Concordo con La_ Viandante in merito al favoloso racconto di Dostojevskji "Le notti bianche". Lo consiglio a tutti.
Bello l'aggetivo "bianco" del titolo che di norma nn viene assolurtamente associato alla notte; quest'ultima infatti è di solito oscura, tenebrosa, il regno dell'irrazionalità. Queste quattro notti vissute dal protagonista di Dostojevskji soino invece bianche perché sono per lui le notti della disillusione. Quindi è un personaggio che ha ormai superato i vagheggiamenti romantici dei vari "visionari" che lo hanno preceduto.
Qualcuno conosce questo testo?
Luana