dnamercurio
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
|
C'è differenza nell'essenza fra Poesia in rima e quella in prosa? (II^ PARTE)
(PROSEGUE: II^ PARTE)
Gentile amici,
C'è differenza nell'essenza fra Poesia in rima e quella in prosa? (II^ PARTE)
Ma l'idea principale di Kant esprime che la bellezza non è una proprietà dei corpi, ma un favore con il quale accogliamo la natura elevandola allo stato umano" Anche qui la poesia è la "superba prima arte", è il mezzo più idoneo per risvegliare l'Eterno", la bellezza, la grazia che vivono ed aspettano di venire alla luce. Mentre Benedetto Croce, quando parla di Ludovico Ariosto così si esprime: "Egli avrebbe ritratto quel vario modo umano senza interporre mai nulla tra se' e le cose, senza ricavare queste da se' stesso, ossia dal proprio sentire e avrebbe perciò tenuto il metodo prettamente osservatore oggettivo. Il Croce così prosegue: "La teoria dell'arte per l'arte, la poesia per la poesia, interpretata come teoria del mero diletto dell'immaginazione o della indifferente riproduzione oggettiva delle cose, deve essere fermamente respinta poiché contrasta con la natura dell'arte e dello spirito Universale" Secondo me invece, sia che l'uomo adoperi nella realizzazione artistica il mero diletto della immaginazione, sia che adoperi l'indifferente riproduzione Oggettiva delle cose, quando nell'azione esprime il "Foat", la luce, quel quid inesprimibile che si sente come un tuono silenzioso che va oltre le parole, quando c'e' quella scaturiggine che sublima il modo di categorizzare il pensiero umano, l'uomo si avvicina all 'universale.. Anche la indifferente riproduzione Oggettiva può diventare arte, sentimento, Creazione, vita. Per i moderni, tra i quali il critico Argan, l'arte è pura metafisica, non ha legami con la realtà naturale e storica che sia, neppure per trascenderla. Non ha fini Conoscitivi, ne' fini pratici, ne' funzionali. L'essere arte, dunque anche poesia, è essere per essere, poetizzare per poetizzare, dipingere per dipingere; non esistono altri come o perchè. Comunque, al di là delle opinioni di questi grandi pensatori, si può essere d' accordo con alcune Correnti le quali lasciano intendere che la poesia non deve essere solo un messaggio breve che scuote l'animo umano, senza dare risposta a una situazione di problematica esistenziale. E' chiaro dunque che Compito del poeta, come di chiunque altro artista, non è soltanto quello di scuotere o risvegliare gli animi altrui per portare alla luce una certa "Realtà" per lo più nuova, ma è anche quello di dare nello stesso tempo alcuni mezzi per dimostrare in modo chiaro una realtà che rimarrebbe ottenebrata e piena di ombre e di ambiguità. Spesso in certi ambienti si sente dire che i poeti di oggi come ad esempio Ungaretti, Montale, o Quasimodo al quali manca la metrica , non c'è musicalità nei loro versi e la loro poesia non è completa come lo era invece quella del Tasso o dell'Ariosto o anche del Tassoni, per parlare del 1400 o come quella più recente di Leopardi O Foscolo. Tutto ciò che accade sulla terra è estremamente preciso, anche se a noi può sembrare caotico. Solo la Grande Legge Universale sa perchè oggi 1 'arte si esprime in modo diverso. Tutte le manifestazioni poetiche, dall'epopea alla tragedia, dalla Commedia alla lirica, dal dramma all'epica, così come 1' arte della musica, della pittura, della scultura, della danza nel loro insieme non sono secondo me imitazioni come scrive Gian Battista Vico, ma riflessioni, anzi espressioni di una realtà ben precisa. Non bisogna credere che la poesia sia una cosa personale e soggettiva: l'uomo in ogni espressione va analizzato alla luce della civiltà e dell'epoca in cui egli si rivela. Al di là del soggettivo e dell'oggettivo, esiste l'Essere come cosa ~a" ed Eterna che in continuo divenire permette ad alcune persone di esprimere una certa realtà La vera Poesia nasce da un'alchimia interiore da trasmutazioni che, se estrinsecate in maniera veramente sentita , divengono sublimi (Kant) creazioni o invenzioni nell'Essere della Creazione. Fra prosa e poesia la differenza non è solo formale, ma soprattutto sostanziale: ci sono prose più poetiche della poesia, mentre alcune poesie sono addirittura in prosa. Così Come le forme e i colori delle nuvole cambiano con il vento, ma la loro sostanza, cioè il vapore acqueo rimane sempre lo stesso, così si Può dire di ogni sentimento che scaturisce dall' animo umano. I modi di espressione sono molteplici: poesia, pittura, musica ecc., ma l'essenza di "Indefinibile" Che è oltre le idee e sfiora il divino è sempre la stessa. Da questo assioma bisogna partire per collocare nella giusta dimensione e nella giusta importanza la forza di tutte le arti compresa la poesia con tutte le sue varietà di espressione. Non si può essere superbi e dire che i poeti di oggi non sono più poeti perchè non misurano la loro metrica Con il metodo della metrica tradizionale.
Le scintille di Luce Eterna devono continuare a vivere anche se non sono apprezzate da chi è annebbiato dalla cultura Classica. Il nozionismo scolastico fa perdere 1' essenza reale dell'"UNO" quale espressione iperuranica e lunisolare che esprime 1' Eterno. Personalmente non mi sentirei di criticare alcun tipo di espressione. L'uomo in quanto agisce, crea vibrazioni, cioè si muove nel mondo delle energie e tutte si adattano all'"Essere", che altrimenti non "Sarebbe". Dare importanza a tutti i modi di esprimersi come rappresentazione di una parte della manifestazione e accettare con elasticità ogni forma di espressione, può essere segno di intelligenza aperta, anche di vicinanza verso l'Uno, quindi verso Dio.
Alessandro D'ANGELO
|