori tedeschi) proprio per questo motivo sono soggetti, più di altri cani, alla displasia alle anche. Altre malattie come l’entropio, non sono rare in soggetti che derivano da accoppiamenti compiuti sullo stesso albero genealogico. Più che per richiesta, gli allevatori usano questo metodo per ottenere cani con pedigree dai nomi di campioni (di bellezza, lavoro, caccia etc). Non credo neanche vengano effettuati seri controlli sui pedigree dei nostri cani ma escludo che questi incroci aumentino la possibilità di rendere feroce un cane. Anzi…un cane più debole dovrebbe essere più mansueto! Ci si chiedeva perché a parità di razza ci sono cani più aggressivi di altri e questo credo sia assolutamente un fattore normale che, come per l’uomo, quando non è questione genetica, dipende molto dall’ambiente in cui viene fatto crescere. Non dimentichiamoci poi che gli animali agiscono istintivamente e quindi la “situazione” del momento rende un cane, che era stato docile per tutta la vita, una belva a volte molto pericolosa. L’affetto da parte dell’uomo è fondamentale ma ancor di più l’obbedienza al suo padrone. Non deve mancare mai. Un cane che non esegue i comandi dell’uomo è pericoloso ed è essenziale che lo tema. La paura di “offendere” il proprio cane o di non fargli capire, anche con maniere pesanti, chi è che comanda, comporta la crescita di un cane privo di controllo e quindi potenzialmente molto pericoloso. Ritornando al nostro cane della storia io penso che, se veramente è stato lui, non fosse la prima volta che scappava di casa…purtroppo quando i cani prendono un vizio del genere è molto difficile toglierlo. In tal caso il padrone del cane doveva armarsi di un buon bastone (o di collare elettrico) fino a fargli capire che ciò non si doveva fare…altra soluzione invece…buca profonda 70 cm in giardino! |
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14-12-2006, 21.41.26 | #17 |
Frequentatrice abituale
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Messaggi: 822
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Riferimento: storie di paese
Grazie Rudello e Maxim per le risposte
Per Rudello: conosco lo straziante dolore che si prova per la perdita di un cane, la tua poi morì in un modo terribile. Certo che, conoscendo gli animali, nel senso di parlare con loro, ascoltare con le loro orecchie e vedere con i loro occhi, impariamo un po' di più a conoscere noi stessi. Ciao a tutti |
14-12-2006, 23.33.31 | #18 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: storie di paese
Citazione:
per voi tutti che amate i cani: La cana La mia cana sta male. No. Non sta morendo. Non ancora… è solo vecchia. Più vecchia di quanto è pensabile sia una cagna della sua razza. E sente gli acciacchi della sua vecchiezza. Normale… ma lei, è la mia cana… la “mia” cana… La saluto. “Ciao, Vé” (il suo nome, per intero, è Vega, ma è troppo lungo, e da molto tempo, lei ed io, abbiamo deciso di accorciarlo così, perch’io non sprechi inutilmente fiato). Mi guarda, come al solito, con quel suo sguardo dolcissimo, impregnato di saggezza, di pazienza, di comprensione per me… chissà? … fors’anche di affetto; un affetto canino, diverso dal nostro. La saluto sempre così, ogni sera, quando chiudo il portoncino e lei rimane in giardino e alla cuccia (non so se ci vada per comodo suo o solo per farmi piacere), mentre io mi barrico dentro, mi infosso nel mio inutile guscio di pietra e d’acciaio, tremebondo di mille insidie soltanto sognate. Ogni sera così da oltre dieci anni (per lei da una vita). E lei sempre risponde col suo sguardo sognante ed un breve uggiolio. Lei ed io, abbiamo deciso che quello è il suo “buonanotte!” per me. Stasera, il suo uggiolio, aveva un tono diverso. Ed anche il suo sguardo, mi pareva diverso. Può darsi, ho pensato, che stasera io sono più sbronzo di sempre? E vedo di nuvole e nebbie che in realtà non ci sono? o forse sono solo più stanco?… o che cosa?… di cosa, mi vuole parlare stasera, la cana?… Sono sveglio di nuovo, ed attento: il sonno è passato, e la nebbia scomparsa. La cana mi ha detto: che cosa?… non credo di avere capito. La guardo. Mi guarda. Ma io non capisco. Lei aspetta paziente: rifletto. “Cana, mia piccola amica che ora sei vecchia, “che cosa ti ho dato e in che cosa ho mancato “in tant’anni di tua compagnia, “in tutto ‘sto tempo che ti ho avuta vicina, “che mi hai amato, “compreso, “perdonato e capito, “mentr’io non sapevo e capivo quasi nulla di te? Mi viene di chiedere scusa: alla cana, sì, alla cana… perché?… mi sembra di non averla amata abbastanza. O almeno non tanto… quanto lei ha amato me. E poi mi difendo: “Ma guarda: “che il mondo va avanti così. “Perfino il mio Dio, il Pastore di tutte le genti, “non è stato più dolce con me. “Non mi ha destinato le cose “che di più ho cercato; “le gioie più belle e i piaceri “più intensi, li ha dati a quegli altri: “a quelli diversi da me. Ai nemici! Mi guarda, la cana, e sorride. (si, sorride,… perché?…). Mi guarda e sorride,… ancora non ho capito un granché. Mi spinge più oltre: “rifletti!” ripete il suo sguardo: “affonda nell’animo la mente “e più dentro nel cuore ricerca “le emozioni che muovono il mondo! “cerca il vero, l’essenza, la linfa “che rende giustizia alla vita!…” Un poco ci penso. Un poco capisco. Forse. La cana, può darsi, ha voluto pagare tutt’assieme, le scodelle di zuppa che ha avuto… ma non credo. Non lo so, ma m’è parso solo che lei dicesse “Grazie”. “perché mi hai permesso d’amarti”. Lucio Musto 14 giu. 02 parole 526 PS Odissea, hai la casella dei messaggi personali piena |
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14-12-2006, 23.52.58 | #19 | |
Ospite abituale
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Riferimento: storie di paese
Citazione:
beh sparare al cane penso che sia un atto violento come quello del cane insomma un po il far west... diciamo che iil meglio sarebbe gestirlo in altri modi ... magri dare al cane quel cibo che gli piace tanto ma è così tossico ... almeno se ne muore felice.... |
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15-12-2006, 08.31.49 | #20 | |
Ospite abituale
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Riferimento: storie di paese
Citazione:
E' quello che mi son chiesto anch'io... Diciamo che l'avvelenamento da "piombo caldo" è il più rapido, indolore e sicuro mentre quello "tradizionale", se non è di quelli potenti usati in agricoltura (a proposito lo sapevate che i veleni artificiali più potenti sono quelli che si usano normalmente per le nostre verdure?) non sempre sortisce l'effetto desiderato. Poi è pericoloso e ci sono certi cani che non mangiano che dalla loro ciotola. Se il veleno va in giro potrebbe causare danni anche alle persone. Tempo fa ho sentito che un cane ha portato fino a dentro casa un collo di gallina imbottito alla stricnina ed un bambino l'aveva preso in mano... No...indubbiamente quel pastore ha scelto la via più sicura!... ...certo che gli stava proprio antipatico quel cane... |
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