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16-02-2005, 17.08.19 | #1 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-02-2005
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Datemi consigli e appoggi x salvare l'arte a Bologna
Quello che sto per scrivere qui sotto è ciò che sta accadendo all'istruzione artistica superiore a Bologna. Ho fatto e sto tutt'ora facendo di tutto per raccogliere firme, consensi e non solo a favore del Liceo Artistico e dell'Istututo d'Arte di Bologna NEL NON TRASFERIMENTO IN PERIFERIA. Faccio parte del Comitato del Polo Artistico xchè oltre ad essere stata una studentessa del Liceo, ora lo frequenta mia sorella, ma cosa più importante, non ho mai smesso di avere contatti con i miei ex prof. con i quali adesso lotto. Aggiungo anche un articolo che hanno pubblicato ieri nel sito Inail. Spero nei VOSTRI CONSIGLI E ADESIONI.
Grazie di CUORE Silvia. STUDENTI e GENITORI Altri, diversi da noi, vi dicono che : “possiamo fare a meno del Centro storico, tanto dalle sedi attuali usciamo quasi mai a far lezione;” “la sede ex Tanari é adeguata, sicura e facilmente raggiungibile;” “é già tutto deciso, non possiamo farci niente!” “ci daranno le navette;” “quelli del Liceo artistico pensano solo per loro;” “ci sono dei prof. che vogliono la sede in centro storico per opportunismo personale;” “sono già stati spesi 4 milioni di euro per ristrutturare l’ex Tanari;” “non conta dov’é la sede ma la qualità della didattica;” Noi invece vi citiamo il prof. Riccomini storico e critico d’arte, già vicesindaco, ex direttore del Museo civico medioevale. Rivolgendosi ai ragazzi nella Conferenza cittadina del Comitato per il Polo artistico del 2001 in S.Lucia, ebbe a dire :” “Voi avete bisogno di avere davanti agli occhi cose belle, qualsiasi cosa può essere disegnata anche in periferia, ma avere davanti ,ad esempio, una stanza come questa dà il senso della storia”. Vi citiamo un comunicato stampa della Provincia datato 23.11.2000 : “ é in atto la proposta della Provincia al Comune di Bologna di verificare insieme la proposta e l’adeguatezza dell’edificio ex Sirani per ospitare il Polo artistico, per il quale é opportuna la collocazione in un’unica sede in una zona centrale della città e comunque facilmente raggiungibile, in consideraziione dell’unicità dell’indirizzo nel territorio provinciale.” Noi vi invitiamo ad usare la logica: “perché mai la Provincia ha speso 4 milioni di euro per una sede che Lei stessa nel 2000 considerava sbagliata?” Non pensate che sia un grave sperpero di pubblico danaro? Non sarebbe meglio per loro che non lo si sapesse, anziché usarlo come argomento per dissuadere le contestazioni? E le famose navette? Chi le pagherà?. Ammesso e non concesso che non scompaiano dopo qualche anno, costeranno assai più di 4 milioni di euro. Pensate quanti milioni di euro si risparmierebbero con la sede nel centro storico! Vi dicono che la sede storica Istituto d’Arte non può essere messa in sicurezza ed é quindi urgente evacuarla. Come mai allora uno dei due corpi di fabbrica di maggior pregio e capienza (attualmente biblioteca, palestra e lab. pittura ISAB) é destinato al Liceo Galvani ? Mentre l’altro, prospiciente via Cartoleria, (attualmente Architettura e Dis.Vero), che per davvero non può essere messo in sicurezza, rimarrebbe al Polo artistico ? Per farne cosa senza sicurezza? Come vedete siamo in balia di un pasticcio e chi lo ha autoritariamente gestito sinora, ovvero i nostri Presidi insieme agli Assessori provinciali, ha portato l’unica Istruzione artistica della città sull’orlo di un collasso di iscrizioni e alle soglie di un trasloco mal preparato. NON FIDIAMOCI PIÙ E IMPEGNAMOCI IN PRIMA PERSONA CON IL COMITATO PER IL POLO ARTISTICO. Un primo parziale risultato l’abbiamo già ottenuto con l’impegno (per ora verbale) dell’Assessora al bilancio a considerare provvisoria via Marchetti ed a rilanciare l’obiettivo del centro storico con una nuova Conferenza cittadina sull’Istruzione artistica. Occorre continuare la mobilitazione per negoziare una soluzione vera e definitiva,senza la minaccia di un trasferimento che deve quindi