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05-12-2006, 11.56.32 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Riferimento: La grande manifestazione della DX
Citazione:
anche se la manifestazione nn è stata cosi costruttiva come diceva silvio dato che quando li inquadravano il motto principe era prendere ad offese prodi ,.... |
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05-12-2006, 13.17.49 | #5 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 26-10-2006
Messaggi: 41
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Riferimento: La grande manifestazione della DX
Citazione:
Citazione:
cio non vuol dire che sia un merito, anzi. di costruttivo secondo me resta ben poco. di distrutto(passatemi il termine un po' forte) c'è un paese che non si fida più della propria politica e trema sulla sua economia. ai posteri l'ardua sentenza..... Ultima modifica di hadonis : 05-12-2006 alle ore 16.33.13. |
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05-12-2006, 16.18.51 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: La grande manifestazione della DX
Beh mi sembra che sia la manifestazione più numerosa degli ultimi anni, a parte forse nel 2003 quella dei sindacati (ma non ricordo bene), ha una grande rilevanza, se non altro per la partecipazione.
D'altronde tieni in considerazione che la destra non occupa più le piazze quasi dal tempo di Almirante! Quindi l'evento risulta doppiamente importante. Secondo me è stata un'abile mossa politica, cerca di catalizzare il malcontento per la finanziaria, certo dal punto di vista del bene comune non è una gran cosa, ma come del resto non erano buone le dimostrazioni della sinistra nei precedenti 5 anni... |
06-12-2006, 00.27.49 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Riferimento: La grande manifestazione della DX
Citazione:
in effetti quella frase cosi come l'avevo impostata faceva un po schifo ... Volevo dire che in certe manifestazioni della Sx alcuni anni fa si sono infiltrate delle persone che con la Sx non hanno nulla a che fare come i famosi Black Blok che se non sbaglio sono degli anarchici per cui legati a nulla e a nessuno almeno a livello teorico ... Immagino che molti abbiano avuto paura della finanziaria così come succede ogni volta che ce ne unanuova ce qualcuno che brontola e borbotta ... anche se questa mi sembra non so come mai (forse anche da un grande impatto mediatico) maggiromete contestata ... ma Rimane il fatto che se Prodi se ne vuole stare a Palazzo Chigi deve sicuramente pensare che di contestazioni ne prenerà parecchie ... |
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06-12-2006, 13.59.45 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-10-2006
Messaggi: 41
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Riferimento: La grande manifestazione della DX
Citazione:
le strumentalizzazioni, sono uno strumento della politica. elementare gioco di parole che non aggiunge granchè a concetti ben noti.tra l'altro non lo dico io ma qualcuno che la politica la studiava di mestiere(parsons forse, non ricordo).fai l'esempio del Black Block, ma lo trovo un po' tirato per i capelli, anche se lo comprendo.I BB sono qualcosa di scomodo, ma assurgibili ad una sinistra eversiva e non schierata.Sono deplorati da tutti ma non epurati da nessuno.Personalmente trovo che il vandalismo o la violenza fine a se stessa ma utilizzata sotto l'ombrello della contestazione politica non meriti altro che una forte repressione, in quanto, anche se di coverso, intacca la politica stessa. sulla finanziaria hai ragione, è molto medializzata.troppo forse. c'è anche da dire che è un bell'accrocchio di decisioni, controdecisioni, pezze, buchi, scotch, e fil di ferro.che chissa come, certe magie sono tali solo nella politica, la farà stare assieme.del resto il Belpaese, come tutti gli altri, è una grande azienda, dove ci sono grandi entrate, grandi spese, grandi inefficienze, ed ovviamente dove si possono commmettere grandi errori e prendere enormi cantonate. |
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09-12-2006, 22.12.15 | #9 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Nessuno sa dare voce al malcontento
ho ascoltato i discorsi di Berlusconi, Fini, Bossi, le considerazioni a distanza di Casini, i commenti peregrini e beceri dei "compagni".
Nutro il convincimento che nessuno stia comprendendo il malessere profondo di questo Paese. Per assurdo che sia, neppure i rappresentanti del polo, secondo me, avevano la più lontana idea di una simile torma di popolo che vuole "ribellarsi": la più grande fiumana di gente che si sia vista da molti decenni, credo. Il mio ragionamento è difficile, lo comprendo. Ma il fatto è che, se a scendere in piazza sono i cinquecentomila italiani senza arte nè parte dei centri sociali, i derelitti che parassitano i margini della società civile, i mentecatti che, tra spinelli e coca e indottrinamenti anarchico-marxisti, non hanno miglior programma di quello di dar fuoco a bandiere e reclamare stragi di propri fratelli: bene, questi sono gli italiani che la sinistra "di governo" sa far scendere in piazza. Se, invece, a spingersi nelle piazze sono quelli che lavorano quattordici ore al giorno, quelli che, piaccia o non piaccia, hanno permesso a questo straccetto di Paese di conservare un posto nell'alveo degli otto grandi del mondo: se questi, poi, sono due milioni e mezzo di persone, bene, che nessuno si renda conto dell'enormità della differenza ciò è criminale, becero e pazzesco. Un Paese diviso in due, dicono. Certo, da una parte allora stanno i tossicomani ideologici e da sostanze ed i profeti fossili della "punta di diamante" della rivoluzione: che, inveterati da un inatteso "diluvio", non sanno più che parole usare per dare forma di concetto ad una retroguardia che il mondo e la società civile stanno semplicemente abortendo da se stessi. Dall'altra il corpo sociale che vive e produce, lavora, crea ricchezza e propugna valori che la politica non sa esprimere. Due Italie, dunque: ma vi pare che valgano lo stesso? E se anche valessero ugualmente sul piano elettorale, vi pare che il senso dell'una protesta, velleitario e sterile, valga come l'altro, fomentato dal bisogno di dar corpo all'idea di un progetto che dia corso allo sviluppo di questo Paese? L'assurdo sta in questo: che destra e sinistra equiparino la protesta di "piazza" come maglio di un potere presunto. Mentre la "tigre" che il centrodestra rinuncia a cavalcare è quella del progresso e del futuro del popolo, assimilandola alle bidoncoop ideologiche che la sinistra rilascia dai suoi ghetti imbarazzanti, quando vuol mostrare i suoi presunti muscoli. |
09-12-2006, 23.35.09 | #10 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Nessuno sa dare voce al malcontento
Citazione:
Attratta dal titolo "FOLLA E VUOTO POLITICO" mi sono messa stamattina a leggere Pontediferro.org. Ne riporto il finale: <<..C’è invece un dubbio che dovrebbe appartenere all’intera democrazia italiana: il dubbio sul carattere autenticamente liberale dell’opposizione berlusconiana. Essa ha proclamato, con invettive da guerra fredda, l’ostracismo all’intera storia della sinistra italiana ricoperta di insulti e di minacce. Berlusconi ha gridato contro il lupo per meritarsi l’immagine dell’agnello. A lui rispose preventivamente molti anni fa il grande Bernard Shaw che ebbe a dire: “Quando l’uomo uccide la tigre lo chiama sport, quando la tigre uccide lui, la chiama ferocia” >> Quante Italie ci sono realmente, Weyl? E, soprattutto: dove sono gli Italiani??? Ciao! |
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