essere sospeso Ricordiamo che il trasferimento fu deciso a suo tempo contro la volontà di studenti, docenti e genitori. ADERITE NUMEROSI AL COMITATO PER ORGANIZZARE INSIEME UNA MANIFESTAZIONE PER IL POLO ARTISTICO BOLOGNESE. Martedì 15/02/05 – ore 15 – in sala stampa del Comune di Bologna - Conferenza stampa de il Comitato per il Polo artistico per una sede giusta Oltre Via Marchetti... NEL CUORE DI BOLOGNA!!! per informazioni scrivere a silviaegemma@libero.it ARTICOLO INAIL: Impara l'arte e non metterla in periferia La protesta degli studenti del 'Polo artistico' di Bologna contro il trasferimento del liceo e dell'istituto d'arte in un edificio molto distante dal centro della città. "Un provvedimento che danneggia gravemente sia i ragazzi con disabilità che i numerosi pendolari", racconta Silvia, ex allieva dell'Arcangeli, da otto anni in carrozzina. di Chiara Ciranda ‘Con la navetta si va su Marte, non a scuola’. E’ la protesta degli studenti del ‘Polo artistico’ di Bologna: a cambiare sede 'non ci stanno', soprattutto perché tra loro ci sono tanti ragazzi disabili. “Una trentina solo quelli che frequentano l’Istituto d’arte – spiega Silvia, ex allieva del liceo artistico ‘Arcangeli’ - che avrebbero grosse difficoltà a raggiungere i nuovi edifici di via Marchetti”. Ventinove anni, da otto in carrozzina a causa di un incidente stradale, Silvia ha deciso di portare avanti in prima persona le ragioni degli studenti: “sono ancora molto legata alla mia scuola - racconta - perché ho un grande amore per l’arte e, purtroppo, conosco bene i disagi cui si va in contro quando si ha una disabilità motoria. Per questo, spero che le nostre ragioni arrivino al cuore di chi ha preso questa decisione. Le due scuole del Polo, l’Arcangeli e l’Istituto d’arte (attualmente collocate in due distinti edifici nel centro di Bologna, ndr), non possono essere relegate in una sede così periferica. Non è un capriccio – aggiunge Silvia - è una questione di sensibilità verso gli studenti: quelli che hanno una disabilità, ma anche i pendolari. Zaino in spalla, arrivano tutte le mattine anche da fuori provincia: trasferire la scuola significherebbe obbligarli a prendere un ulteriore mezzo di trasporto. Un autobus, magari non attrezzato - ironizza la ragazza – per un tragitto di altri 40 minuti, o una navetta”. Una parola che addolcisce i dissapori, ma che non va giù nemmeno a molti insegnanti. I genitori, poi, sono tutti dalla parte di ragazzi: insieme a loro stanno organizzando riunioni e sit-in e sperano di poter chiedere a breve un’udienza conoscitiva alla commissione cultura di Comune e Provincia. Dal canto suo, l’assessore provinciale al Patrimonio, edilizia e provveditorato, Giuseppina Tedde, assicura a Superabile che sarà fatto il possibile per limitare i disagi. “Entro la fine di febbraio mi recherò personalmente presso gli edifici di via Marchetti per un sopralluogo”, spiega l’assessore. “Ma posso sin da ora garantire che la nuova sede è accessibile e sarà raggiungibile attraverso degli autobus attrezzati o un servizio navetta. Capisco perfettamente le ragioni dei ragazzi e siamo tutti concordi sia sulla non idoneità delle attuali sedi, sia sulla necessità di tenere insieme, in un unico polo appunto, Liceo ed Istituto d’arte. Ma, allo stato attuale, la Provincia non dispone di locali abbastanza grandi nel centro di Bologna: non abbiamo molta scelta – ribadisce Tedde – almeno per il momento”. Tra batti e ribatti, la questione è rimbalzata anche su Internet. Un mezzo con cui Silvia ha tanta dimestichezza, almeno quanta ne dimostra con matita e pennelli: dalla sua casella di posta partono appelli, comunicati, raccolte di firme. Come quella che campeggia sul forum di Superabile: “Firmate questo appello!!!!!! Le vostre mail saranno consegnate all'assessore assieme a tutte le altre lettere e firme. Grazie in anticipo”. Nel frattempo, è tutto pronto per la conferenza stampa di martedì 15 febbraio: organizzata dal 'Comitato per il Polo artistico', si terrà presso il Comune di Bologna alle ore 15.00. Lo slogan? Incisivo: 'Oltre via Marchetti... nel cuore di Bologna'. (15 febbraio 2005) |